Alcuni insegnano che dopo che la legge ha raggiunto lo scopo di condurre il peccatore a Cristo per ricevere il perdono, i comandamenti non sono più necessari nell’esperienza di un credente. E’ vero? Un Cristiano continuerà a dipendere dall’osservanza della legge per rivelare qualsiasi deviazione dal vero cammino della giustizia e per condurlo o condurla alla croce purificatrice di Gesù. Con tutta probabilità sarà necessario lo specchio della correzione nella crescente e progressiva esperienza del Cristiano. La legge e la grazia non sono in competizione tra loro, ma piuttosto lavorano in perfetta cooperazione. La legge mette in luce il nostro peccato e la grazia ci salva dal peccato. La legge è il volere di Dio e la grazia è la forza di fare il volere di Dio. Non obbediamo alla legge per essere salvati; piuttosto obbediamo perché siamo salvati. Apocalisse 14:12 dice: “Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù.” Che descrizione perfetta della fede e delle opere” E la combinazione si trova in coloro che sono “santi” La nostra opera di obbedienza è il vero test del nostro amore. Questo perché l’obbedienza è necessaria nell’esperienza di un vero credente. “La fede senza le opere è morta” (Giacomo 2:20). Nessun uomo ha mai conquistato il cuore di una donna solo a parole. Se non ci fossero azioni di devozione e doni d’amore, la maggior parte degli uomini starebbe ancora cercando l’anima gemella. Gesù disse:” Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.”(Matteo 7:21) Una professione di fede o delle mere parole che si ama il Signore non sono sufficienti. La vera prova risiede nell’obbedienza della persona. Gli adesivi odierni per le automobili riflettono un concetto superficiale di amore. Dicono “ Suona il clacson se ami Gesù” ma Gesù disse “Se mi amate, osservate i miei comandamenti” (Giovanni 14:15). E questo è quello che la maggior parte delle persone non vuole fare. Sono contenti di sorridere e di dire cose carine, ma se il loro stile di vita non è equilibrato, la maggioranza lo rigetterà. Sfortunatamente, la maggior parte delle persone oggi non cerca la verità. Sono alla ricerca di una religione comoda e facile che permetta loro di vivere come fa comodo avendo comunque la sicurezza della salvezza. Nessuna vera religione può fare questo per loro. Uno dei testi più forti nella Bibbia a questo proposito si trova in 1 Giovanni 2:4 “Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui.” L’apostolo Giovanni poteva scrivere questo in totale sicurezza perché è una delle verità bibliche più radicate. Gesù parlò a quelli che dicevano “Signore, Signore” ma non facevano la volontà del Padre. Allora descrisse molti che avrebbero cercato l’entrata del regno reclamando di essere operatori di miracoli fatti nel nome di Gesù. Ma Lui dirà amaramente “ Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me” (Vedi Matteo 7:21-23) Conoscere Cristo vuol dire amarLo e amarLo vuol dire obbedirGli. La valida convinzione degli scrittori biblici è molto semplice e chiara: se uno non obbedisce a Cristo, non lo ama veramente. Giovanni ci assicura: Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. (Giovanni 17:3) Quindi, possiamo vedere come il conoscere, l’amare e l’obbedire sono strettamente legati insieme e sono assolutamente inseparabili nella vita delle persone fedeli a Dio. Giovanni lo riassunse in queste parole “Questo infatti è l'amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.”(1 Giovanni 5:3) Fonte: www.amazingfacts.org
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Diamo un’occhiata veloce al versetto in questione. “Se qualche non credente vi invita e volete andarvi, mangiate di tutto ciò che vi è posto davanti senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza. (1 Corinzi 10:27) Quando ai Cristiani viene offerta ospitalità dai non-Cristiani, è lo spirito di Cristo che accetta tali inviti ogni volta che è possibile. Gesù mangiava regolarmente con quelli che non erano Suoi seguaci. “Un certo fariseo lo invitò a pranzo in casa sua. Ed egli entrò e si mise a tavola. (Luca 11:37). Il Cristianesimo non richiede ai credenti di diventare dei solitari e di ritirarsi da qualsiasi contatto sociale. (Vedi Romani 12:13; Tito 1:8; Ebrei 13:2) Molte opportunità di testimoniare sono perse quando i credenti sono riluttanti a gioire dell’ospitalità offerta dai non credenti. Tali occasioni possono essere usate dai Cristiani per porre la loro attenzione su Dio e sul piano della salvezza. Ma cosa voleva dire l’apostolo Paolo in 1 Corinzi 10:27 quando dice “mangiate di tutto ciò che vi è posto davanti senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza”? Questo passaggio deve essere compreso nel contesto del tema di Paolo, che è la carne che era stata offerta agli idoli. Paolo sta suggerendo che gli ospiti dovrebbero mettere da parte la questione e accettare gentilmente il cibo fornito da coloro che li hanno invitati, astenendosi dal chiedere se il cibo servito, sia stato offerto agli idoli. Dice inoltre, “Perciò quanto al mangiare le cose sacrificate agli idoli, noi sappiamo che l'idolo non è nulla (1 Corinzi 8:4). Questo non significa che uno dovrebbe ignorare l’adeguatezza del cibo dal punto di vista della salute, per questo Paolo dice “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.”(1 Corinzi 6:19,20) Il principio basilare che viene insegnato è “ non offendere”. Qualcuno ha suggerito che quando Gesù ha mandato gli apostoli a predicare, diede loro questa istruzione “Rimanete quindi nella stessa casa, mangiando e bevendo ciò che vi daranno,” (Luca 10:7), volendo significare che potevano mangiare qualsiasi cosa sotto il sole. Comunque, se Gesù avesse mandato gli apostoli ebrei a predicare tra “le pecore perdute della casa di Israele” coloro che li ospitavano ovviamente avrebbero saputo la differenza tra cibo puro ed impuro. (Levitico 11 delinea specificatamente i tipi di cibi puri e impuri) Comunque, le istruzioni di Gesù e di Paolo non sono intese per rimuovere le linee guida riguardo i cibi impuri. Il principio basilare che viene insegnato è “non offendere” (1 Corinzi 10:32); in altre parole, essere un testimone di Cristo verso i non credenti, rimuovendo tutte le possibili pietre d’inciampo “affinché possano essere salvati” (v.33) Come vegetariano che segue i consigli biblici sulla salute, cosa faccio quando sono invitato in una casa da una famiglia che non segue la mia stessa dieta? Semplicemente faccio sapere per tempo a chi mi ospita, che sono felice di mangiare con loro e siccome non voglio creare problemi, avverto che sono vegetariano. Ho scoperto che far sapere alle persone che hai delle restrizioni alimentari, non è una barriera per godere di un buon pasto insieme. Ancora meglio, siccome le persone sono spesso curiose, questo fa partire una conversazione che mi permette di condividere la mia fede in modo non critico e accattivante. Pastore Doug Batchelor Fonte:https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/21025/t/can-christians-eat-anything-according-to-first-corinthians-chapter-10- Quando inizia il Sabato? Potrebbe sembrare una bazzecola, ma dalla Creazione attraverso tutto il periodo biblico, i giorni non iniziavano e terminavano a mezzanotte come oggi. Genesi 1:5 dice “Così fu sera, poi fu mattina: il primo giorno.” Un giorno iniziava quando terminava il giorno precedente al tramonto. La parte oscura del giorno veniva prima e poi la parte di luce. Nel descrivere come onorare uno dei giorni festivi, Dio istruì gli Israeliti così “Dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato” (Levitico 23:32). Alla sera il sole si abbassa all’orizzonte e si verifica quello che chiamiamo tramonto. “la sera, al tramontare del sole” (Deuteronomio 16:6). “Fattosi sera, dopo il tramonto del sole” (Marco 1:32) Quando gli Israeliti ritornarono a Gerusalemme dopo la schiavitù babilonese, Nehemia dovette insegnare loro come osservare il Sabato. Per evitare che gli Israeliti svolgessero i loro affari quotidiani nel giorno di Sabato, Nehemia comandò che le porte di Gerusalemme fossero chiuse “Appena le porte di Gerusalemme cominciavano ad essere al buio, prima che il sabato cominciasse” (Nehemia 13:15-19) Quando il sole scende sulla sera del Venerdì, inizia il Sabato. E’ il memoriale della creazione e dobbiamo ricordare il giorno di sabato per santificarlo. (Esodo 20:8). Emily Thomsen Amazing Facts https://www.sabbathtruth.com/free-resources/article-library/story/id/915/t/when-does-the-sabbath-start- In 1 Corinzi 16:1-3 l’apostolo Paolo scrive: Ora, quanto alla colletta che si fa per i santi, fate anche voi come ho ordinato alle chiese della Galazia. Ogni primo giorno della settimana, ciascuno metta da parte per conto suo ciò che può in base alle sue entrate, affinché non si facciano più collette quando verrò. Quando poi sarò giunto, io manderò con delle lettere coloro che voi avrete approvato per portare il vostro generoso dono a Gerusalemme. In questo passaggio, l’apostolo stava scrivendo un appello speciale alle chiese dell’Asia Minore. Le condizioni di carestia non erano inusuali nell’area del Medio Oriente (ref Atti 11:28-30) e a quel tempo, molti dei Cristiani di Gerusalemme stavano soffrendo molto. Paolo chiese alla chiesa di Corinto di “mettere qualcosa da parte” fino a quando avrebbe inviato degli aiutanti per portare la colletta a Gerusalemme. L’espressione “mettere da parte qualcosa” nell’originale greco, ha la connotazione di mettere qualcosa da parte a casa. Anche i sostenitori del riposo domenicale sono d’accordo con questa interpretazione. Quindi, se non c’era un incontro religioso alla domenica, perché Paolo suggerisce specificatamente di fare questo lavoro alla domenica? Semplicemente perché la lettera sarebbe stata condivisa con la comunità al Sabato quando tutti si riunivano per l’adorazione e la prima opportunità per loro di fare quest’opera sarebbe stata il giorno successivo – il primo giorno della settimana. “Ma ora vado a Gerusalemme per sovvenire ai santi, perché a quelli della Macedonia e dell'Acaia è piaciuto di fare contribuzione per i poveri che sono fra i santi in Gerusalemme. Ora è piaciuto loro di far questo, perché sono ad essi debitori; se i gentili, infatti hanno avuto parte dei loro beni spirituali, devono anche sovvenire loro nei beni materiali. Dopo dunque aver compiuto questo ed aver consegnato loro questo frutto, andrò in Spagna, passando da voi.” (Romani 15:25-28) Qui l’apostolo tocca un punto particolare nel suo eloquente appello. I Cristiani di Roma avevano un debito di gratitudine verso la chiesa di Gerusalemme, che aveva inviato degli insegnanti per evangelizzarli. Paolo li sprona a restituire dei doni materiali come apprezzamento delle verità spirituali ricevute. Lo descrisse come il sigillare “questo frutto”. La parola greca usata qui è “karpos”, che è il termine universale usato per il frutto letterale. Può anche avere la connotazione del “frutto del lavoro di qualcuno” Pertanto, in questi versetti, il riferimento al giorno della domenica non fornisce alcuna indicazione di un cambio nell’osservanza religiosa. https://www.sabbathtruth.com/faq/frequently-asked-questions/ans/id/1044/t/doesn-t-1-corinthians-16-prove-the-sabbath-was-changed- “La nostra società digitale ha un disperato bisogno di riposo e di riscoprire cosa significa vivere come esseri umani in relazione gli uni con gli altri e con la creazione.” ha dichiarato il reverendo Dr Mark Scarlata, un sacerdote anglicano in un recente articolo del giornale inglese Church Times, che offre un’informazione indipendente della Chiesa d’Inghilterra. Accanto ai suoi doveri sacerdotali di condurre la congregazione a Cambridge, Inghilterra, è anche un conferenziere al noto seminario anglicano, St. Mellitus College a Londra, la cui facoltà annovera il Rt. Rev Rowan Williams, un recente arcivescovo di Canterbury, che è visto tradizionalmente come il capo della famiglia anglicana globale. Il Dr. Scarlata scrive anche libri su temi cristiani, compreso un commentario sull’Esodo del 2018. Vedendo che il Sabato risalta molte volte nel secondo libro dell’Antico Testamento, il Dr Scarlata comprese il messaggio: E’ qualcosa di importante per Dio e deve essere importante per il popolo di Dio. Mentre continua a condurre i servizi di culto alla domenica, ha reso questo giorno ancora più incentrato sul lavoro” ha ammesso. “Circa due anni fa, ho deciso di strutturare la mia vita in base al giorno di Sabato” scrisse. “ Ho deciso di osservare la pratica ebraica di riposare dalla sera del venerdì alla sera del Sabato” Prendere una decisione è una cosa: far funzionare questa decisione può essere tutto altro. Il Dr Scarlata comprese che doveva fare in modo che tutto il suo lavoro fosse completato – e gli altri incarichi coperti – prima che iniziasse il Sabato. Anche quando il richiamo dei social media e della cultura digitale era davvero forte. “Settimana dopo settimana, fallivo nel proteggere il mio giorno di riposo, fino a quando compresi che tutto questo non sarebbe stato facile come credevo”, scrisse. “Iniziai a pianificare in anticipo, assicurandomi di completare tutti i lavori e di chiudere tutti i dispositivi per un riposo digitale completo.” Iniziò con la sua famiglia. Per il clan Scarlata, il Sabato inizia con un pasto senza Facebook. “Accendo alcune candele, come segno e ricordo che il riposo sabatico di Cristo sta entrando nel mondo e che noi stiamo deliberatamente entrando in quel riposo” annotò. Anche riconnettersi con la natura divenne una priorità; fa un giro in bicicletta o va a passeggiare in questo nuovo giorno di Sabato. Le esperienze del Dr Scarlata hanno talmente influenzato la sua vita che ha scritto e pubblicato un libro a riguardo nel 2019, intitolato Sabbath Rest: The Beauty of God's Rhythm for a Digital Age (Il riposo sabatico: la bellezza del ritmo di Dio per un’era digitale. NdT), che ha avuto le lodi di Susannah Heschel, una professoressa di studi ebraici al College Darmouth, figlia del defunto rabbino Abraham Joshua Heschel, i cui scritti sul Sabato hanno influenzato generazioni di pensatori ebrei e cristiani. La conclusione dell’autore è semplice e significativa: ”Potrebbe sembrare bizzarro che smettere di lavorare una giorno a settimana e partecipare al santo riposo di Dio garantisca qualcosa” scrisse, “ ma è la bellezza del Sabato: ciò che inizia in ognuno di noi come un piccolo grano di senape, cresce nel più grande albero nel giardino che offre al mondo un posto dove riposare.” Mentre l’esperienza sabatica del Dr. Scarlata può non allinearsi con quella di altri osservatori del Sabato nel mondo – da notare, lui mantiene ancora il servizio di culto settimanale la domenica – è affascinante e incoraggiante vedere molti cristiani senza una base sabatica, iniziare ad abbracciare uno degli insegnamenti biblici più importanti. Durante gli anni passati, sempre più pastori e leader cristiani tradizionali di denominazioni che si basano sull’osservanza della domenica, hanno trovato le benedizioni del Sabato e hanno condiviso questo messaggio con altri. Dopo tutto, il Sabato è stato un dono di Dio all’umanità alla fine della settimana creativa: in Genesi 2:1-3 leggiamo “Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito. Pertanto il settimo giorno, DIO terminò l'opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l'opera che aveva fatto. E DIO benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l'opera che aveva creato e fatto.” La parola “santificò” è importante, come il Dr Scarlata ha scoperto nelle sue ricerche sul libro dell’Esodo: significa che il giorno fu messo da parte (fatto santo) per uno scopo specifico. E il giorno di Sabato non fu fatto per Dio:” Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme.” leggiamo nel Salmo 121:4, ciò significa che Dio non ha bisogno di riposarsi. Infatti il Sabato fu creato per i Suoi figli. Come Gesù fece notare, “ Il Sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il Sabato. Perciò il Figlio dell'uomo è Signore anche del Sabato” (Marco 2:27-28) Fonte: https://www.sabbathtruth.com/free-resources/the-sabbath-blog/post/id/23019/t/anglican-priest-begins-keeping-the-seventh-day-sabbath/fbclid/iwar2bpipws4pxcs73r9psp3csvknedxif5wkh8268vugp_ayz6tsnpgm0mu8 Dio potrebbe essere preoccupato dei nostri portafogli e dei nostri conti bancari? A Lui importa delle nostre questioni finanziarie? Beh, potrebbe sorprendervi sapere che nella nuova versione del Re Giacomo si menziona il denaro 133 volte, le ricchezze 90 volte e le Scritture affrontano molteplici aspetti di questo tema per darci delle prospettive critiche. Consideriamo le linee guida nei seguenti passaggi. 1. Nessuno può servire due padroni. “Non potete servire due padroni: Dio e il denaro. Perché o odierete uno e amerete l'altro, o viceversa.” (Matteo 6:24 Bibbia della Gioia). Le parole di Gesù erano semplici e dirette quando stabilì in modo chiaro dove doveva essere la nostra priorità e quale Maestro dovevamo servire. 2. Attenzione all’amore per il denaro. “L'avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori.”(1 Timoteo 6:10). Tutti abbiamo sentito questo versetto o una parte di esso! Avete colto la parola “avidità” in questo passaggio? Non è il denaro che porta al male ma l’avidità del denaro. Permettere all’ avidità di prendere piede, può causare facilmente la rovina di una persona. 3. Stai alla larga dal denaro sporco “La ricchezza ottenuta disonestamente si ridurrà a ben poco, ma chi accumula con fatica l'aumenterà.”(Proverbi 13:11). Dio desidera che guadagniamo il denaro attraverso il duro lavoro e l’onestà. Ottenerlo con altri mezzi porterebbe ad una perdita. 4. Non aver fretta di essere ricco “Non affaticarti per diventare ricco, rinuncia al tuo intendimento!” (Proverbi 23:4). E’ importante tenere a mente che il denaro non è tutto. Diventare un lavoro-dipendente può costare ad una persona la sua famiglia, la sua salute e persino la sua anima. 5. L’onestà è la miglior politica “È meglio il povero che cammina nella sua integrità, dell'uomo instabile che segue vie tortuose, anche se ricco.” (Proverbi 28:6). Agli occhi di Dio, vivere una vita retta è estremamente più importante che avere successo in termini mondani. 6. Non essere un avaro. “Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi».” (Luca 6:38). Gesù insegnò che la generosità riguardo al tempo, a ciò che possediamo, al denaro - qualsiasi cosa con la quale Dio ci ha benedetti – è una parte essenziale della vita Cristiana ed è sempre premiata. 7. Restituisci fedelmente la decima. “Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché vi sia cibo nella mia casa, e poi mettetemi alla prova in questo», dice l'Eterno degli eserciti, «se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione, che non avrete spazio sufficiente ove riporla.” (Malachia 3:10). La Bibbia insegna che il dieci per cento del nostro reddito appartiene a Dio. Lui promette benedizioni abbondanti a coloro i quali ritornano fedelmente la decima. 8. Aiuta gli altri. “Ora, se uno ha dei beni di questo mondo e vede il proprio fratello che è nel bisogno e gli chiude le sue viscere, come dimora in lui l'amore di Dio?” (1 Giovanni 3:17). Dio, che ci dona l’abilità di ottenere benessere, si aspetta che lo usiamo in maniera responsabile – aiutando anche coloro che sono nel bisogno. 9. Sii umile. “Ordina ai ricchi di questo mondo di non essere orgogliosi, di non riporre la loro speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma nel Dio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne” (1 Timoteo 6:17). Con il benessere arrivano le tentazioni di essere arroganti e autosufficienti, ma il denaro può sparire in modo inaspettato. La nostra fede deve essere posta solo in Dio. 10. Ricordati che non puoi comperare il Cielo. “Le ricchezze non giovano affatto nel giorno dell'ira, ma la giustizia salva da morte.” (Proverbi 11:4). Il denaro non servirà a niente quando saremo davanti al Giudice dell’universo. Le nostre priorità e i nostri cuori devono essere ancorati alle cose del cielo e focalizzati sul vivere una vita retta. A dire il vero a Dio interessa come spendiamo il nostro denaro e osserva la nostra attitudine verso il benessere. Ma lo stato delle nostre finanze è temporaneo. Le ricchezze vere e durature si trovano solo in una stretta relazione di fiducia con il Dio che ti ama e che desidera che tu erediti il Suo regno. (Vedi Matteo 25:34) Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/20962/t/10-bible-verses-about-money-and-finances del pastore Doug Batchelor. Alcuni dicono che i pensieri non sono peccati a meno che non si trasformino in azione. Ma io non ne sono sicuro. Naturalmente, ciò che penso io o ciò che pensano gli altri riguardo ai pensieri, non vale molto, per cui scopriamo cosa ci dice Gesù a questo proposito. In Matteo 5:21,22 il nostro Signore dice: Voi avete udito che fu detto.... Non uccidere; e: Chiunque ucciderà, sarà sottoposto al giudizio; ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio. Non credo che stesse definendo una persona così, “assassino”, ma stava discutendo la rilevanza di avere pensieri rabbiosi e lasciarli senza controllo. Ora saltiamo al versetto 27 e 28: Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio". Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Qui il Signore ci sta dicendo che il peccato non è sempre un'azione, ma è un’attitudine. E’ un pensiero. Nel Sermone sul Monte, il nostro Signore trascorse più tempo a parlare riguardo l’attitudine, all’orgoglio e all’arroganza e ai pensieri peccaminosi, che alle azioni reali, perché ogni azione peccaminosa ha origine da un pensiero nella mente. Quindi, se desideriamo reprimere il peccato, dobbiamo iniziare col chiedere il Signore di affidare la nostra mente e i nostri pensieri al controllo dello Spirito Santo. Nella mente infatti ha origine tutto il peccato. Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/10917/t/can-a-thought-be-a-sin- del Pastore Doug Batchelor. Sono passati più di trent’anni ma ho ancora il libro di bordo che contiene il resoconto del mio primo volo in solitaria. Lo ricordo come se fosse ieri. Durante le mie prime quaranta ore di scuola di volo, ero pieno di fiducia. Dopo tutto, pensai, mio padre è un pilota quindi per me dovrebbe essere una cosa naturale. Ma la mia sicurezza svanì il giorno in cui il mio istruttore improvvisamente scese dall’aereo, lasciandomi solo nella cabina di pilotaggio mentre il motore rombava. “Puoi farcela, Doug. E’ ora che voli da solo” “Intendi volare da solo? Io?” dissi, mentre pensavo stesse parlando a qualche amico immaginario seduto al posto del copilota nella cabina di pilotaggio. La mia traboccante fiducia improvvisamente andò in stallo. Deve aver visto l’ansia sul mio viso. ”Non preoccuparti”, disse. “ Revisiona la lista di controllo. Sarò alla radio se hai bisogno di me”. Tremando, con la bocca arida e un cuore che batteva all’impazzata, feci rullare il piccolo Tomahawk fino alla pista mentre la mia spavalderia era finita in un vicolo cieco. In realtà l’aereo non è il mezzo più pericoloso trai i mezzi di trasporto; statisticamente, è più sicuro che guidare fino al supermercato. Ma il volare più essere impietoso se commetti un errore. Non puoi semplicemente accostare sul lato della strada se finisci la benzina o se il motore si spegne. Ecco perché, in quel momento, ero così grato al mio istruttore di avermi insegnato ad usare la lista di controllo prima del volo. Interruttore principale—controllato. Carburante—controllato Bussola—controllata Trim dell’elevatore—controllato Dopo aver verificato la lista di controllo, e averla ricontrollata, sapendo che l’istruttore era disponibile alla radio, con fiducia decollai, feci qualche giro intorno al piccolo aeroporto e sopravvissi al mio primo volo in solitaria. Lista di controllo della salute spirituale Ho un paio di domande per te, semplici ma importanti: Sai se sei convertito? (intendo veramente convertito) E come mai? Ammetto che, nel passato quando ponevo queste domande pungenti ai fratelli Cristiani, ho ricevuto degli sguardi indignati. Ma l’apostolo Paolo consiglia, “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi.” (2 Corinzi 13:5). Ecco perché ritengo che nel cammino cristiano sia una buona idea fare periodicamente un controllo del nostro status spirituale -verificare la lista di controllo pre-volo per così dire. Mentre dobbiamo stare attenti a non distogliere lo sguardo da Gesù e dobbiamo stare attenti al nostro comportamento, è appropriato e perfino salutare per noi come Cristiani, revisionare occasionalmente i nostri progressi e fare i necessari aggiustamenti. Il re pastore disse “Ho esaminato le mie vie e ho rivolto i miei passi verso i tuoi precetti.” (Salmo 119:59). Mentre io ho ancora il libro di bordo del mio primo volo in solitaria, tu potresti non essere in grado di identificare il giorno e l’ora della tua nuova nascita. Alcune conversioni sono repentine mentre altre avvengono gradualmente. In entrambi i casi, se sei stato veramente trasformato, le evidenze saranno chiare. “Se il cuore è stato rinnovato dallo Spirito di Dio, la vita testimonierà questo fatto.” (Passi verso Gesù, Pag 57). Quindi, nei dieci punti di controllo sintetici ma vitali qui di seguito, troverai gli indicatori affidabili e di qualità che ti aiuteranno ad autovalutare se sei realmente convertito. 1.Cosa amo di più - il mondo o Dio? Un Cristiano che ama le cose del mondo ha un chiaro indicatore che la bussola del suo cuore è ancora fuori asse. “Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui, perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l'orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. “ (1 Giovanni 2:15, 16). Un Cristiano vero resisterà alla forte tendenza ad avere i propri valori modellati secondo l’etica del mondo:” E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.” (Romani 12:2). Come Cristiano, devi imparare a bilanciare il delicato equilibrio tra essere nel mondo senza permettere al mondo di essere in te. Pensalo come una nave che ondeggia sulle acque. E’ normale essere attorniati dall’acqua ma non bagnarsi. Ma quando la nave inizia ad imbarcare acqua, allora iniziano i problemi. Troppa acqua – troppo mondo- e puoi affogare. Ovviamente è normale per un Cristiano essere tentato dalle cose mondane – anche Gesù lo fu. Ma il tuo amore per Dio è più forte in modo tale che ti aiuti a resistere all’attrazione di queste cose ? 2. Il peccato regna nella mia vita? Ritengo che ogni vero credente lotti con il peccato. “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. (1 Giovanni 1:8) Detto questo, quando siamo salvati, il peccato abituale non padroneggerà in alcuna area delle nostre vite. Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. (Romani 6:12). Mettendola in modo semplice, il credente non mostrerà frequentemente nella sua vita le opere della carne: “Adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste (Galati 5:19-21). Giovanni tratta il principio basilare di arrendersi e di obbedire. “Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui.” (1 Giovanni 2:4). Di nuovo, Giovanni non sta dicendo che i credenti sono senza peccato, ma piuttosto che il peccato cronico non è un modello nella vita di un vero Cristiano. Stai camminando in una santità che è estranea a quelli che sono ancora legati dal peccato ? 3. Amo il mio prossimo? Gesù disse che i suoi discepoli saranno conosciuti per il loro amore. (Giovanni 13:35). Quindi, se non sei pronto a perdonare, pieno di odio o sei sempre critico con il tuo fratello o la tua sorella, allora non puoi barrare questa casella in buona coscienza. Se uno dice: «Io amo Dio», e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? E questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello. (1 Giovanni 4:20,21) Ricordati che Gesù ha equiparato l’odiare qualcuno al commettere omicidio nel proprio cuore. “Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio. (Matteo 5:21,22).Soddisfi questo test di conversione? 4. Sei addolorato dal peccato? Sono sicuro che sei d’accordo con me sul fatto che stiamo vivendo in un mondo saturo di peccato. I media onnipresenti trasmettono costantemente violenza e immoralità senza ritegno. A meno che non siamo regolarmente rinfrescati dallo Spirito Santo, diventeremo gradualmente indifferenti alla malvagità che si insinua nei nostri cuori. “il peccato mi è diventato morte, affinché appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di ciò che è buono, affinché il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento. (Romani 7:13). Tutti noi lottiamo con il peccato, ma Dio impedisce che arriviamo al punto in cui non ci rammarichiamo quando cadiamo. Mentre i Cristiani spesso inciampano, dovremmo provare una profonda tristezza e sentire la condanna dello Spirito Santo riguardo il nostro peccato. Quando Pietro capì di aver negato Gesù, uscì e pianse amaramente. (Matteo 26:75). Più ci avviciniamo a Gesù, più da vicino vedremo la purezza del Suo carattere. Un raggio della purezza del Cristo penetra nell’animo umano ….. mette dolorosamente in evidenza, ogni deformazione e difetto di carattere, (Passi verso Gesù pag 29). Se non c’è il rimorso dopo aver commesso un peccato, potremmo essere sulla via che rattrista lo Spirito Santo. Hai dei nuovi pensieri, sentimenti e motivi riguardo il peccato? 5. Dov’è il mio tesoro? Gesù disse alle persone di farsi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. Perché dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. (Matteo 6:19-21). Perché? Perché “Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro; oppure sarà fedele all'uno e disprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.” (Matteo 6:24) Mettiamola in un altro modo: il vostro registro del libretto degli assegni o il resoconto della vostra carta di credito indicheranno molto velocemente dove sta il vostro tesoro – dov’è il vostro cuore. Se la vostra felicità si basa sul comprare o possedere delle cose, allora state servendo il dio denaro e i vostri stessi piaceri. Ma se siete generosi con gli altri, inclusa la vostra chiesa locale, allora state davvero servendo Dio. “Or, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano, e qualcuno di voi dice loro: «Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova? Così è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta. (Giacomo 2:15-17) Stai accumulando tesori nel posto giusto ? 6. Sto portando dei buoni frutti? “Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.” (Giovanni15:5). Ecco i frutti che si vedono nella vita dei credenti quando camminano nello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. (Galati 5:22,23) Mentre sappiamo che non siamo salvati per le opere, se camminiamo con Gesù, produrremo automaticamente buone opere. Gesù disse: “Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni….Li riconoscerete dai loro frutti” (Matteo 7:16-20) Gesù dice chiaramente se un albero non produce buoni frutti – risultato di una conversione genuina- allora quell’albero sarà tagliato. Vedete dei frutti nella vostra vita? 7. Nego il Cristo o lo proclamo? Qualcuno una volta pose questa domanda tagliente: Se veniste portati in tribunale e accusati di essere Cristiani, ci sarebbero prove sufficienti per condannarvi? Gesù disse: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio. Ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. (Luca 12:8,9) Quanti dei tuoi colleghi, amici e famigliari sanno che tu sei un Cristiano solo dalle tue azioni e dalla tua testimonianza? Troppi di noi sono Cristiani silenti, “agenti Segreti sotto copertura” che hanno paura di affrontare una conversazione dove si parla di Cristo perchè temono cosa possa pensare la gente di loro, molto più che temere il loro Creatore. (Matteo 10:28) Bene, non si può essere un Cristiano in segreto! O la tua Cristianità distruggerà il segreto o il segreto distruggerà la tua Cristianità. Come Paolo, non ti vergogni dell’evangelo? (Romani 1:16). 8. Trascorro regolarmente del tempo a leggere la Bibbia e in preghiera? Quando controlli la tua salute, un medico potrebbe chiederti, “Com’è il tuo appetito? Avere poco appetito può indicare che c’è qualcosa che non va nel tuo corpo. Allo stesso modo, la fame per la Parola di Dio è segno di una buona salute spirituale. “Appena ho trovato le tue parole, le ho divorate; la tua parola è stata per me la gioia e l'allegrezza del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, o Eterno, DIO degli eserciti. (Geremia 15:16) Non vedi l’ora di studiare la Bibbia? La stessa cosa vale per la preghiera. Se ami qualcuno, non vedi l’ora di comunicare con lui. Bene, la preghiera è la comunicazione con il tuo Padre nel cielo. “La sera, la mattina e a mezzogiorno mi lamenterò e gemerò, ed egli udrà la mia voce.” (salmo 55:17) Trascorri regolarmente del tempo nella Sua Parola e non cessi mai di pregare? (1 Tessalonicesi 5:17) 9. Desideri ardentemente adorare e godere della comunione con gli altri? Abbiamo bisogno della comunione con altri credenti per crescere e per essere centrati spiritualmente. Naturalmente l’ andare in chiesa di per se stesso non assicura la conversione ad una persona. Non ha infatti Gesù raccontato la parabola riguardo un Fariseo orgoglioso che andava in chiesa? (Luca 18). Se amiamo il Signore, la frequentazione regolare della chiesa sarà il nostro standard. Paolo scrisse “E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno.” (Ebrei 10:24-25). Isaia 66:23 dice che anche in cielo andremo a prostrarci davanti all’Eterno. E’ questo il tuo modello oggi? 10. Hai pace? Uno degli indicatori più sublimi dello Spirito nella vita è una pace costante. Quando una persona è in pace con Dio, non può essere resa infelice. “Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c'è nulla che li possa far cadere.” (Salmo 119:165). Gesù disse, “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.” (Giovanni 14:27). Si potrebbe dire che quando il Cristiano focalizza la sua mente su Cristo, sviluppa una situazione di calma – una fiducia di cuore in Dio. “Quelle cose che avete imparato, ricevuto e udito da me e veduto in me, fatele, e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9) Hai una pace che sorpassa ogni comprensione, anche nelle tempeste della vita? Com’è andata? Se la tua lista di controllo ti ha condotto a mettere in discussione la profondità della tua conversione, non andare nel panico, ma prendila seriamente. E’ un ottimo primo passo verso la restaurazione. Forse hai provato una volta il primo amore (Apocalisse 2:4) ma sei spiazzato nella frenesia della religione. Gesù offre un rimedio: Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa' le opere di prima. (Apocalisse 2:5) Se hai avuto un risultato brillante, lode a Dio! Ma ricordati, come qualsiasi relazione d’amore, il tuo legame con Dio deve essere mantenuta accuratamente. La conversione è qualcosa che si può velocemente svelare, quindi deve essere vista come un giardino che deve essere continuamente innaffiato e pulito dalle erbacce. Paolo disse: “Io muoio ogni giorno” (1 Corinzi 15:31). Gesù disse che un credente deve “rinnegare se stesso e prendere ogni giorno la sua croce.” (Luca 9:23). Si può fare attivamente l’opera di Dio, come Marta, e perdere di vista il Signore dell’opera. Perchè questo è così importante? Perchè molte persone affermano di essere Cristiane, anche se il loro esempio suggerisce che non conoscano Cristo. Che tragedia, che se non corretti, queste anime diranno un giorno “Signore, Signore”- ma Lui dichiarerà loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità” (Matteo 7:23). Come si evita questo destino terribile? La Bibbia dice, ”Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole e ritorniamo all'Eterno.” (Lamentazioni 3:40) Verifica te stesso mensilmente, settimanalmente o giornalmente – se necessario – secondo i modelli dell’esempio di Cristo “Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo” (Galati 5:22). Ami davvero Dio? Il tuo vicino? Sei gentile e paziente? Hai autocontrollo? Spero valuterai onestamente la tua fede così da sapere se sei davvero nella fede. Qualche volta guardo questa lista e mi preoccupo. Quando esamino non solo cosa faccio ma perchè lo faccio, mi ritrovo a fare cose positive per ragioni egoiste. Devo dire con un cuore pentito, “Signore, sto facendo la cosa giusta, ma aiutami a farla per le ragioni giuste”. Naturalmente se stai facendo la cosa giusta per ragioni sbagliate, fai comunque la cosa giusta. Un giorno, per la grazia di Dio, i tuoi motivi saranno sistemati. Ma alla fine, l’essenza di chi siamo deve essere cambiata dall’egoismo all’abnegazione. L’amore e l’egoismo sono due grandi bandiere che sventolano sui campi dei convertiti e dei contraffatti. Non fraintendere: siamo salvati solo per la Sua grazia attraverso la fede. Ma questa grazia salvifica, questa fede in Cristo, produce un cambiamento nella vita. “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. (2 Corinzi 5:17). Possa essere questa la tua esperienza oggi” Stai cercando una lista di controllo biblica? Leggi Galati 5:19-25 Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/inside-report/magazine/id/20707/t/-am-i-really-a-christian---a-checklist È una delle emozioni umane più comuni; a volte ha delle buone ragioni di esserci. Ma se non è controllata, può diventare dannosa per il tuo benessere mentale e spirituale.... e perfino per la tua salute fisica. Fortunatamente, la Parola di Dio dona ottimi consigli riguardo questa forte emozione, sia che venga da te, o che sia rivolta a te. 1. “L'uomo iracondo fomenta contese e l'uomo collerico commette molti peccati”. Proverbi 29:22 Quando il tuo cuore è pieno di rabbia, è molto facile commettere un errore o dire delle cose di cui in seguito potresti pentirti. 2. “Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio; e non date luogo al diavolo.” Efesini 4:26,27 Spesso occorre tempo per calmarsi dopo che la tua rabbia ha raggiunto il culmine, ma la Bibbia ti consiglia di liberarti il prima possibile per evitare di cadere nel peccato. 3) “Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira, ma il saggio la trattiene e la calma”. Proverbi 29:11 L’autocontrollo può giovare molto di più rispetto al fatto di scatenare sentimenti di rabbia. 4) “La risposta dolce calma la collera, ma la parola pungente eccita l'ira”. Proverbi 15:1 Quando qualcuno viene verso di te con gli artigli in mostra, accoglilo con una risposta gentile. 5) “Chi è lento all'ira val più di un forte guerriero, e chi domina il suo spirito val più di chi espugna una città”. Proverbi 16:32 Una delle armi più potenti contro la rabbia è la pazienza. 6) “Il senno di un uomo lo rende lento all'ira ed è sua gloria passar sopra le offese”. Proverbi 19:11 Occorrono saggezza e forza divine per far sì che la scortesia e la maleducazione degli altri passino senza ritorsioni. 7) “Un dono fatto in segreto placa la collera e un regalo sottomano calma l'ira violenta”. Proverbi 21:14 Se qualcuno con cui eri arrabbiato ti porta un regalo, è possibile che possa intenerire il tuo cuore? 8) “Sta' in silenzio davanti all'Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese, per l'uomo che segue i suoi malvagi disegni. Cessa dall'ira e lascia lo sdegno; non affliggerti; ciò porterebbe anche te a far del male. Poiché i malvagi saranno sterminati, ma coloro che sperano nell'Eterno possederanno la terra”. Salmo 37:7-9 Perfino la rabbia provocata dalla temporanea prosperità degli empi, può avere un effetto negativo sul popolo di Dio, e quindi dovrebbe essere evitata. 9) “Sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira; l’ira dell'uomo non promuove la giustizia di Dio”. Giacomo 1:20 Ecco la miglior ragione per la quale un seguace di Cristo deve evitare l'ira. 10) “Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto”. Colossesi 3:8 Ricordate che ogni comando biblico è anche una promessa: Dio promette di darti la forza di fare ciò che è giusto! Dio è pronto e disposto ad aiutarti oggi a vincere quest’ emozione potenzialmente esplosiva e a sconfiggere ogni rabbia irrisolta nella tua vita! Fonte:https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/13184/t/angry--10-bible-verses-that-can-help-- Preoccupazione e ansia sono entrambe troppo comuni nelle nostre imprevedibili vite piene di stress e frenesia. Per qualcuno l’ansia non insorge frequentemente; per altri è una compagna costante e distruttiva. La maggior parte di noi si trova da qualche parte nel mezzo. Ma Dio desidera qualcosa di meglio per noi. Puoi far tue queste promesse incoraggianti che arrivano dal nostro Padre celeste. 1. Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. (Filippesi 4:6,7). Dio ti invita a venire a Lui con tutte le tue preoccupazioni e bisogni; desidera aiutarti a trovare le soluzioni positive ai tuoi problemi. 2. Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. (Giovanni 14:27). La pace che Dio ti offre non è ordinaria ma è una pace potente che lavora per eclissare le tue paure e la tua ansia. 3. Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri. (Proverbi 3:5,6). Se sei in ansia per delle scelte che devi fare, riponi la tua intera fede nel Dio della tua vita e Lui ti guiderà nella giusta direzione. 4. Getta sull'Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli. (Salmo 55:22). Dio desidera che ti appoggi a Lui per avere supporto; Lui porterà il tuo peso e ti impedirà di scivolare. 5. E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.(Colossesi 3:15). Dio allontanerà i tuoi pensieri ansiosi e riempirà il tuo cuore di pace quando ti focalizzerai su di Lui. 6. In pace mi coricherò e in pace dormirò, poiché tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro. (Salmo 4:8) La mancanza di un riposo corretto può solo aumentare l’ansia; confida i tuoi problemi al Signore e vai a dormire sapendo che Lui sta vegliando su di te. 7. Non temere, perché io sono con te, non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia. (Isaia 41:10) E’ ottimale lasciare tutte le tue paure e preoccupazioni nelle mani capaci di Dio, sapendo che Lui è al tuo fianco, che ti sostiene e ti fornisce l’aiuto e la forza di cui necessiti ogni giorno. 8. Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù. (Filippesi 4:19) Preoccuparsi dei bisogni materiali è uno spreco di energie; l’intero universo appartiene al nostro Dio potente e Lui si prenderà cura di te – il Suo figlio/a prezioso/a! Afferra la solida rassicurazione della Parola di Dio e sappi che Lui sarà proprio al tuo fianco in qualsiasi circostanza in cui ti puoi trovare nella vita. Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/13093/t/8-powerful-bible-verses-to-ease-your-anxiety |
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