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Può un pensiero essere peccato?

3/29/2021

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del pastore Doug Batchelor.

Alcuni dicono che i pensieri non sono peccati a meno che non si trasformino in azione. Ma io non ne sono sicuro. Naturalmente, ciò che penso io o ciò che pensano gli altri riguardo ai pensieri, non vale molto, per cui scopriamo cosa ci dice Gesù a questo proposito.

In Matteo 5:21,22 il nostro Signore dice:
Voi avete udito che fu detto.... Non uccidere; e: Chiunque ucciderà, sarà sottoposto al giudizio; ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio.
 
Non credo che stesse definendo una persona così, “assassino”, ma stava discutendo la rilevanza di avere pensieri rabbiosi e lasciarli senza controllo.
 
Ora saltiamo al versetto 27 e 28: Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio". Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
 
Qui il Signore ci sta dicendo che il peccato non è sempre un'azione, ma è un’attitudine. E’ un pensiero.
 
Nel Sermone sul Monte, il nostro Signore trascorse più tempo a parlare riguardo l’attitudine, all’orgoglio e all’arroganza e ai pensieri peccaminosi, che alle azioni reali, perché ogni azione peccaminosa ha origine da un pensiero nella mente. Quindi, se desideriamo reprimere il peccato, dobbiamo iniziare col chiedere il Signore di affidare la nostra mente e i nostri pensieri al controllo dello Spirito Santo. Nella mente infatti ha origine tutto il peccato.

Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/10917/t/can-a-thought-be-a-sin-

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Sono un vero cristiano ?  Lista di controllo

2/26/2021

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del Pastore Doug Batchelor.

Sono passati più di trent’anni ma ho ancora il libro di bordo che contiene il resoconto del mio primo volo in solitaria. Lo ricordo come se fosse ieri. Durante le mie prime quaranta ore di scuola di volo, ero pieno di fiducia. Dopo tutto, pensai, mio padre è un pilota quindi per me dovrebbe essere una cosa naturale.
Ma la mia sicurezza svanì il giorno in cui il mio istruttore improvvisamente scese dall’aereo, lasciandomi solo nella cabina di pilotaggio mentre il motore rombava. “Puoi farcela, Doug. E’ ora che voli da solo”
“Intendi volare da solo? Io?” dissi, mentre pensavo stesse parlando a qualche amico immaginario seduto al posto del copilota nella cabina di pilotaggio. La mia traboccante fiducia improvvisamente andò in stallo.
Deve aver visto l’ansia sul mio viso. ”Non preoccuparti”, disse. “ Revisiona la lista di controllo. Sarò alla radio se hai bisogno di me”. Tremando, con la bocca arida e un cuore che batteva all’impazzata, feci rullare il piccolo Tomahawk fino alla pista mentre la mia spavalderia era finita in un vicolo cieco.
In realtà l’aereo non è il mezzo più pericoloso trai i mezzi di trasporto; statisticamente, è più sicuro che guidare fino al supermercato. Ma il volare più essere impietoso se commetti un errore. Non puoi semplicemente accostare sul lato della strada se finisci la benzina o se il motore si spegne.
Ecco perché, in quel momento, ero così grato al mio istruttore di avermi insegnato ad usare la lista di controllo prima del volo.

Interruttore principale—controllato.
Carburante—controllato
Bussola—controllata
Trim dell’elevatore—controllato

Dopo aver verificato la lista di controllo, e averla ricontrollata, sapendo che l’istruttore era disponibile alla radio, con fiducia decollai, feci qualche giro intorno al piccolo aeroporto e sopravvissi al mio primo volo in solitaria.

Lista di controllo della salute spirituale
Ho un paio di domande per te, semplici ma importanti: Sai se sei convertito? (intendo veramente convertito) E come mai? Ammetto che, nel passato quando ponevo queste domande pungenti ai fratelli Cristiani, ho ricevuto degli sguardi indignati. Ma l’apostolo Paolo consiglia, “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi.” (2 Corinzi 13:5).
Ecco perché ritengo che nel cammino cristiano sia una buona idea fare periodicamente un controllo del nostro status spirituale -verificare la lista di controllo pre-volo per così dire. Mentre dobbiamo stare attenti a non distogliere lo sguardo da Gesù e dobbiamo stare attenti al nostro comportamento, è appropriato e perfino salutare per noi come Cristiani, revisionare occasionalmente i nostri progressi e fare i necessari aggiustamenti. Il re pastore disse  “Ho esaminato le mie vie e ho rivolto i miei passi verso i tuoi precetti.” (Salmo 119:59).
Mentre io ho ancora il libro di bordo del mio primo volo in solitaria, tu potresti non essere in grado di identificare il giorno e l’ora della tua nuova nascita. Alcune conversioni sono repentine mentre altre avvengono gradualmente. In entrambi i casi, se sei stato veramente trasformato, le evidenze saranno chiare. “Se il cuore è stato rinnovato dallo Spirito di Dio, la vita testimonierà questo fatto.” (Passi verso Gesù, Pag 57).
Quindi, nei dieci punti di controllo sintetici ma vitali qui di seguito, troverai gli indicatori affidabili e di qualità che ti aiuteranno ad autovalutare se sei realmente convertito.

1.Cosa amo di più - il mondo o Dio?
Un Cristiano che ama le cose del mondo ha un chiaro indicatore che la bussola del suo cuore è ancora fuori asse. “Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui, perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l'orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. “ (1 Giovanni 2:15, 16).
Un Cristiano vero resisterà alla forte tendenza ad avere i propri valori modellati secondo l’etica del mondo:” E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.” (Romani 12:2).
Come Cristiano, devi imparare a bilanciare il delicato equilibrio tra essere nel mondo senza permettere al mondo di essere in te. Pensalo come una nave che ondeggia sulle acque. E’ normale essere attorniati dall’acqua ma non bagnarsi. Ma quando la nave inizia ad imbarcare acqua, allora iniziano i problemi. Troppa acqua – troppo mondo- e puoi affogare.
Ovviamente è normale per un Cristiano essere tentato dalle cose mondane – anche Gesù lo fu. Ma il tuo amore per Dio è più forte in modo tale che ti aiuti a resistere all’attrazione di queste cose ?

2. Il peccato regna nella mia vita?
Ritengo che ogni vero credente lotti con il peccato. “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. (1 Giovanni 1:8)  Detto questo, quando siamo salvati, il peccato abituale non padroneggerà in alcuna area delle nostre vite. Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. (Romani 6:12). Mettendola in modo semplice, il credente non mostrerà frequentemente nella sua vita le opere della carne:
“Adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste (Galati 5:19-21).
Giovanni tratta il principio basilare di arrendersi e di obbedire.  “Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui.” (1 Giovanni 2:4). Di nuovo, Giovanni non sta dicendo che i credenti sono senza peccato, ma piuttosto che il peccato cronico non è un modello nella vita di un vero Cristiano. Stai camminando in una santità che è estranea a quelli che sono ancora legati dal peccato ?

3. Amo il mio prossimo?
Gesù disse che i suoi discepoli saranno conosciuti per il loro amore. (Giovanni 13:35). Quindi, se non sei pronto a perdonare, pieno di odio o sei sempre critico con il tuo fratello o la tua sorella, allora non puoi barrare questa casella in buona coscienza.
Se uno dice: «Io amo Dio», e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? E questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello. (1 Giovanni 4:20,21)
Ricordati che Gesù ha equiparato l’odiare qualcuno al commettere omicidio nel proprio cuore. “Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio. (Matteo 5:21,22).Soddisfi questo test di conversione?

4. Sei addolorato dal peccato?
Sono sicuro che sei d’accordo con me sul fatto che stiamo vivendo in un mondo saturo di peccato. I media onnipresenti trasmettono costantemente violenza e immoralità senza ritegno. A meno che non siamo regolarmente rinfrescati dallo Spirito Santo, diventeremo gradualmente indifferenti alla malvagità che si insinua nei nostri cuori.  “il peccato mi è diventato morte, affinché appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di ciò che è buono, affinché il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento. (Romani 7:13).
Tutti noi lottiamo con il peccato, ma Dio impedisce che arriviamo al punto in cui non ci rammarichiamo quando cadiamo. Mentre i Cristiani spesso inciampano, dovremmo provare una profonda tristezza e sentire la condanna dello Spirito Santo riguardo il nostro peccato. Quando Pietro capì di aver negato Gesù, uscì e pianse amaramente. (Matteo 26:75).
Più ci avviciniamo a Gesù, più da vicino vedremo la purezza del Suo carattere.  Un raggio della purezza del Cristo penetra nell’animo umano ….. mette dolorosamente in evidenza, ogni deformazione e difetto di carattere, (Passi verso Gesù pag 29). Se non c’è il rimorso dopo aver commesso un peccato, potremmo essere sulla via che rattrista lo Spirito Santo. Hai dei nuovi pensieri, sentimenti e motivi riguardo il peccato?

5. Dov’è il mio tesoro?
Gesù disse alle persone di farsi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. Perché dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. (Matteo 6:19-21). Perché? Perché “Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro; oppure sarà fedele all'uno e disprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.” (Matteo 6:24)
Mettiamola in un altro modo: il vostro registro del libretto degli assegni o il resoconto della vostra carta di credito indicheranno molto velocemente dove sta il vostro tesoro – dov’è il vostro cuore. Se la vostra felicità si basa sul comprare o possedere delle cose, allora state servendo il dio denaro e i vostri stessi piaceri. Ma se siete generosi con gli altri, inclusa la vostra chiesa locale, allora state davvero servendo Dio.
“Or, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano, e qualcuno di voi dice loro: «Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova? Così è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta. (Giacomo 2:15-17)
Stai accumulando tesori nel posto giusto ?
 
6. Sto portando dei buoni frutti?
“Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.” (Giovanni15:5). Ecco i frutti che si vedono nella vita dei credenti quando camminano nello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. (Galati 5:22,23)
Mentre sappiamo che non siamo salvati per le opere, se camminiamo con Gesù, produrremo automaticamente buone opere. Gesù disse: “Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni….Li riconoscerete dai loro frutti” (Matteo 7:16-20)
Gesù dice chiaramente se un albero non produce buoni frutti – risultato di una conversione genuina- allora quell’albero sarà tagliato. Vedete dei frutti nella vostra vita?
 
7. Nego il Cristo o lo proclamo?
Qualcuno una volta pose questa domanda tagliente: Se veniste portati in tribunale e accusati di essere Cristiani, ci sarebbero prove sufficienti per condannarvi?
Gesù disse: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio. Ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. (Luca 12:8,9)
Quanti dei tuoi colleghi, amici e famigliari sanno che tu sei un Cristiano solo dalle tue azioni e dalla tua testimonianza? Troppi di noi sono Cristiani silenti, “agenti Segreti sotto copertura” che hanno paura di affrontare una conversazione dove si parla di Cristo perchè temono cosa possa pensare la gente di loro, molto più che temere il loro Creatore. (Matteo 10:28) Bene, non si può essere un Cristiano in segreto! O la tua Cristianità distruggerà il segreto o il segreto distruggerà la tua Cristianità.
Come Paolo, non ti vergogni dell’evangelo? (Romani 1:16).
 
8. Trascorro regolarmente del tempo a leggere la Bibbia e in preghiera?
Quando controlli la tua salute, un medico potrebbe chiederti, “Com’è il tuo appetito? Avere poco appetito può indicare che c’è qualcosa che non va nel tuo corpo. Allo stesso modo, la fame per la Parola di Dio è segno di una buona salute spirituale. “Appena ho trovato le tue parole, le ho divorate; la tua parola è stata per me la gioia e l'allegrezza del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, o Eterno, DIO degli eserciti. (Geremia 15:16) Non vedi l’ora di studiare la Bibbia?
La stessa cosa vale per la preghiera. Se ami qualcuno, non vedi l’ora di comunicare con lui. Bene, la preghiera è la comunicazione con il tuo Padre nel cielo. “La sera, la mattina e a mezzogiorno mi lamenterò e gemerò, ed egli udrà la mia voce.” (salmo 55:17)
Trascorri regolarmente del tempo nella Sua Parola e non cessi mai di pregare? (1 Tessalonicesi 5:17)
 
9. Desideri ardentemente adorare e godere della comunione con gli altri?
Abbiamo bisogno della comunione con altri credenti per crescere e per essere centrati spiritualmente. Naturalmente l’ andare in chiesa di per se stesso non assicura la conversione ad una persona. Non ha infatti Gesù raccontato la parabola riguardo un Fariseo orgoglioso che andava in chiesa? (Luca 18). Se amiamo il Signore, la frequentazione regolare della chiesa sarà il nostro standard. Paolo scrisse “E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno.” (Ebrei 10:24-25).
Isaia 66:23 dice che anche in cielo andremo a prostrarci davanti all’Eterno. E’ questo il tuo modello oggi?
 
10. Hai pace?
Uno degli indicatori più sublimi dello Spirito nella vita è una pace costante. Quando una persona è in pace con Dio, non può essere resa infelice. “Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c'è nulla che li possa far cadere.” (Salmo 119:165).
Gesù disse, “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.” (Giovanni 14:27). Si potrebbe dire che quando il Cristiano focalizza la sua mente su Cristo, sviluppa una situazione di calma – una fiducia di cuore in Dio. “Quelle cose che avete imparato, ricevuto e udito da me e veduto in me, fatele, e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9)
Hai una pace che sorpassa ogni comprensione, anche nelle tempeste della vita?
 
Com’è andata?
Se la tua lista di controllo ti ha condotto a mettere in discussione la profondità della tua conversione, non andare nel panico, ma prendila seriamente. E’ un ottimo primo passo verso la restaurazione. Forse hai provato una volta il primo amore (Apocalisse 2:4) ma sei spiazzato nella frenesia della religione. Gesù offre un rimedio: Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa' le opere di prima. (Apocalisse 2:5)
Se hai avuto un risultato brillante, lode a Dio! Ma ricordati, come qualsiasi relazione d’amore, il tuo legame con Dio deve essere mantenuta accuratamente. La conversione è qualcosa che si può velocemente svelare, quindi deve essere vista come un giardino che deve essere continuamente innaffiato e pulito dalle erbacce. Paolo disse: “Io muoio ogni giorno” (1 Corinzi 15:31). Gesù disse che un credente deve “rinnegare se stesso e prendere ogni giorno la sua croce.” (Luca 9:23). Si può fare attivamente l’opera di Dio, come Marta, e perdere di vista il Signore dell’opera.
Perchè questo è così importante?  Perchè molte persone affermano di essere Cristiane, anche se il loro esempio suggerisce che non conoscano Cristo. Che tragedia, che se non corretti, queste anime diranno un giorno “Signore, Signore”- ma Lui dichiarerà loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità” (Matteo 7:23). Come si evita questo destino terribile? La Bibbia dice, ”Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole e ritorniamo all'Eterno.” (Lamentazioni 3:40)
Verifica te stesso mensilmente, settimanalmente o giornalmente – se necessario – secondo i modelli dell’esempio di Cristo “Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo” (Galati 5:22). Ami davvero Dio? Il tuo vicino? Sei gentile e paziente? Hai autocontrollo? Spero valuterai onestamente la tua fede così da sapere se sei davvero nella fede.
Qualche volta guardo questa lista e mi preoccupo. Quando esamino non solo cosa faccio ma perchè lo faccio, mi ritrovo a fare cose positive per ragioni egoiste. Devo dire con un cuore pentito, “Signore, sto facendo la cosa giusta, ma aiutami a farla per le ragioni giuste”. Naturalmente se stai facendo la cosa giusta per ragioni sbagliate, fai comunque la cosa giusta. Un giorno, per la grazia di Dio, i tuoi motivi saranno sistemati. Ma alla fine, l’essenza di chi siamo deve essere cambiata dall’egoismo all’abnegazione. L’amore e l’egoismo sono due grandi bandiere che sventolano sui campi dei convertiti e dei contraffatti.
Non fraintendere: siamo salvati solo per la Sua grazia attraverso la fede. Ma questa grazia salvifica, questa fede in Cristo, produce un cambiamento nella vita. “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. (2 Corinzi 5:17). Possa essere questa la tua esperienza oggi”
 
Stai cercando una lista di controllo biblica? Leggi Galati 5:19-25
 
Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/inside-report/magazine/id/20707/t/-am-i-really-a-christian---a-checklist
 

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Arrabbiato ?  10 versetti che ti possono aiutare.

1/25/2021

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È una delle emozioni umane più comuni; a volte ha delle buone ragioni di esserci. Ma se non è controllata, può diventare dannosa per il tuo benessere mentale e spirituale.... e perfino per la tua salute fisica. Fortunatamente, la Parola di Dio dona ottimi consigli riguardo questa forte emozione, sia che venga da te, o che sia rivolta a te.
 
1. “L'uomo iracondo fomenta contese e l'uomo collerico commette molti peccati”. Proverbi 29:22 Quando il tuo cuore è pieno di rabbia, è molto facile commettere un errore o dire delle cose di cui in seguito potresti pentirti.

2. “Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio; e non date luogo al diavolo.” Efesini 4:26,27
Spesso occorre tempo per calmarsi dopo che la tua rabbia ha raggiunto il culmine, ma la Bibbia ti consiglia di liberarti il prima possibile per evitare di cadere nel peccato.

3) “Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira, ma il saggio la trattiene e la calma”. Proverbi 29:11
 L’autocontrollo può giovare molto di più rispetto al fatto di scatenare sentimenti di rabbia.
 
4) “La risposta dolce calma la collera, ma la parola pungente eccita l'ira”. Proverbi 15:1
Quando qualcuno viene verso di te con gli artigli in mostra, accoglilo con una risposta gentile.
 
5) “Chi è lento all'ira val più di un forte guerriero, e chi domina il suo spirito val più di chi espugna una città”. Proverbi 16:32
Una delle armi più potenti contro la rabbia è la pazienza.

6) “Il senno di un uomo lo rende lento all'ira ed è sua gloria passar sopra le offese”. Proverbi 19:11
Occorrono saggezza e forza divine per far sì che la scortesia e la maleducazione degli altri passino senza ritorsioni.
 
7) “Un dono fatto in segreto placa la collera e un regalo sottomano calma l'ira violenta”. Proverbi 21:14
Se qualcuno con cui eri arrabbiato ti porta un regalo, è possibile che possa intenerire il tuo cuore?
 
8) “Sta' in silenzio davanti all'Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese, per l'uomo che segue i suoi malvagi disegni. Cessa dall'ira e lascia lo sdegno; non affliggerti; ciò porterebbe anche te a far del male. Poiché i malvagi saranno sterminati, ma coloro che sperano nell'Eterno possederanno la terra”. Salmo 37:7-9
Perfino la rabbia provocata dalla temporanea prosperità degli empi, può avere un effetto negativo sul popolo di Dio, e quindi dovrebbe essere evitata.
​
9) “Sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira; l’ira dell'uomo non promuove la giustizia di Dio”. Giacomo 1:20
Ecco la miglior ragione per la quale un seguace di Cristo deve evitare l'ira.
 
10) “Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto”. Colossesi 3:8
Ricordate che ogni comando biblico è anche una promessa: Dio promette di darti la forza di fare ciò che è giusto!

Dio è pronto e disposto ad aiutarti oggi a vincere quest’ emozione potenzialmente esplosiva e a sconfiggere ogni rabbia irrisolta nella tua vita!



Fonte:https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/13184/t/angry--10-bible-verses-that-can-help--
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8 Versetti per alleviare l'ansia

11/17/2020

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Preoccupazione e ansia sono entrambe troppo comuni nelle nostre imprevedibili vite piene di stress e frenesia. Per qualcuno l’ansia non insorge frequentemente; per altri è una compagna costante e distruttiva. La maggior parte di noi si trova da qualche parte nel mezzo. Ma Dio desidera qualcosa di meglio per noi. Puoi far tue queste promesse incoraggianti che arrivano dal nostro Padre celeste.

1. Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. (Filippesi 4:6,7). Dio ti invita a venire a Lui con tutte le tue preoccupazioni e bisogni; desidera aiutarti a trovare le soluzioni positive ai tuoi problemi. 

2. Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. (Giovanni 14:27). La pace che Dio ti offre non è ordinaria ma è una pace potente che lavora per eclissare le tue paure e la tua ansia. 

3. Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri.
(Proverbi 3:5,6). Se sei in ansia per delle scelte che devi fare, riponi la tua intera fede nel Dio della tua vita e Lui ti guiderà nella giusta direzione. 

4. Getta sull'Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli. (Salmo 55:22). Dio desidera che ti appoggi a Lui per avere supporto; Lui porterà il tuo peso e ti impedirà di scivolare. 

5. E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.(Colossesi 3:15).  Dio allontanerà i tuoi pensieri ansiosi e riempirà il tuo cuore di pace quando ti focalizzerai su di Lui. 

6. In pace mi coricherò e in pace dormirò, poiché tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro. (Salmo 4:8) La mancanza di un riposo corretto può solo aumentare l’ansia; confida i tuoi problemi al Signore e vai a dormire sapendo che Lui sta vegliando su di te. 

7. Non temere, perché io sono con te, non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia. (Isaia 41:10) E’ ottimale lasciare tutte le tue paure e preoccupazioni nelle mani capaci di Dio, sapendo che Lui è al tuo fianco, che ti sostiene e ti fornisce l’aiuto e la forza di cui necessiti ogni giorno. 

8. Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù. (Filippesi 4:19) Preoccuparsi dei bisogni materiali è uno spreco di energie; l’intero universo appartiene al nostro Dio potente e Lui si prenderà cura di te – il Suo figlio/a prezioso/a! 
 
Afferra la solida rassicurazione della Parola di Dio e sappi che Lui sarà proprio al tuo fianco in qualsiasi circostanza in cui ti puoi trovare nella vita.


Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/13093/t/8-powerful-bible-verses-to-ease-your-anxiety






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Il ciclo settimanale si è perso nel corso della storia?

11/6/2020

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​La Bibbia è, per eccellenza, il libro più influente in Occidente. Per quanto una persona sia secolarizzata, si confronta sempre con elementi estratti dalle pagine del libro sacro dei cristiani e degli ebrei. Una delle sue influenze più eclatanti riguarda il conteggio del tempo. La suddivisione del giorno in dodici ore, la settimana in sette giorni, e l'anno in dodici mesi sono misure di tempo che vengono registrate nelle pagine della Bibbia. Sono praticamente universali, perché solo poche culture, non molto conosciute, adottano misure di tempo diverse (e tra coloro che hanno adottato conteggi del tempo alternativi, come i rivoluzionari francesi del XVIII secolo e i sovietici nel XX secolo, c'è chi lo ha fatto per dimostrare un chiaro anticonformismo contro la famigerata influenza giudeo-cristiana della settimana di sette giorni nei calendari tradizionali).
 
Nel caso della settimana, la durata di sette giorni è attribuita nella Bibbia al periodo impiegato da Dio per creare tutto ciò che esiste nel mondo. Nei primi sei giorni, il Creatore ha svolto il Suo lavoro creativo. Il settimo giorno, il sabato (dall’ebraico shabbath, "riposo", "pausa", "cessazione"), Dio ha concluso la settimana della creazione con un momento di riposo e di culto. In genere, i seguaci della Bibbia osservarono il sabato come un giorno speciale per il riposo religioso, durante il periodo della sua dispensazione (che si è conclusa alla fine del I secolo d.C.). In seguito, i pii ebrei, che rifiutarono la seconda parte della Bibbia, il Nuovo Testamento, continuarono ad avere il sabato come giorno di riposo, mentre la maggior parte dei cristiani gradualmente adottò il giorno successivo al sabato, che venne chiamato domenica (dal latino Dominus die, "giorno del Signore"), come il nuovo “sabato” cristiano. [1]
 
Nel corso della storia cristiana, solo gruppi marginali continuarono ad osservare il giorno corrispondente allo shabbath ebraico. Per i cristiani sabbatisti, il sabato corrisponde al giorno stabilito da Dio alla fine della settimana della creazione, e il suo precetto trascende le disposizioni della legge mosaica riguardanti il tempio e le cerimonie dell'economia ebraica. Per i cristiani che osservano la domenica, la giustificazione per il cambiamento del giorno di culto varia, ma in generale è associata alla risurrezione di Cristo o alla tradizione della chiesa cristiana.
 
Alcuni cristiani osservanti della domenica, tuttavia, presentano un altro motivo per non adempiere il riposo settimanale al sabato, come indica la Bibbia. Secondo loro, durante i millenni dalla settimana della creazione e dalla proclamazione dei Dieci Comandamenti sul Monte Sinai, il conteggio dei giorni della settimana sarebbe stato molto probabilmente perso. Pertanto, la conclusione che hanno raggiunto è che il giorno che conosciamo come sabato potrebbe non essere il giorno corrispondente al settimo giorno della settimana della creazione. In questo modo, la celebrazione cristiana della domenica sarebbe giustificata dalla tradizione, poiché sarebbe impossibile recuperare il vero settimo giorno del ciclo originale. Ma l'argomento ha valore? Ci sono prove che attestano un'interruzione della storia nel calcolo della settimana? È possibile garantire che il ciclo settimanale sia stato registrato ininterrottamente dalla creazione del mondo?
 
Per comprendere questo argomento, dobbiamo prima sapere come il ciclo settimanale avrebbe potuto perdersi, se ciò fosse accaduto. Alla fin fine, una persona che vive isolata, disattenta, può non ricordare in che giorno della settimana si trova. Tuttavia, se si forza un po' la memoria, è possibile recuperare un evento che si è verificato in un giorno specifico della settimana e contare i giorni successivi fino a raggiungere il giorno corrente. E questo è sicuramente possibile se alcuni eventi si verificano in giorni specifici del ciclo settimanale.
 
Nonostante sia finzione, la storia di Robinson Crusoe illustra sulla base di considerazioni ragionevoli quanto sia improbabile questa supposizione. Dopo 25 anni persi in un’isola deserta, il marinaio del romanzo sapeva esattamente il giorno della settimana in cui salvò un selvaggio dalla gola dei cannibali, al punto da nominarlo "Venerdì". Sarebbe possibile per una persona in completo isolamento sociale mantenere integro il numero di cicli settimanali per decenni? Non è irragionevole presumere di sì, fintanto che la persona si proponga di non perdere il conteggio del tempo e non sia così incolta da non avere nozioni di basi del calendario. Nel romanzo, l'eroe Crusoe ci è riuscito. Ma non stiamo prendendo in considerazione l’eventualità che un’unica persona perda il conteggio del tempo, già di per sé difficile, ma che un’intera cultura perda il riferimento della settimana.
 
Crediamo che sia abbastanza improbabile per un popolo alfabetizzato perdere il conteggio del ciclo settimanale. Inoltre, se un giorno specifico della settimana ha un significato culturale e impone una interruzione della consuetudine, si può azzardare e sostenere che è impossibile per un'intera nazione perdere il conto dei giorni della settimana.
 
Per affermare che la settimana originale sia stata persa ad un certo punto della storia, è necessario dimostrare che il popolo ebraico, da cui abbiamo ereditato la settimana, per qualche tempo abbia smesso, collettivamente, di registrare le date in un calendario. Affinché ciò avvenga, si deve concludere che la storia ebraica ha vissuto, a lungo, un intervallo culturale, in cui la stragrande maggioranza della popolazione era analfabeta, con apostasia religiosa diffusa, al punto che l’osservanza del sabato è stata completamente abbandonata. Questa apostasia avrebbe dovuto addirittura interrompere per qualche tempo il funzionamento del santuario israelita.  Dopo tutto, c'erano rituali specifici per il sabato, nuove lune e altre date commemorative. Pertanto, solo se ci fosse stata una completa interruzione delle attività del santuario, si potrebbe considerare verosimile la perdita del conteggio del ciclo settimanale da parte del popolo ebraico (questo, considerando che nessun'altra civiltà del tempo usasse la settimana di sette giorni, fatto abbastanza difficile da dimostrare, dal momento che diversi popoli non correlati agli ebrei hanno usato una settimana di sette giorni e il loro settimo giorno era il sabato). [2]
 
Non ci sono abbastanza documenti nella Bibbia o nella Storia per verificare una perfetta continuità del conteggio settimanale dalla creazione del mondo alla proclamazione del Decalogo.  Pur non avendo informazioni rispetto alla settimana, sappiamo dalla Bibbia che nelle epoche più antiche dell'umanità, il conteggio del tempo era abbastanza importante. La Genesi riporta resoconti dettagliati della vita di tutti i suoi personaggi principali. Le cronologie bibliche di quel periodo sommano le epoche di ogni generazione e tentano di conciliarle con eventi contemporanei segnati dalla storia secolare. Se gli anni sono stati contati e registrati con tanta attenzione, al punto che Mosè, l'autore della Genesi, conosceva le età precise di ciascuno dei suoi antenati, non c'è modo di immaginare che ci sia stata una perdita di riferimento a periodi di tempo più brevi, come la settimana, prima di Mosè.
 
Mentre Mosè si impegna a liberare gli ebrei dalla schiavitù, risveglia tra il popolo del Signore (Esodo 5:4) il rispetto per il sabato. Dopo l'esodo dall'Egitto, la data del sabato è confermata in modo soprannaturale dalla doppia porzione di manna il giorno della preparazione del sabato, e in assenza del miracolo, al sabato (Esodo 16). Il fenomeno si è ripetuto per quarant'anni, confermando la volontà di Dio rispetto al settimo giorno.
 
Il testo dei Dieci Comandamenti collega il sabato al settimo giorno della settimana della creazione (Esodo 20:8-11). Dio ripristina l'osservanza del sabato indicando il giorno corrispondente al settimo giorno della settimana della creazione. Pertanto, durante la magistratura mosaica, il giorno corrispondente al settimo giorno della settimana della creazione è stato onorato in modo speciale.
 
Ma il periodo tra la conquista di Canaan e l'avvento della monarchia unita è il meno definito della cronologia biblica. L'età semi-anarchica dei giudici è un sassolino nella scarpa di chi vuole datare gli eventi biblici predavidici. Furono anni in cui si è ripetuto il ciclo dell'apostasia nazionale, dell'oppressione e della restaurazione. Poiché il calendario ebraico era regolato da feste religiose, tra cui il sabato, si deve supporre che, durante i tempi dell'apostasia, le date, forse, non fossero contrassegnate con tale precisione. Apparentemente, in assenza di un governo centrale e di un tempio fisso, le celebrazioni religiose potrebbero non aver avuto molto seguito in periodi di diffusa apostasia, e quindi il conteggio dei tempi è stato perso. Sarebbe possibile?
 
 
È abbastanza difficile che il conteggio dei tempi si sia perso durante gli eventi riportati nel libro dei Giudici. In primo luogo perché gli Israeliti erano generalmente alfabetizzati. La prova biblica di questo si trova in Giudici 8:14. Nel versetto, un ragazzo (o schiavo) scrive diversi nomi per il giudice Gedeone. Vale a dire, se anche un servitore ignorante è stato in grado di scrivere, molto probabilmente gran parte del resto del popolo e soprattutto le classi sacerdotali responsabili della trasmissione della Torah erano alfabetizzati. I reperti archeologici indicano che l'alfabetizzazione non era rara in Oriente alla fine dell'età del bronzo. L'esempio migliore è il Calendario di Gézer, che, a quanto pare, è stato scritto da un bambino come esercizio scolastico nel XI secolo a.C. Le evidenze di un'alfabetizzazione diffusa durante il periodo dei giudici diminuiscono le probabilità che il conteggio dei tempi fosse stato perso.
 
Bisogna inoltre capire che, anche se non c'era un tempio, il tabernacolo trasportabile di Silo rimase attivo per tutto il periodo dei giudici. In Giudici 21:19, leggiamo che il pellegrinaggio annuale al santuario avveniva persino durante un periodo turbolento di guerra civile. La citazione fa parte del racconto di un'occasione in cui il popolo praticava l'idolatria. Infatti, il libro dei Giudici registra che il culto degli dei pagani coesisteva con il culto di Yahweh (vedi Giudici 6, 18:14-31, e successivi). Pertanto, è difficile dire che, anche con l'apostasia, l’osservanza del sabato potrebbe essere stata completamente sospesa al punto che il ciclo settimanale sia stato perso.
 
Il problema che persiste è l'affermazione che, durante i periodi di dominazione straniera nella terra di Canaan, il rituale del santuario sarebbe stato disabilitato. Per dimostrare che questo sia accaduto, sarebbe necessario trovare, nelle cronologie dei giudici registrate nella Bibbia, lacune di tempo. Tuttavia, non è questo il caso. La difficoltà di calcolare il periodo dei giudici esiste principalmente a causa della sovrapposizione delle date tra i diversi giudici, poiché alcuni hanno agito come giudici locali contemporaneamente ad altri giudici. Per esempio, è del tutto possibile che i primi anni dei quaranta del sacerdozio di Eli fossero simultanei ai vent'anni del giudice di Sansone. [3]
 
Anche se il computo del tempo fosse stato perso nell'era dei giudici, il fatto stesso che i profeti, ispirati da Dio, in seguito si appellarono per una riforma del giorno speciale di culto a Dio, porterebbe a credere che il giorno perduto sarebbe stato recuperato dall'intervento divino. Tuttavia, i fattori umani possono aver perfettamente mantenuto invariato il ciclo settimanale tra la caduta miracolosa della manna nel deserto e le successive manifestazioni profetiche.
 
Ogni lettore della Bibbia si rende conto che la cronologia degli eventi biblici è piuttosto complessa. Gli antichi ebrei erano legati alle genealogie e registravano gli anni di ogni generazione. Gli anni furono contati a partire dai regni dei re o dalla data dell'Esodo. Nel 1943, il teologo Edwin Thiele espose una tesi di dottorato in Archeologia presso l'Università di Chicago. Egli escogitò la migliore soluzione esistente per le cronologie dei re d'Israele e di Giuda. Lo studio si trova nel libro The Mysterious Numbers of Hebrew Kings, pubblicato da Zondervan. Da questo studio, gli interpreti della Bibbia sanno come datare in modo molto accurato gli eventi registrati a partire dal regno di Davide.
 
Difficilmente questa possibile perdita collettiva del conteggio settimanale si sarebbe verificata durante o dopo il regno di Davide. L'organizzazione approfondita del servizio di sacerdozio istituito da Davide e registrato negli ultimi capitoli di 1 Cronache e il continuo funzionamento del tempio costruito da Salomone, sono circostanze che diminuiscono le possibilità di una mancanza di registro del tempo. Né si può dire che ci siano stati periodi senza registro di tempo fino all'esilio. Persino durante il regno della malvagia Atalia, il sabato era conosciuto e segnato come il giorno di chiusura del ciclo settimanale (2 Re 11:5-9). C'è stato un tentativo di screditare le celebrazioni sabbatiche durante il regno dell'apostata Acab (2 Re 16:18). Ma dobbiamo ricordare che il profeta Isaia era attivo durante il regno di questo re (Isaia 1:1; 7:1, 2; 14:28) e Isaia era un ardente difensore dell’osservanza corretta del sabato (Isaia 1:13; 56:2, 4, 6; 58:13; 66:23). Alla fin fine, un'osservanza ipocrita del sabato fu considerata una delle cause della rovina spirituale di Giuda (Isaia 1:13, 2 Cronache 36:21). E, affinché i profeti, come Geremia, riconoscessero la mancanza di rispetto popolare per il giorno del Signore (Geremia 17), era necessario che il giorno del Signore fosse conosciuto.
 
 
 
Durante l'esilio, il profeta e sacerdote Ezechiele si è distinto come riformatore del sabato, dopo aver registrato quindici richiami al sabato nel suo libro (Ezechiele 20:12, 13, 16, 20, 21, 24; 22:8, 26; 23:38; 44:24; 45:17; 46:1, 3, 4, 12). Ad Ezechiele è attribuita la creazione di sinagoghe, istituzioni che promuovono l’osservanza del sabato tra il popolo ebraico fino ad oggi. La pratica del riposo sabbatico è presa molto più seriamente dopo l'esilio (vedi Neemia 9, 10 e 13; 1 Maccabei 2:32-41; 2 Maccabei 5:25; 6:11, ecc.). Ai tempi di Cristo, i vangeli e il libro degli Atti registrano che il sabato era ben definito tra gli ebrei e i primi cristiani.
 
Pertanto, non si può affermare che il popolo ebraico abbia perso il riferimento al sabato durante i mille anni tra il regno di Davide e la composizione del Nuovo Testamento. Dopo la distruzione del secondo tempio, la pratica e l'uso di diversi calendari tra gli ebrei sparsi in vari paesi del mondo indicherebbe facilmente se un gruppo tra loro avesse in qualche modo perso il conteggio della settimana. Pertanto, si può essere abbastanza sicuri che il sabato definito nel calendario gregoriano nel 2015 corrisponde allo stesso settimo giorno di un ciclo settimanale ininterrotto dai tempi biblici; lo stesso giorno che  i profeti Neemia, Geremia, Ezechiele e Isaia appellavano, per ispirazione divina, affinché il popolo santificasse e interrompesse il lavoro; lo stesso giorno del ciclo settimanale che regolava i turni sacerdotali ai tempi di Davide; e a sua volta lo stesso giorno che gli ebrei rispettavano nel deserto astenendosi dal raccolto della manna; e innegabilmente lo stesso giorno della settimana in cui il Creatore Dio separò per il riposo dopo i sei giorni in cui era impegnato nella creazione del mondo.
 
 
 
 
 
 
1. Per maggiori dettagli riguardo a questo cambiamento del giorno di culto si veda:: Bacchiocchi, S., From Sabbath to Sunday – A historical investigation of the rise of Sunday observance in Early Christianity, Roma: The Pontifical Gregorian University Press, 1977; Carson, D. A. Do Shabbath para o Dia do Senhor, São Paulo: Cultura Cristã, 2006; Dourado, A. R. Pausa Semanal, Domingo? ou Sábado? – Na Bíblia e na História, Niterói: Ados, 2010. Andrews, J. N.; Conradi, L. History of the Sabbath and First Day of the Week, Washington, DC. Review and Herald, 1912.
2. Interessanti approfondimenti sul sabato come settimo giorno della settimana in vari popoli si trovano in: Stein Júnior, Guilherme, Sábado ou o Repouso do Sétimo Dia, Brasília: Sociedade Criacionista Brasileira, 1995.
3. Esempi di date storicamente definite nella cronologia biblica. Si noti che, nell'era dei giudici, si registra una sovrapposizione di date, fatto che rende diffiile la definizione di date precise, molto probabilmente perché la magistratura di alcuni giudici fu simultanea (fontes: Nichol, Francis, Comentário Bíblico Adventista do Sétimo Dia, Tatuí: Casa Publicadora Brasileira, 2011-2014, v. 1-7; Thiele, Edwin, The Mysterious Numbers of the Hebrew Kings, Grand Rapids: Zondervan, 1983.
 
 
 
 
 
https://www.michelsonborges.com/
http://www.criacionismo.com.br/2015/09/o-ciclo-semanal-se-perdeu-ao-longo-da.html
Fernando Dias è un teologo e redattore associato di Casa Publicadora Brasileira
 
Traduzione a cura di Grazia Maria Nunes Fernandes
 


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Dio ti sembra distante ? 10 versetti che ti possono aiutare.

9/17/2020

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Probabilmente ognuno di noi ha vissuto momenti in cui Dio sembrava essere distante. Anche il salmista Davide qualche volta si sentiva abbandonato da Dio. Comunque non si allontanava dal Signore; anzi, lo cercava ancora più intensamente. La sua fede fu ripagata e così sarà per la vostra se vi aggrappate a Dio indipendentemente dai vostri sentimenti. Fate vostre queste rassicurazioni della Sua Parola.
 
 
 
1)“E quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, perché tu, o Eterno, non abbandoni quelli che ti cercano” (Salmo 9:10). Se state cercando onestamente Dio, potete essere sicuri che Lui non vi ha ripudiato.

2) “Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi”(Giacomo 4:8). Se venite a Lui, il Signore è pronto e desideroso di creare una relazione più stretta.

3) Ma di là cercherai l'Eterno, il tuo DIO; e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima.(Deuteronomio 4:29). C’è bisogno di volontà e sforzo da parte nostra per cercare Dio, ma la Bibbia conferma che saremo grandemente ricompensati da questo sforzo.

4) “Dio stesso ha detto: Io non ti lascerò e non ti abbandonerò”(Ebrei 13:5). Se voi gli appartenete, non sarete mai realmente soli.

5) L'Eterno degli eserciti è con noi; il DIO di Giacobbe è il nostro rifugio. (Salmo 46:7) Il Dio dell’intero universo sta al vostro fianco e vi aiuterà!

6) “Poiché l'Eterno non ripudierà il suo popolo e non abbandonerà la sua eredità.”(Salmo 94:14). E’ desiderio e intenzione di Dio salvarvi; non ha interesse a rigettare le persone.

7) “L'Eterno è vicino a quelli che hanno il cuore rotto e salva quelli che hanno lo spirito affranto.” (Salmo 34:18). Quando vi sentite più deboli, Dio è vicino per aiutarvi.

8) “Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”(Giovanni 6:37). Se avete dato il vostro cuore a Gesù, potete star sicuri che non vi respingerà mai.

9) “Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.” (Apocalisse 3:20). Gesù batte alla porta del vostro cuore; lo avete invitato recentemente?
 
10) “Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente.”(Matteo 28:20).  Se voi siete Suoi seguaci, la promessa diretta di Cristo a voi è che Lui sarà con voi e vi guiderà in ogni aspetto della vostra vita fino alla fine del mondo.


Non siete grati che la Bibbia non lascia alcun dubbio a questo proposito? Se state cercando Dio, Lui è con voi sempre, anche quando il vostro stato emozionale rende difficile sentire la Sua presenza. 

Fonte:​https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/13301/t/does-god-seem-distant--10-bible-verses-that-can-help--
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La Bibbia non è un libro scientifico ma....

9/1/2020

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Le varie aree di studio e gli strumenti della scienza ci forniscono sussidi per leggere ed interpretare la Bibbia con altri occhi. Mi piace usare la metafora dei "due libri del Creatore" originariamente resa nota dal fisico e astronomo italiano Galileo Galilei. Nel 1613, in una lettera di Galileo Galilei indirizzata a Benedetto Castelli, Galilei disse che sia la natura che la Bibbia sono opere di Dio; sono quindi due libri privi di errore e non possono contraddirsi. [1]
 
Tuttavia, per Galilei, la natura e la Bibbia sono due libri scritti in lingue diverse, con scopi diversi, e non si può leggerli allo stesso modo. A sua volta, nel 1905 la scrittrice cristiana Ellen White, per dimostrare che non esiste un vero conflitto tra scienza e Bibbia, disse quanto segue: "Nella vera scienza, non ci può essere nulla che sia in contraddizione con l'insegnamento della Bibbia; poiché entrambi provengono dallo stesso Autore, la loro vera comprensione dimostrerà la loro armonia”. [2] Sono d'accordo con i due autori di cui sopra nell'affermare che entrambi i libri si completano a vicenda.
 
I "padri della scienza", nel corso del tempo, iniziarono dalla Bibbia per indagare il cosmo e il nostro pianeta, così come i loro fenomeni, senza tralasciare la sottomissione a Dio. L'astronomo inglese Sir Frederick William Herschel (1738-1822), che scoprì il pianeta Urano, una volta disse: "Tutte le scoperte umane sembrano essere state fatte al solo scopo di confermare con forza le verità contenute nelle Sacre Scritture”. [3] Anche se la Bibbia non è un libro scientifico e non è stato scritto per questo scopo, presenta verità che possono essere considerate "scientifiche". Quando la Bibbia viene messa alla prova in relazione ai contenuti in essa riportati, alla fine, presto o tardi, questi fatti vengono dimostrati.
 
Di seguito vediamo alcuni di questi "fatti scientifici" che si possono trovare nelle Sacre Scritture:
 
Le correnti marine – Nel Salmo 8:8, il re Davide parlava già dei "sentieri dei mari" (scritto 2.800 anni prima). Questo ha incoraggiato Matthew Maury, oceanografo e ricercatore marittimo, considerato il "padre dell'oceanografia moderna e della meteorologia navale", a scoprire "fiumi sottomarini", cioè le correnti marine che conosciamo oggi e che influenzano la natura attraverso la quale passano.
 
La Terra è rotonda – Isaia 40:22 si riferiva già alla Terra come rotonda (N.d.T: volta della terra). Ma solo nel XV secolo grandi navigatori come Cristoforo Colombo lo dimostrarono nella pratica, confermando ancora una volta che la Bibbia aveva ragione.
 
L'aria ha peso - Giobbe 28:25 già dichiarava che l'aria ha peso (N.d.T:  il peso del vento). Anche se l'atmosfera è invisibile e apparentemente priva di peso, in realtà ha peso e massa. Il barometro, strumento utilizzato per misurare la pressione atmosferica, è stato inventato solo nel 1643, tuttavia, la Bibbia aveva dichiarato molto tempo prima che l'aria (o l'atmosfera) ha un peso.
 
L'universo è stato creato dal nulla – Ebrei 11:3 afferma che "per fede comprendiamo che l'universo è stato creato dalla Parola di Dio". Questo insegnamento biblico fu attaccato sia dalla filosofia greca che dall'ateismo moderno. Ma la scoperta della relatività generale nel secondo decennio del XX secolo è stata seguita da studi sulle conseguenze cosmologiche. Tali studi hanno indicato che l'universo (lo spazio-tempo) ha avuto un’origine e da allora si è espanso (modello Big Bang). Le prime evidenze osservative di questa espansione sono state raccolte nel 1927 e successivamente confermate da osservazioni indipendenti nel 1929, a sostegno del racconto biblico.
 
Il pianeta è sospeso nel nulla – Giobbe 26:7 dice che "Dio sospende la Terra sul nulla". Ciò era inammissibile a quel tempo, quando si pensava che la Terra fosse portata dal dio Atlante o da un grande animale che la teneva sulle spalle (1.500 a.C.). Giobbe, al contrario, già sapeva che la Terra non era sospesa su tutto ciò che era materiale, ma su un vuoto, proprio come i satelliti mostrano il nostro pianeta. I naturalisti dell'epoca scoprirono che la Terra non era sorretta da nulla soltanto nel 1650.
 
I quattro punti cardinali – La Bibbia usa l'espressione "confini della terra", che sarebbero situati “alla parte più lontana della terra". Questo non suggerisce che la Terra sia piatta o che abbia dei margini. 1 Cronache 9:24 dice: "C'erano dei portinai ai quattro lati: a oriente, a occidente, a settentrione e a mezzogiorno”. In Isaia 11:12 vediamo: "Egli alzerà un vessillo verso le nazioni, raccoglierà gli esuli d'Israele, e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra". Allo stesso modo, vediamo in Geremia 49:36 quanto segue: "Io farò venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disperderò a tutti quei venti e non ci sarà nazione dove non arrivino dei fuggiaschi di Elam”.
 
L'umanità è sempre stata guidata dalle stelle. Le correnti dei venti sono note fin dall'antica Grecia. Durante il Medioevo, queste correnti hanno ricevuto nomi di località vicine al Mediterraneo: Tramontana (nord), Greco (nord-est), Levante (est), Scirocco (sudest), Ostro/Mezzogiorno (sud), Libeccio (sud-ovest), Ponente (ovest) e Maestrale (nord-ovest). Nel XIV secolo, le mappe portolaniche cominciarono ad utilizzare queste direzioni in modo più sistematico per la navigazione marittima.
 
Le dimensioni dell'arca di Noè – In Genesi 6, Dio rivelò a Noè le dimensioni dell'arca che avrebbe dovuto edificare. Nel 1609, a Hoor, nei Paesi Bassi, fu costruita una nave secondo queste misure (30:5:3), rivoluzionando l'ingegneria navale. Nel 2013, scienziati di Fisica dell’Università di Leicester hanno calcolato le dimensioni per la costruzione dell'arca di Noè e hanno scoperto che non poteva navigare, ma poteva galleggiare in modo sicuro a causa della sua forma rettangolare. Thomas Morris, co-autore dello studio, disse: "Ciò che viene riportato [nella Bibbia] funziona sicuramente”. [4]
 
L'esistenza di Babilonia – Molti studiosi hanno affermato che Babilonia era un regno immaginario, il risultato della "mitologia" biblica, fino a quando gli archeologi hanno trovato diverse indicazioni della sua esistenza in oggetti che hanno dunque dimostrato il contesto biblico, e in seguito, hanno trovato la stessa città-stato che un tempo era una delle più potenti dell’epoca nel mondo allora conosciuto, nell'attuale territorio dell'Iraq.
 
Leggi metereologiche – La Bibbia ha descritto il "ciclo" del movimento di masse d’aria, duemila anni prima che gli scienziati lo scoprissero: "Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; va girando, girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri". (Ecclesiaste 1:6). Attualmente, è provato scientificamente che l'aria ruota intorno alla Terra in circuiti giganteschi, in senso orario in un emisfero e in senso antiorario nell'altro emisfero.
 
Ciclo dell'acqua – L'acqua evapora dagli oceani o da altre fonti e cade nel terreno sotto forma di pioggia, neve o grandine, alimentando fiumi e sorgenti (Giobbe 36:27, 28; Ecclesiaste 1:7 e 11:3; Isaia 55:10; Amos 9:6). Gli scienziati hanno già scoperto tutto ciò, e queste informazioni si trovano nei libri di testo delle scuole. Tuttavia, gli antichi greci credevano che fosse l'acqua degli oceani sotterranei a nutrire i fiumi. Nel XVIII secolo si credeva ancora in tutto questo.
 
Fuoco all'interno della terra – In Giobbe 28:5 si dice che "Dalla terra esce il pane, ma, nelle sue viscere, è sconvolta come dal fuoco". Oggi conosciamo bene la rappresentazione schematica, presente nei libri di testo, del nucleo terrestre e della sua composizione magmatica.
 
L'argilla e l'origine della vita – La Bibbia afferma inoltre che l'uomo fu formato dalla polvere della terra (Gen. 2:7) e dall’argilla (Giobbe 33:6), constatazione che causò derisione da parte dei darwinisti almeno fino a poco tempo fa, quando gli scienziati hanno scoperto che gli ingredienti necessari per creare un essere umano possono essere trovati nell'argilla. Nel 2003, la ricerca pubblicata sulla rivista Science ha suggerito che, come riportato nella Bibbia, la vita sulla Terra potrebbe essere nata dall'argilla. Questo è stato il modo più "scientificamente corretto" per dire che la Bibbia ha centrato esattamente l'obiettivo! È bene anche ricordare che quando moriamo, i nostri corpi tornano alla polvere (Gen. 3:19).
 
Diabete – In Proverbi 25:27, il Re Salomone avverti che mangiare troppo miele non fa bene. Il miele contiene anche saccarosio (carboidrato), oltre ad altri tipi di zucchero (fruttosio e glucosio), e il suo uso diffuso come sostituto dello zucchero comune non è raccomandato. Oggi è noto che un uso eccessivo di miele, così come di zucchero bianco e grezzo, ingrassano e aumentano la glicemia. Il vantaggio nell'uso di miele rispetto allo zucchero bianco è che contiene vitamine e minerali. Uno studio pubblicato nel 2009 sull'International Journal of Food Sciences and Nutrition dichiara: "Si raccomanda il consumo prudente di questo cibo da parte dei pazienti diabetici". Pertanto, il consiglio biblico dato da Salomone funziona davvero.
 
Cibo pulito e impuro – In Levitico 11, Dio parla di cibi puri e impuri. Al giorno d'oggi, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha regole severe per l'esportazione di carne di maiale, per il rischio elevato di malattie. È stato poi verificato che anche altre carni vietate in Levitico, come i molluschi e altri frutti di mare, trasmettono pure varie malattie.
 
Pratiche igieniche – Le leggi sanitarie date alla nazione di Israele includevano regole sul lavarsi (N.d.T.: purificarsi con l’acqua) per chi veniva a contatto con un cadavere umano, sull’isolamento di persone con malattie infettive e lo smaltimento sicuro delle feci umane (Levitico 11:28; 13:1-5; Deuteronomio 23:13). D'altra parte, all’epoca in cui queste norme furono date agli Israeliti, gli Egiziani curavano le ferite aperte con una miscela che conteneva escrementi umani.
 
Digiuno e longevità – Ebrei e cristiani usano il digiuno a beneficio della salute fisica e spirituale da migliaia di anni. Il primo digiuno collettivo della Bibbia appare in Giudici 20:26: "Allora tutti i figli d'Israele e tutto il popolo salirono a Betel, piansero e rimasero là davanti al Signore e digiunarono quel giorno fino alla sera e offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al Signore". Per molto tempo gli scettici hanno ridicolizzato i cristiani a causa di questa pratica biblica, fino al 3 ottobre 2016, quando l'Assemblea Nobel presso l'Istituto Karolinska ha assegnato a Yoshinori Ohsumi il Premio Nobel per la Fisiologia o Medicina per le sue scoperte sui meccanismi dell'autofagia. Ha scoperto che il digiuno attiva meccanismi di autodifesa delle cellule che garantiscono loro una maggiore longevità. Il segreto sta nell'autofagia, un importante meccanismo di autopulizia che esiste in ogni cellula del nostro corpo. Secondo Soraya Smaili, docente presso la Scuola Paulista di Medicina, "il digiuno induce l'autofagia [...] e l'autofagia induce longevità. La ricerca ora sta nel capire la connessione tra l’autofagia attivata dal digiuno e la longevità cellulare". Smaili aggiunge che il digiuno corretto è quello che va da 12 a un massimo di 24 ore. Pertanto, il digiuno ha il potere di disintossicare il corpo e rendere la mente più chiara, quindi ecco perché fa parte delle pratiche spirituali.

Vino e il suo divieto - Ci sono diversi termini nella Bibbia che sono tradotti come vino (succo d'uva) o bevanda forte. Tutti i vini fermentati e altre bevande forti sono considerati nella Bibbia come mortali (Pr 23:29-32) o turbolenti (Pr 20:1; Efesini 5:18) e inadatti al consumo di coloro che seguono la saggezza e la giustizia (Pr 23:20, 31, 32 e Pr 31:4). C'è solo un tipo di vino che è benedetto dal Signore: il tyrosh, il succo puro d’uva appena spremuta. Isaia 65:8 dice: "Così parla il Signore: «Come quando si trova del succo (tirosh) in un grappolo, si dice: "Non lo distruggere perché lì c'è una benedizione", così farò io, per amor dei miei servi, non distruggerò tutto”. I critici e gli scettici della Bibbia, d'altra parte, hanno a lungo ridicolizzato coloro che seguivano i consigli biblici di non bere alcolici. I media hanno spesso riferito che un bicchiere di "vino" protegge le persone dalle malattie cardiache. Tuttavia, uno studio pubblicato nella rivista Science in 2006 ha rivelato che la sostanza che effettivamente porta benefici agli esseri umani è il composto naturale del succo d'uva chiamato "resveratrolo". E nel 2012, una ricerca pubblicata su Circulation Research ha dimostrato che solo il vino rosso "non alcolico" riduce significativamente i livelli di pressione sanguigna negli uomini rispetto ai vini alcolici.


[1] Galilei, G. Lett. Benedetto Castelli. Favaro, Ed. nazionale delle opere di G.Galilei. Firenze: Barbèra Ed.1932 [1613].  p. 281-8.

[2] White EG. The ministry of healing. Washington, D.C.: Riview e Herald Publishing. 541p.

[3] Herschel J. Morris HM. Men of Science, Men of God. El Cajon, CA: Master Books, 1982, p.42.
 
 [4] Genesi 6: 13-22, a Noè sono fornite le dimensioni esatte per l’arca che devono essere di 300 cubiti di lunghezza, 50 cubiti di larghezza e 30 cubiti di altezza. 

Tratto dal libro Revisitando as Origens.di Everton Alves
ALVES, Everton Fernando. A Bíblia não é um livro científico. Revisitando as Origens. Maringá: Editorial NUMARSCB, 2018, p.169-174.
https://michelsonborges.wordpress.com/

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Il miglior modo per condividere le verità bibliche.

8/19/2020

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La Bibbia dice “un amico ama in ogni tempo” (Proverbi 17:17). Tenendo a mente questo, per prima cosa vediamo cosa non dovremmo fare quando condividiamo la nostra fede: litigare. Le persone non reagiscono bene alle controversie. Quando i cuori sono orgogliosi e cocciuti, siamo tentati di approfondire e lottare – indipendentemente da quali argomenti creativi e logici siano presentati. Quindi non predicate e non siate arroganti. Ricordate, voi una volta eravate nella loro situazione. (Efesini 2:13)
Ci sono delle cose specifiche che possiamo fare quando condividiamo la fede con quelli che ci stanno a cuore.
Prima di tutto, siate dei veri amici e ascoltate.

Secondo, se le persone sono aperte, condividete le informazioni. La Bibbia dice: “Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come vi conviene rispondere a ciascuno. (Colossesi 4:6) E’ una buona idea pregare, chiedendo allo Spirito Santo di guidarvi e di aiutarvi a capire quando parlare, cosa dire e come dirlo. Assicuratevi di aggiungere al vostro dire quello che Dio ha fatto per voi personalmente. Come questo ha cambiato la vostra relazione con Lui e come la vostra vita sia migliorata. Questo può avere un grande impatto sui pensieri di qualcuno. Alle volte condividere un libro o un dvd è positivo, soprattutto con persone che sono polemiche.

Terzo, siate un buon esempio. Non volete essere un non-simile a Cristo e arrabbiarvi con i vostri amici solo perché dissentono da voi. Questo non è il modo in cui Gesù li conquisterebbe. Ma potete essere un esempio nel modo in cui vivete. Se l’amore è la vostra motivazione, le persone lo noteranno. Leggete Tito 2:6-8

Quarto, pregate per i vostri amici, costantemente e pazientemente. Molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia. (Giacomo 5:16). Non possiamo vedere le cose come le vede Dio e qualche volta c’è bisogno di mesi o anni affinché Lui trasformi il seme che abbiamo piantato in meravigliosi nuovi fiori. Abbiate fiducia, Lui vuole salvare i vostri amici perfino più di voi. Non arrendetevi. Continuate a pregare!

Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/19578/t/what-s-the-best-way-to-share-bible-truths-with-my-friends-

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Hai bisogno di un'iniezione di speranza ? 9 promesse dal Signore

8/13/2020

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Prima o poi capita a tutti. La vita sembra sgretolarsi, aggravandoci con pesi e problemi di tutti i tipi. E’ facile cedere alle nostre emozioni ma non è la risposta più salutare — o la più utile. Se ti senti sopraffatto dalla vita, leggi e fai tue queste promesse del tuo Padre celeste, come preziosi promemoria del suo profondo ed eterno amore e interesse per te !

1.  Anche se cammino in mezzo all'avversità, tu mi conserverai in vita; tu stenderai la mano contro l'ira dei miei nemici, e la tua destra mi salverà. (Salmo 138:7). Qualsiasi problema ti angoscia in questa vita, Dio è sempre al tuo fianco, cercando di liberarti. 

2.  Siate forti, o voi tutti che sperate nell'Eterno, ed egli renderà saldo il vostro cuore (Salmo 31:24).  In qualsiasi situazione, Dio ti darà il coraggio dall’alto se confidi in Lui. 

3.  Il DIO dei tempi antichi è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le sue braccia eterne. Egli scaccerà il nemico davanti a te e dirà: "Distruggi!". (Deuteronomio 33:27).  
Non c’è miglior rifugio che l’Onnipotente Dio dell’universo le cui forti ma gentili braccia ti sosterranno e ti difenderanno sempre senza fallire. 

4.  Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore allo spossato.(Isaia 40:29). Sebbene questo mondo spesso indebolisce le tue forze, Dio è una fonte inesauribile di forza. 

5.  Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. (Giovanni 14:27). Gesù ti fornisce la Sua pace per consentirti di affrontare qualsiasi sfida. 

6.  Essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un'opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. (Filippesi 1:6). E’ intenzione di Dio salvarti per l’eternità; non si arrenderà con te! 

7.  Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v'innalzi al tempo opportuno,  gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi. (1 Pietro 5:6,7). Confida nel fatto che Dio ti stia guidando e desidera che tu metta tutte le tue preoccupazioni nelle Sue mani capaci. 

8.  Corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede. (Ebrei 12:1-2).
Gesù, il compitore della nostra fede, ti darà il vigore necessario per superare le difficoltà. 

9.  Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun'altra creatura potrà separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore. (Romani 8:38,39).  Niente ci può separare dal Suo amore – è impossibile! Sii incoraggiato nel sapere che Dio è con te sempre e che il Suo amore per te è solido come una roccia!

Fonte: ​https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/11976/t/need-a-boost-of-hope--9-promises-from-god

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7 consigli biblici per rapporti con persone difficili

8/4/2020

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​Di Mark A. Kellner


Sembra che le persone difficili siano dappertutto, e non solo all’ingresso dell’autostrada o alla cassa prioritaria del supermercato.
Di fatto questo tipo di seccature non durano a lungo – alcuni secondi o al massimo alcuni minuti – e uscite con la vostra spesa o presto imboccate la strada verso la vostra destinazione.
Ma cosa si può fare con le persone che non solo sono difficili ma compaiono nella tua vita regolarmente? Potrebbe essere qualcuno al lavoro che non apprezza la vostra testimonianza cristiana, o un membro della vostra famiglia che è “arrabbiato col mondo”, o perfino qualcuno in Chiesa con il quale condividete un incarico, come ad esempio far parte del comitato o essere monitore alla scuola del Sabato.
Dio ci ha creati differenti l’uno dall’altro. Ognuno di noi ha una personalità unica che alle volte, può rapportarsi con gli altri in maniera errata. Problemi cronici comunque, possono  rendere le situazioni di routine davvero impegnative. Anche se alle volte sembra che la miglior cosa da fare sia evitare la persona che offende, ci sono delle situazioni nelle quali questo non si può fare.
Quindi come si può andare d’accordo con quelli che ci danno sui nervi? La Bibbia offre una serie di idee utili:
1. Guardiamo le cose in prospettiva. Non tutte le situazioni sono crisi di vita o di morte e qualche volta dobbiamo solo fare buon viso a cattivo gioco. L’apostolo Paolo, nel suo messaggio ai primi credenti cristiani a Roma la mette su questo piano: “Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.”(Romani 12:18).Ovviamente, questo non si applica a situazioni in cui voi o un’altra persona state correndo un pericolo fisico o un abuso emozionale a causa di un individuo che vi offende. In questi casi, è essenziale ottenere aiuto da quelli che hanno posizioni di responsabilità o perfino ricorrere all’autorità giudiziaria se necessario.
Ma per situazioni non critiche, è sempre una buona idea cercare di “vivere in pace”. Il vostro esempio di gentilezza e cooperazione potrà facilmente raggiungere il cuore di quella persona fastidiosa dopo tutto.
 
2. Sappiate che c’è una risposta. Non importa quanto difficile possa sembrare un problema, sappiate che c’è sempre una via d’uscita. Tale soluzione potrebbe comportare la soddisfazione di tutti come risultato. La Bibbia parla di trovare soluzioni a situazioni difficili: “Invocami e io ti risponderò, e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci.”(Geremia 33:3). C’è una risposta! 

3. Ponete le domande – e ascoltate le risposte. Quella risposta potrebbe benissimo arrivare dal porre domande all’altra persona in una determinata situazione. Stephen R. Covey, nel suo libro “Le 7 abitudini delle persone altamente efficaci”  elenca come abitudine numero cinque “ Cercate prima di capire e poi di essere capiti”. 
Troppo spesso, soprattutto in situazioni di tensione, tendiamo a stare sulla difensiva, o forse ignoriamo il punto di vista dell’altra persona. Porre domande, cercare di comprendere i sentimenti dell’altra persona e ascoltare le risposte può essere la chiave per dissipare quel disaccordo. Si possono ancora sostenere le proprie mozioni, ma dopo aver ascoltato “l’altra parte” potreste modificare il vostro punto di vista.
 
4. Cercate la saggezza di Dio.  E’ facile stressarsi in situazioni di tensione – soprattutto quando l’altra persona è seccante. Se potete, allontanatevi per un momento, fate un bel respiro e chiedete a Dio di aiutarvi a capire cosa fare. Se non è possibile allontanarsi, può essere sufficiente una preghiera veloce tra se e se. Sappiate che a Dio importa di voi, dell’altra persona e della situazione. Dio vi conosce profondamente: “Persino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non temete dunque, voi valete più di molti passeri”. (Luca 12:7). Voi avete un grande valore per Dio, quindi sentitevi liberi di chiederGli di guidarvi. 

5. Sapere quando andarsene. Nel quarto capitolo dell’evangelo di Luca, partendo dal versetto 16, si legge dell’apparizione di Gesù nella sinagoga a Nazareth. Legge da Isaia e dice “Oggi questa Scrittura si è adempiuta nei vostri orecchi”; in altre parole, Gesù è Colui di cui parlò l’antico profeta. Alcuni capi ebrei cercavano di punire Gesù per questa presunta “blasfemia” ma Lui non cadde nella loro trappola. La Bibbia ci dice che Gesù “passando in mezzo a loro, se ne andò.” (Luca 4:30). 
Ci sono state altre occasioni nelle quali Gesù contendeva con i Farisei e altre autorità ufficiali settarie. Ma questa non era una di quelle occasioni e Gesù esercitò la discrezione e il buon senso, solo lasciando la scena.
Alle volte, quando una persona difficile vuole “creare un problema” riguardo qualcosa, la miglior cosa da fare è andare via, lasciar raffreddare le cose e tentare di risolvere il problema in un altro momento.
 
6. Sapere quando – e come – relazionarsi. Nel primo capitolo del libro profetico di Isaia, Dio invita coloro che sono “difficili” a relazionarsi con Lui: “Venite quindi e discutiamo assieme” dice l’Eterno (versetto 18). Sebbene Dio abbia il diritto di mettere in atto un giudizio immediato sui trasgressori, tiene teso un ramo d’ulivo e cerca la pace.Nelle situazioni difficili, chiedendo in preghiera quando e come, relazionarsi con gli altri è essenziale. Dio non desidera vedere conflitti, specialmente tra coloro i quali si identificano come Suoi seguaci. Anzi, Dio desidera che noi ci confrontiamo con delicatezza e risolviamo il problema: “La risposta dolce calma la collera, ma la parola pungente eccita l'ira.” (Proverbi 15:1)
 
7. Mettete il vostro ego da parte, se non altro per un momento. Dale Carnegie, il famoso osservatore della natura umana, ricordò una volta un epitaffio visto in un cimitero “ Qui giace il corpo di Peter Jay che morì mantenendo il suo diritto di passaggio, aveva ragione, morì avendo ragione, quando sfrecciava, ma ora è morto come se avesse avuto torto”Il punto? Puoi aver ragione, ma puoi perdere la discussione se sei troppo aggressivo. Una grande autrice Cristiana la spiega in questo modo: “Se l’orgoglio e l’egocentrismo fossero messi da parte, basterebbero cinque minuti per rimuovere la maggior parte delle difficoltà” (Primi Scritti, pag 119). Aveva davvero ragione!

Fino a quando saremo umani e da questa parte del cielo, incontreremo dei problemi e si, incontreremo persone che sono difficili. Ma con pazienza, riflessione e una dose di umiltà, possiamo cambiare le situazioni problematiche – o almeno fare uno sforzo sincero!


Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/20994/t/seven-biblical-tips-on-dealing-with-difficult-people
 

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