90 secondi alla mezzanotte: l'orologio dell'Apocalisse dice che la fine del mondo è vicina.10/13/2023 di Milo Jones Le sue lancette si muovono dal 1947, ma non è un orologio che segna l’ora convenzionale. Dopo aver sviluppato la bomba atomica nella Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di scienziati dell’Università di Chicago, il Bulletin of the Atomic Scientists, ideò l’orologio dell’Apocalisse con l’intenzione di avvertire l’umanità su quanto fosse vicina l’Apocalisse nucleare. Impostarono le lancette sette minuti prima della mezzanotte. Allo scoccare delle 24, sarebbe stata l’Apocalisse per la Terra. Secondo gli attuali membri del Bulletin, ora mancherebbero soltanto 90 secondi alla mezzanotte. Il 24 gennaio, durante una conferenza stampa a Washington D.C., cinque dei membri rimossero il drappo nero che nascondeva l’orologio rivelando la nuova posizione della lancetta dei minuti. La frase sotto alla rappresentazione ora recita: “90 secondi alla mezzanotte” Mai così vicini L’orologio viene aggiornato ogni mese di gennaio; le lancette possono spostarsi avanti, indietro o rimanere nella stessa posizione. Il primo spostamento avvenne due anni dopo la creazione dell’orologio, quando, nel 1949, l’Unione Sovietica testò la prima bomba atomica, portando così il mondo da sette minuti a “3 minuti alla mezzanotte”. Nei decenni successivi, le lancette continuarono a spostarsi avanti e indietro fino a raggiungere la massima distanza dalla mezzanotte nel 1991, quando l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti siglarono il trattato per la riduzione delle armi strategiche (Strategic Arms Reduction Treaty). Quel “17 minuti alla mezzanotte”, però, sarebbe durato solo qualche anno. Da allora, infatti, eccezion fatta per l’aggiunta di un minuto nel 2010, l’orologio ha continuato ad andare avanti, avvicinandosi sempre di più alla mezzanotte. Prima dell’aggiornamento del gennaio 2023, l’ultima volta che le lancette furono spostate, risale al gennaio 2020, per via di “una situazione assolutamente inaccettabile delle questioni mondiali che ha eliminato qualsiasi margine di errore o ulteriore ritardo,” aveva dichiarato Rachel Bronson, presidentessa e CEO del Bulletin. Il tempo passò da “2 minuti alla mezzanotte” a “100 secondi alla mezzanotte”. Nei due anni seguenti le lancette rimasero ferme, persino quando Vladimir Putin invase l’Ucraina: “Nel gennaio 2022 il Bulletin of the Atomic Scientists mantenne l’orologio dell’Apocalisse a 100 secondi dalla mezzanotte (…). Per molti anni, noi ed altri scienziati abbiamo avvertito che il modo più probabile in cui può essere usata un’arma nucleare è attraverso un’indesiderata o non intenzionale escalation di un conflitto convenzionale. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha dato vita a questo scenario da incubo. (…) ‘100 secondi alla mezzanotte’ riflette questo scenario.” Ora, all’inizio del 2023, 90 secondi rappresentano la massima vicinanza alla fine del mondo che si sia mai raggiunta. Secondo quanto dichiarato dal Bulletin, la decisione di spostare l’orologio dell’Apocalisse 10 secondi in avanti “è imputabile in gran parte ma non esclusivamente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e al crescente rischio di un’escalation nucleare.” Altri segnali dell’Apocalisse Per il Bulletin of Atomic Scientists, il “rischio nucleare” non è l’unica minaccia. Tra i segni precursori della catastrofe ci sono i cambiamenti climatici dal 2007 e forme di tecnologie distruttive a partire dalla presidenza Trump. Ovviamente queste aggiunte non sono state esenti da critiche da parte della stampa. “Una delle difficoltà nel rappresentare i cambiamenti climatici e il conflitto nucleare nello stesso grafico,” scrive il giornalista di Wired Matt Raynolds “è che le due minacce agiscono su scale temporali totalmente distinte. Un orologio fa un buon lavoro nel rappresentare quanto siamo vicini alla catastrofe, ma ogni ulteriore chilogrammo di anidride carbonica che emettiamo nell’atmosfera prepara il campo per un disastro in un futuro non meglio precisato.” Non altrettanto gentile è stato l’editoriale di Tom Regan sul Washington Examiner. Criticando ferocemente il Bulletin per il suo focus sulla “guerra all’informazione cibernetica” nel 2020, scrive “Il Bulletin of the Atomic Scientists si è trasformato in una barzelletta. Perdonatemi, ma non sono a conoscenza di alcuna argomentazione seria su come le notizie false metteranno fine al mondo.” La Bibbia ha un orologio dell’Apocalisse e le sue predizioni sono molto più affidabili di qualsiasi gruppo di scienziati. Nonostante la resistenza, Bronson crede che “viviamo in un periodo di pericolo senza precedenti, e l’orologio dell’Apocalisse rispecchia questa realtà. Impostare l’ora a 90 secondi alla mezzanotte è una decisione che i nostri esperti non hanno preso con leggerezza.” L’orologio biblico dell’Apocalisse La Bibbia ha un orologio dell’Apocalisse e le sue predizioni sono molto più affidabili di qualunque metaforico razzo di segnalazione gli scienziati possano lanciare. Quando Gesù dice ai Suoi discepoli che il tempio di Gerusalemme verrà distrutto – una predizione che si avvererà nel 70 d.C. – pensano che stia parlando della fine del mondo (Matteo 24:1-3). In risposta, Gesù parla di entrambi gli eventi, unendo due profezie. Per noi che viviamo all’alba della fine dei tempi, il versetto 7 ci suonerà familiare: “Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi.” I critici riguardo all’orologio biblico diranno che queste cose accadono da migliaia di anni, dunque come possono essere presagi affidabili dell’Apocalisse? La risposta si trova al versetto 8: “ma tutto questo non sarà che principio di dolori.” In greco il termine odin indica “i dolori del travaglio”. Proprio come i dolori di una madre in travaglio aumentano di intensità e frequenza sino al parto, così sarà per le calamità della Terra. (Romani 8:22). Così, quando vediamo “tutte quelle cose” che Gesù elenca in Matteo 24, capiamo che la Sua venuta è vicina, “proprio alle porte”. (Matteo 24:33) E quando Gesù verrà, i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno.” (2Pietro 3:10). Tale distruzione non sarà il risultato di una combinazione di notizie false, emissioni di anidride carbonica e armi nucleari ma della presenza “fiammeggiante” del re (2 Tessalonicesi 1:8). Ma per tutti coloro che sono coperti con la Sua giustizia (Filippesi 3:9), il giorno della Sua venuta non sarà terribile ma meraviglioso. E mancano solo 90 secondi! Per sapere di più sull’orologio biblico dell’Apocalisse potete leggere l’articolo del pastore Doug 7 segni del prossimo ritorno di Cristo. (https://redeiretv.weebly.com/articoli/7-segni-del-prossimo-ritorno-di-cristo) Milo Jones è uno scrittore freelance per Amazing Facts International e vive a College Place, Washington. Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/af-blog/article/90-seconds-to-midnight--doomsday-clock-predicts-fast-approaching-apocalypse
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