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Il Sabato e il legalismo

1/19/2023

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È legalistico, come dicono alcune persone, osservare il Sabato? Non era una “legge inchiodata alla croce” e resa obsoleta?

​Prima di rispondere a queste domande, diamo un'occhiata al significato della parola "legalistico". In senso biblico, significa cercare di guadagnarsi la salvezza con le proprie opere. La Bibbia ci dice in chiari termini: “Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori.” (Efesini 2:8, 9). Questo fatto è confermato molte volte nel Nuovo Testamento. Nessuno può guadagnarsi la salvezza, ed è inutile provarci.

 
Ma osservare il Sabato, o uno qualsiasi degli altri Comandamenti di Dio, è un tentativo per guadagnarsi la salvezza? In realtà, è possibile osservare i Dieci Comandamenti con un atteggiamento scorretto, come fecero molti farisei ai tempi di Gesù. Erano orgogliosi di osservare la legge e credevano che ciò li rendesse giusti abbastanza da essere salvati: questo è legalismo. Ma, notate, non era l'osservanza dei Comandamenti ad essere legalismo, ma solo il loro atteggiamento ipocrita.
 
Al contrario, coloro che hanno una relazione amorevole e speciale con il Signore sanno che i Comandamenti non possono salvarli; osservano i Suoi Comandamenti, tutti e dieci, per compiacerLo e contribuire a
rendere il mondo un posto migliore. 
 
Consideriamo ora la seconda domanda. L'idea che la legge sia stata “inchiodata alla croce” viene da Colossesi 2:14: “Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce”.
 
Potrebbe questo versetto parlare dei Dieci Comandamenti?       L'apostolo Paolo, che scrisse questo passaggio, chiarisce in altri versetti che la risposta è "no". Infatti, in tanti altri versetti fa di tutto per sottolineare l'importanza dell’osservanza della legge di Dio. Per esempio, scrive: "Perché non coloro che odono la legge sono giusti presso Dio, ma coloro che mettono in pratica la legge saranno giustificati" (Romani 2:13). E ancora, in Romani 3:31, leggiamo: “Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non sia, anzi stabiliamo la legge”. Anche Giacomo scrive dell'importanza di obbedire alla legge di Dio (vedi Giacomo 1:22-25).
 
Qual è allora il "documento fatto di ordinamenti" a cui si fa riferimento in Colossesi 2? Un altro versetto sullo stesso argomento chiarisce questo problema. “Avendo abolito nella sua carne l'inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni” (Efesini 2:15, corsivo dell'autore). Le prescrizioni erano contenute nella legge di Mosè. La legge scritta a mano da Mosè doveva essere temporanea, mentre i Dieci Comandamenti, incisi sulla pietra dal dito di Dio stesso, dovevano durare per sempre.
 
Infine, Gesù osservava il Santo Sabato. E proprio poche ore prima della Sua crocifissione, istruì i suoi discepoli dicendo: "Se mi amate, osservate i miei comandamenti" (Giovanni 14:15). Sembra che stesse per abolirli? Non potrebbe mai essere legalismo osservare i Dieci Comandamenti di Dio per amor Suo!

Fonte www.Sabbathtruth.com
​Su concessione di Amazing Facts


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100 fatti straordinari sul Sabato e la domenica.

12/5/2022

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PERCHÉ osservare il Sabato? Qual è l'obiettivo del Sabato? Chi l’ha creato? Quando è stato creato e per chi? Quale giorno è il vero Sabato? Molti osservano il primo giorno della settimana, ossia la domenica. Quale autorità biblica hanno per fare questo? Alcuni osservano il settimo giorno, ossia il Sabato. Quale Scrittura hanno a sostegno di ciò? Eccovi i fatti relativi ad entrambi i giorni, com’è chiaramente affermato nella Parola di Dio:
 
  1. Dopo aver lavorato i primi sei giorni della settimana per creare la terra, il grande Dio si riposò il settimo giorno (Genesi 2:1,3).
  2. Questo contraddistinse quel giorno come il giorno di riposo di Dio, perché il giorno di Sabato significa “giorno di riposo”. Quando una persona nasce in un certo giorno, quel giorno diventa il suo compleanno. Così, quando Dio si riposò il settimo giorno, quel giorno divenne il Suo giorno di riposo, o giorno di Sabato. 
  3. Pertanto il settimo giorno deve essere sempre il giorno di Sabato di Dio. Puoi cambiare il tuo compleanno dal giorno in cui sei nato a uno in cui non sei nato? No. Né puoi cambiare il giorno di riposo di Dio con un giorno in cui non si riposò. Quindi il settimo giorno resta ancora il giorno di Sabato di Dio.
  4. Il Creatore ha benedetto il settimo giorno (Genesi 2:3). 
  5. Egli ha santificato il settimo giorno (Esodo 20:11).
  6. Egli lo ha staibilito come giorno di Sabato nel giardino dell’Eden. (Genesi 2:1-3). 
  7. Fu creato prima della caduta; perciò non è un modello; poiché i modelli furono introdotti solo dopo la caduta.
  8. Gesù dice che fu creato per l'uomo (Marco 2:27), cioè per la razza umana, poiché qui la parola “uomo” non è limitante; vale, dunque, tanto per i Gentili quanto per i Giudei. 
  9. È un memoriale della creazione (Esodo 20:11; 31:17). Ogni volta che ci riposiamo nel settimo giorno, come fece Dio alla creazione, commemoriamo quel grande evento.
  10. È stato dato ad Adamo, il capostipite della razza umana (Marco 2:27; Genesi 2:1-3). 
  11. E poi, tramite lui, come nostro rappresentante, a tutte le nazioni. (Atti 17:26);
  12. Non è un'istituzione ebraica, perché è stato creato 2.300 anni prima che esistessero gli Ebrei. 
  13. La Bibbia non lo chiama mai il Sabato ebraico, ma sempre "il Sabato del Signore tuo Dio". Gli uomini dovrebbero essere attenti a come stigmatizzano il santo giorno di riposo di Dio.
  14. Troviamo chiari riferimenti al Sabato e alla settimana di sette giorni attraverso tutta l'età dei patriarchi. (Genesi 2:1-3; 8:10,12; 29:27, 28 ecc.). 
  15. Faceva parte della legge di Dio prima del Sinai (Esodo 16:4; 27-29).
  16. Poi Dio lo mise nel cuore della Sua legge morale (Esodo 20:1-17). Perché lo mise lì se non fosse stato come gli altri nove precetti, che tutti ammettono essere immutabili? 
  17. Il settimo giorno di Sabato fu comandato dalla voce del Dio vivente (Deuteronomio 4:12,13).
  18. Dopo Egli scrisse il comandamento col Suo stesso dito (Esodo 31:18). 
  19. Egli lo incise sulla pietra eterna, indicando la sua natura perenne (Deuteronomio 5:22).
  20. Era conservata religiosamente nell'arca posta nel luogo santissimo. (Deuteronomio 10:1-5). 
  21. Dio proibì il lavoro durante il Sabato, anche nei tempi più frenetici.(Esodo 34:21).
  22. Dio sterminò gli Israeliti nel deserto perché avevano profanato il Sabato (Ezechiele 20:12,13). 
  23. È il segno del vero Dio, mediante il quale dobbiamo distinguerLo dai falsi dèi. (Ezechiele 20:20).
  24. Dio promise che Gerusalemme sarebbe rimasta in piedi per sempre se gli ebrei avessero osservato il Sabato (Geremia 17:24, 25). 
  25. Egli li mandò in esilio a Babilonia per averlo infranto (Neemia 13:18).
  26. Egli distrusse Gerusalemme per averlo violato (Geremia 17:27). 
  27. Dio ha pronunciato una benedizione speciale per tutti i Gentili che lo avessero osservato. (Isaia 56:6,7). 
  28. Questo è nella profezia che si riferisce interamente alla dispensazione Cristiana (Vedere Isaia 56). 
  29. Dio ha promesso di benedire tutti coloro che osservano il Sabato (Isaia 56:2).
  30. Il Signore ci chiede di chiamarlo "degno di lode" (Isaia 58:13). Attenti, voi che vi dilettate a chiamarlo il “vecchio sabato ebraico”, “un giogo di schiavitù”, ecc. 
  31. Dopo che il santo Sabato fu calpestato attraverso "tante generazioni", deve essere restaurato negli ultimi giorni. (Isaia 58:12,13).
  32. Tutti i santi profeti osservarono il settimo giorno. 
  33. Quando il Figlio di Dio venne, osservò il settimo giorno durante tutta la Sua vita (Luca 4:16; Giovanni 15:10). Egli seguì l'esempio di Suo Padre alla creazione. Non dovremmo stare al sicuro seguendo l'esempio sia del Padre che del Figlio.
  34. Il settimo giorno è il giorno del Signore (Vedere Apocalisse 1:10; Marco 2:28; Isaia 58:13; Esodo 20:10). 
  35. Gesù era il Signore del Sabato (Marco 2:28), ossia lo amò e lo protesse, come il marito, che è il capo della moglie, dovrebbe amarla e custodirla (1 Pietro 3:6).
  36. Egli rivendicò il Sabato come istituzione di misericordia progettata per il bene dell'uomo (Marco 2:23-28). 
  37. Invece di abolire il Sabato, Egli insegnò con molta attenzione il modo in cui dovrebbe essere osservato (Matteo 12:1-13).
  38. Egli insegnò ai Suoi discepoli che nel giorno di Sabato non dovevano fare null’altro di ciò che è "lecito" (Matteo 12:12). 
  39. Egli istruì i Suoi apostoli che il Sabato doveva essere considerato devotamente, quarant'anni dopo la Sua risurrezione (Matteo 24:20).
  40. Le pie donne che erano state con Gesù osservarono con cura il settimo giorno dopo la Sua morte (Luca 23:56). 
  41. Trent'anni dopo la risurrezione di Cristo, lo Spirito Santo lo chiama espressamente “il giorno di Sabato” (Atti 13:14).
  42. Paolo, l'apostolo dei Gentili, lo chiamò il "giorno di Sabato" nel 45 d.C. (Atti 13:27). Paolo non lo sapeva? O dovremmo credere agli insegnanti moderni, che affermano che ha smesso di essere il Sabato alla risurrezione di Cristo? 
  43. Luca, lo storico Cristiano ispirato, scrivendo nel tardo 62 d.C., lo chiamava il "giorno di Sabato" (Atti 13:44).
  44. I Gentili convertiti lo chiamavano Sabato (Atti 13:42). 
  45. Nel grande concilio Cristiano del 49 d.C., alla presenza degli apostoli e di migliaia di discepoli, Giacomo lo chiama il "giorno di Sabato" (Atti 15:21).
  46. In quel giorno era consueto avere riunioni di preghiera (Atti 16:13). 
  47. Quel giorno Paolo lesse le Scritture nelle riunioni pubbliche (Atti 17:2,3).
  48. Era la sua abitudine predicare in quel giorno (Atti 17:2,3). 
  49. Il solo Libro degli Atti fornisce un resoconto delle sue ottantaquattro riunioni in quel giorno (Vedi Atti 13:14,44; 16:13; 17:2; 18:4,11).
  50. Non c'è mai stata alcuna disputa tra i Cristiani e gli ebrei sul giorno del Sabato. Questa è la prova che i Cristiani osservavano ancora lo stesso giorno degli ebrei. 
  51. In tutte le loro accuse contro Paolo, non lo accusarono mai di trascurare il giorno di Sabato. Perché non lo fecero, se lui non l'avesse osservato?
  52. Ma Paolo stesso dichiarò esplicitamente di aver osservato la legge. "Io non ho peccato né contro la legge dei Giudei né contro il tempio né contro Cesare." Atti 25:8. Come potrebbe essere vero se non avesse osservato il Sabato? 
  53. Il Sabato viene menzionato nel Nuovo Testamento cinquantanove volte, e sempre con rispetto, riportando lo stesso titolo che aveva nell'Antico Testamento, "il giorno di Sabato".
  54. Neanche una parola è detta in nessun posto nel Nuovo Testamento sull'abolizione, sull'eliminazione, sul cambiamento del Sabato o su qualcosa del genere. 
  55. Dio non ha mai dato il permesso a nessun uomo di lavorare in quel giorno. Lettore, con quale autorità usi il settimo giorno per il lavoro ordinario?
  56. Nessun Cristiano del Nuovo Testamento, né prima né dopo la risurrezione, ha mai svolto un lavoro ordinario il settimo giorno. Trova un caso di quel tipo e risponderemo alla domanda. Perché i Cristiani moderni dovrebbero agire diversamente dai Cristiani biblici? 
  57. Non c'è traccia che Dio abbia mai rimosso la Sua benedizione o la Sua santificazione dal settimo giorno.
  58. Così come il Sabato fu osservato nel giardino dell’Eden prima della caduta, così sarà osservato eternamente nella nuova terra dopo la restaurazione (Isaia 66:22,23). 
  59. Il Sabato del settimo giorno era una parte importante della legge di Dio, poiché proveniva dalla Sua stessa bocca, ed era stata scritta con il Suo stesso dito su pietra sul Sinai (Vedi Esodo 20). Quando Gesù iniziò la Sua opera, dichiarò esplicitamente di non essere venuto per abolire la legge. “Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti” Matteo 5:17.
  60. Gesù condannò severamente i farisei come ipocriti per aver finto di amare Dio, mentre allo stesso tempo avevano annullato uno dei Dieci Comandamenti per seguire la loro tradizione. L'osservanza della domenica è solo una tradizione degli uomini. 
40 Fatti Biblici Riguardanti il Primo Giorno della Settimana
  1. La prima cosa registrata nella Bibbia è il lavoro svolto la domenica, il primo giorno della settimana (Genesi 1:1-5). Il Creatore Stesso lo fece. Se Dio creò la terra la domenica, può essere sbagliato per noi lavorare la domenica?
  2. Dio comanda agli uomini di lavorare il primo giorno della settimana. (Esodo 20:8-11). È sbagliato ubbidire a Dio? 
  3. Nessuno dei patriarchi l’ha mai osservata.
  4. Nessuno dei santi profeti l'ha mai osservata. 
  5. Per esplicito comando di Dio, il Suo santo popolo usò il primo giorno della settimana come giorno lavorativo ordinario per almeno 4.000 anni.
  6. Dio stesso lo chiama un giorno "lavorativo" (Ezechiele 46:1). 
  7. Dio non si riposò in esso.
  8. Non l’ha mai benedetto. 
  9. Cristo non si è riposato in esso.
  10. Gesù era un falegname  (Marco 6:3) e lavorò nel suo settore fino all'età di trent'anni. Osservava il Sabato e lavorava sei giorni alla settimana, come tutti concordano. Quindi trascorse molte domeniche come giornate di duro lavoro. 
  11. Gli apostoli lavoravano in quello stesso tempo.
  12. Gli apostoli non si sono mai riposati in questo giorno. 
  13. Cristo non l’ha mai benedetto.
  14. Non è mai stato benedetto da alcuna autorità divina. 
  15. Non è mai stato santificato.
  16. Nessuna legge è mai stata data per imporre l'osservanza di questo giorno, quindi non è una trasgressione lavorare in questo giorno. “Infatti dove non c'è legge, non vi è neppure trasgressione” Romani 4:15 (Vedere anche 1 Giovanni 3:4). 
  17.  Il Nuovo Testamento non vieta da nessuna parte di lavorare in questo giorno.
  18. Nessuna punizione è prevista se lo si infrange. 
  19. Nessuna benedizione è promessa per la sua osservanza.
  20. Nessun regolamento è dato su come dovrebbe essere osservato. Sarebbe così se il Signore volesse che lo osservassimo? 
  21. Non è mai chiamato il Sabato cristiano.
  22. Non è mai chiamato il giorno di Sabato. 
  23. Non è mai chiamato il giorno del Signore.
  24. Non è nemmeno mai chiamato il giorno di riposo. 
  25. Nessun tipo di titolo sacro gli viene applicato. Allora perché dovremmo chiamarlo santo?
  26. Si chiama semplicemente "il primo giorno della settimana". 
  27. Gesù non l'ha mai menzionato in alcun modo, non l’ha mai nominato, per quanto mostra la documentazione.
  28. La parola domenica non compare mai da nessuna parte nella Bibbia. 
  29. Né Dio, né Cristo, né gli uomini ispirati si sono mai riferiti alla domenica come ad un giorno santo.
  30. Il primo giorno della settimana è menzionato solo otto volte in tutto il Nuovo Testamento (Matteo 28:1; Marco 16:2,9; Luca 24:1; Giovanni 20:1,19; Atti 20:7; 1 Corinzi 16:2). 
  31. Sei di questi versetti si riferiscono sempre allo stesso primo giorno della settimana.
  32. Paolo ordinò ai santi di occuparsi dei loro impegni secolari in quel giorno (1 Corinzi 16:2). 
  33. In tutto il Nuovo Testamento abbiamo la documentazione di un solo incontro religioso tenuto  quel giorno, e persino questo era un incontro notturno (Atti 20:5-12).
  34. Non c'è alcuna indicazione che abbiano mai avuto un incontro in questo giorno, prima o dopo questo episodio. 
  35. Non era loro abitudine incontrarsi in quel giorno.
  36. Non c'era l’obbligo di spezzare il pane in quel giorno. 
  37. Abbiamo un resoconto di un solo caso in cui è stato fatto (Atti 20:7). 
  38. Questo è stato fatto durante la notte, dopo la mezzanotte. (Versetti 7-11). Gesù lo celebrò il giovedì sera (Luca 22), e qualche volta i discepoli lo facevano tutti i giorni (Atti 2:42-46).
  39. La Bibbia non dice da nessuna parte che il primo giorno della settimana commemora la risurrezione di Cristo. Questa è una tradizione degli uomini, che contraddice la legge di Dio (Matteo 15:1-9). Il battesimo commemora la sepoltura e la risurrezione di Gesù (Romani 6:3-5). 
  40. Infine, il Nuovo Testamento tace completamente su qualsiasi cambiamento del giorno di Sabato o riguardo ad una qualsiasi sacralità del primo giorno.
 
 
Eccovi cento semplici fatti Biblici su questa questione, che mostrano inconfutabilmente che il settimo giorno è il Sabato del Signore sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento.*
 
 
*Ristampato da un testo pubblicato dalla Review and Herald Publishing Association intorno all'anno 1885.

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7 segni del prossimo ritorno di Cristo

11/22/2022

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del pastore Doug Batchelor



 
Eccovi un fatto straordinario: il 18 maggio 1980, il Monte St. Helens, un vulcano attivo nello stato di Washington, eruttò, togliendo la vita a 57 persone, un numero da record. Una delle cronache più tragiche narra di un certo Harry R. Truman (non imparentato con l'ex presidente), che si rifiutò di evacuare la sua casa, preferendo invece negare testardamente i tanti segnali di pericolo.
 

Per evitare di commettere lo stesso errore di Harry R. Truman, il Signore ci ha donato la Sua Parola profetica. Negli ultimi giorni della vita del Salvatore sulla terra, i Suoi discepoli gli chiesero: "Quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell'età presente?" (Matteo 24:3). Gesù, allora, procedette ad elencare i segni che avrebbero preannunciato il Suo ritorno alla "fine dei tempi".
 
In base a questo ed altri versetti, vediamo che la Bibbia equipara la Seconda Venuta con la fine del mondo. Inoltre, "quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli... tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri" (25:31, 32). Questo versetto descrive il giudizio finale (vv. 33–46). Il ritorno di Cristo è il giorno più significativo per tutta la razza umana, perché rivela il destino ultimo di ogni persona, svelando chi riceverà la vita eterna e chi riceverà la morte eterna.
 
Dio ha rivelato i segni particolari che conducono a quel giorno, perché ci vuole preparati per quel grande evento. Conoscerete probabilmente i segni di "guerre e di rumori di guerre" (24:6), "…carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi" (v.7), che tutti abbiamo visto aumentare, non solo nella nostra vita, ma con ancora maggiore intensità, negli ultimi due anni. Cristo li ha identificati come "l'inizio delle doglie di parto" (v.8).  Ma la Scrittura menziona tanti altri segni, che stiamo per analizzare.
Eccovi sette segni del tempo della fine che ci aiutano a prepararci per il giorno più importante della nostra vita e di tutta la storia umana.
 
1: L’ERA DELLA TECNOLOGIA
 
Vi rendete conto che la radio, la televisione, i computer e Internet sono stati tutti realizzati solo nel 20° secolo? In un solo secolo e mezzo siamo passati dall'invenzione del telefono all'83% della popolazione mondiale che ha uno smartphone nella mano.
 
Oppure prendete, ad esempio, il settore dei viaggi. Per seimila anni, il mezzo di trasporto pubblico più veloce è stato il cavallo. Oggi i viaggiatori possono fare il giro del mondo in pochissimi giorni. In pochi decenni, il mondo ha visto l'invenzione della ferrovia commerciale, dell'automobile prodotta in serie e degli aerei commerciali. I privati ​​cittadini sono addirittura volati nello spazio!
 
E qui non si tratta soltanto di benessere fisico; le varie informazioni sono facilmente accessibili ed a portata di mano. "Google" è un verbo nel dizionario. L'alba della tecnologia ha portato il consumatore ad ottenere ciò che voleva quando lo voleva; ha reso normale la gratificazione immediata. E non mostra l’intenzione di fermarsi. Ora la gente sta affondando i buchi neri della realtà virtuale, dell'intelligenza artificiale e delle criptovalute. Ma siete voi che utilizzate la tecnologia, oppure è la tecnologia che sta utilizzando voi? Possiamo vedere in questo segno un indizio della descrizione che Paolo fa degli uomini che vivranno in questi giorni: “uomini… intemperanti” (2 Timoteo 3:2,3), dominati “da varie passioni" (v.6)?
Eppure, circa 2.500 anni fa, la Bibbia ha predetto che tutto questo sarebbe accaduto: "Molti andranno avanti e indietro e la conoscenza aumenterà" durante il "tempo della fine" (Daniele 12:4).
 
2: IL VANGELO A TUTTO IL MONDO
 
Nel 2014, in quello che ritengo sia stato un eccezionale miracolo di Dio, Amazing Facts è diventato uno dei pochi, se non l’unico dei ministeri cristiani ai quali è stato concesso il permesso di tenere una completa serie evangelistica pubblica in Cina,  fin dal 1949 quando i missionari furono espulsi. Con 1,4 miliardi di persone, il paese comunista ha la popolazione più numerosa del mondo. Alla fine dei nostri incontri, centinaia di persone sono state battezzate alla gloria di Dio e i DVD degli incontri hanno cominciato a proliferare in giro per tutto il Paese.
 
E non è solo Amazing Facts; ovunque i ministeri missionari hanno assunto il grande incarico di andare "per tutto il mondo" e di predicare “l'evangelo ad ogni creatura" (Marco 16:15). È interessante notare che questo segno della fine è stato condizionato da un altro: l'ascesa della tecnologia. Ci sono quelli, il cui unico modo di conoscere il Vangelo è attraverso un sito web. I satelliti possono ora trasmettere la luce delle verità di Dio fin nelle singole case. Tramite Internet, la televisione, il satellite, la radio,la stampa e il passaparola, il messaggio raggiunge ogni angolo del globo.
 
Questo è, in realtà, il segno che innesca la Seconda Venuta. La Bibbia ci dice che quando ogni persona vivente avrà avuto l'opportunità di ascoltare il vangelo, quando "questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo ...allora verrà la fine" (Matteo 24:14). Notate questa importante distinzione: Cristo verrà quando a tutti nel mondo sarà stato presentato l’Evangelo, non quando tutti lo avranno accettato. La risposta al Vangelo, indipendentemente se per accettarlo o per opporvisi, è determinata dal libero arbitrio del singolo individuo.
 
3: LA CRISI AMBIENTALE
 
Il 13 maggio 2021, si è formato l'iceberg più grande del mondo, quando si è staccato dalla piattaforma glaciale Ronne, in Antartide. L'A-76, come è stato chiamato, è di ben 4.325 km quadrati.
 
Senz’altro la Terra sta cambiando. Mentre la scienza attribuisce la crisi ambientale a fattori quali il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità o l'inquinamento, la Bibbia spiega la radice del problema come un altro segno della fine: nella sua visione del giudizio finale, il profeta Isaia scrisse: "La terra è profanata sotto i suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno cambiato lo statuto, hanno infranto il patto eterno. Perciò una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti sono desolati" (Isaia 24:5, 6). Inoltre, nella sua visione della fine dei tempi, l'apostolo Giovanni sentì proclamare dal cielo che Dio avrebbe distrutto "quelli che distruggono la terra” (Apocalisse 11:18). La terra sta crollando perché l'umanità ha costantemente infranto la legge di Dio. Potrebbe arrivare il giorno in cui il diavolo distorcerà questo ragionamento per convincere la maggior parte del mondo a seguire una legge di Dio contraffatta.
 
Nel 2015 papa Francesco ha pubblicato la sua seconda enciclica, intitolata “Laudato si'”, ampiamente considerata come l'opera del pontefice che tratta di protezione dell'ambiente. Questo tema, infatti, è stato definito come la “pietra angolare del suo pontificato”. Francesco è stato determinante nel trasformare il cambiamento climatico in un movimento globale, e gran parte dei suoi sforzi sono volti ad unire la Chiesa e lo Stato sotto la sua bandiera. In nessun’altra epoca nella storia della Terra, una Chiesa è stata così appassionata di ambientalismo.
Sebbene non ci sia data la licenza di trattare il nostro pianeta come spazzatura, c'è il pericolo di scegliere l'ambientalismo come proprio vangelo. Il fatto è che non possiamo salvare il mondo con pannelli solari, turbine eoliche o auto ibride. "Il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse" (2 Pietro 3:10). È Cristo che salverà il mondo. Infine, il Salvatore creerà «nuovi cieli e nuova terra» (Isaia 65:17), riportando la terra alla perfezione.
 
4: NEGAZIONE DELLA SECONDA VENUTA
 
Parlando della Seconda Venuta, l'apostolo Paolo affermò: "Poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. Quando infatti diranno: «Pace e sicurezza», allora una subitanea rovina cadrà loro addosso" (1 Tessalonicesi 5:3). Sapete cosa impedisce il ritorno di Cristo? Il momento, in cui si bramano "pace e sicurezza", in cui si amano agio e comodità a spese della verità - è allora che il ritorno di Cristo diventa un fastidio, un qualcosa da evitare o addirittura sarà considerato un sogno irrealizzabile. Le persone non vogliono sentirne parlare perché amano il modo in cui stanno le cose; non vogliono che le cose cambino.
 
Prendete la pandemia di COVID-19. Praticamente dall'oggi al domani, il mondo intero è stato contagiato; il nostro modo di vivere è cambiato radicalmente. Gli studiosi delle profezie bibliche lo identificarono facilmente come un segno della fine, una delle “pestilenze” (Matteo 24:7). Ma quanti non vedevano l'ora che si riaprissero i bar e le discoteche? Quanti hanno passato le loro ore senza lavoro a guardare il loro programma televisivo preferito? Quanti erano ansiosi di tornare alle loro comodità piuttosto che reagire all'allarme suonante? Così facendo, fanno della Seconda Venuta solo una favola. Il diavolo ha modi e più per distrarci con la monotonia della vita quotidiana. Stai cadendo nelle sue tentazioni?
 
5: FALSI CRISTI

Avete notato che uno dei motivi per cui le persone negano così prontamente la Seconda Venuta, è la crescente quantità di falsi allarmi negli ultimi anni? Diversi ministri famosi hanno fissato delle date specifiche per il ritorno di Cristo solo per sensazionalismo, minando la fede di migliaia di persone. Ci sono così tante persone che hanno affermato di essere Gesù che Wikipedia ne ha perfino compilato una pagina! Questo ha anche un senso più ampio. Quante religioni sono sorte, in conflitto con il Cristianesimo, professando le loro proprie dottrine come via per la salvezza? Alcune fonti affermano che oggi esistono più di 4.000 religioni. Tra queste ci sono la Wicca, un tipo di stregoneria fondata nel 1954, e la New Age, un movimento intriso di misticismo, nato negli anni '70.
Quando Gesù ha avvertito i suoi discepoli riguardo i segni dei tempi, ha menzionato questo specifico inganno più di ogni altro:
• Fate attenzione che nessuno vi inganni. Perché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo” e molti saranno ingannati (vv. 4, 5);
• E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti (v. 11);
• Allora se qualcuno vi dice: "Ecco, il Cristo è qui", oppure "È là", non gli credete. Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti (vv. 23, 24).
Pensate che questo possa essere stato un segno importante per Gesù?
Il nostro Signore sapeva anche dell'ultimo falso Cristo che si manifesterà negli ultimi giorni: l'Anticristo. L'apostolo Giovanni disse: "Fanciulli, è l'ultima ora. E, come avete udito, l'anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che è l'ultima ora" (1 Giovanni 2:18). Paolo aggiunse: “Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio” (2 Tessalonicesi 2:3, 4). Il “Giorno” a cui ci si riferisce è “il giorno del Signore”, la Seconda Venuta. L'Anticristo in realtà ingannerà le persone facendo loro credere di essere il Dio della Bibbia, "il solo vero Dio" (Giovanni 17:3). Infatti, la Scrittura ci dice che "Satana stesso si trasforma in angelo di luce" (2 Corinzi 11:14). Sebbene ci siano molti falsi cristi e falsi profeti anche in altre religioni, è in particolare nel cristianesimo contraffatto che esso diventerà centrale negli ultimi tempi.

6: AUMENTO DEL SOPRANNATURALE
 
Un altro segno dei tempi è l'opera specifica, di quei falsi cristi e di questi falsi profeti. Abbiamo già appreso che “sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti" (Matteo 24:24). "Segni e prodigi" è un altro nome per i miracoli,  eventi inspiegabili al di fuori delle leggi della natura.
La Bibbia ci insegna alcuni fatti significativi sui miracoli. Quando Dio stava per liberare il suo popolo dalla schiavitù, disse a Mosè e ad Aaronne: "Io... moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto" (Esodo 7:3). Dio predisse che il sovrano d'Egitto, il Faraone, li avrebbe sfidati: "Fate un prodigio" (v. 9). Tutto è successo proprio come aveva detto Dio. Quando il Faraone sfidò Mosè e Aaronne, il miracolo compiuto da Aaronne, con il potere di Dio, fu di gettare “il suo bastone davanti al Faraone e davanti ai suoi servitori, ed esso diventò un serpente" (v. 10). Subito dopo, tuttavia, il faraone ordinò ai “saggi e agli stregoni”, noti come “i maghi d'Egitto”, di imitare il miracolo di Aaronne; e “i maghi d'Egitto con le loro arti occulte fecero anch'essi la stessa cosa" (v. 11).
 
Vedete, i miracoli non provengono sempre da Dio, possono anche essere contraffazioni di Satana. E nonostante i maghi del Faraone non siano presenti oggi, i loro equivalenti sì. Ci sono sensitivi, medium e yogi. Ci sono investigatori del paranormale, ufologi e guaritori spirituali. Ci sono seguaci di Wicca e New Age, persino streghe "cristiane"! La stregoneria è oggi un'industria multimiliardaria. Possono avere etichette diverse a seconda delle persone con cui entrano in contatto - fantasmi, alieni, reincarnazioni o persino professarsi angeli - ma la Bibbia rivela l'unica fonte di questi tipi di segni e prodigi: "Essi infatti sono spiriti di demoni che fanno prodigi" (Apocalisse 16:14). Avete letto bene: le manifestazioni soprannaturali che accompagnano i falsi cristi e i falsi profeti degli ultimi giorni sono demoni. In effetti, il falso profeta della fine dei tempi è noto anche come la bestia (19:20), che convince il mondo intero, con i suoi segni e prodigi, a perseguitare tutti coloro che adorano Dio (13:13-15).
 
7: MANCANZA D’AMORE

Gesù predisse: "Perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà" (Matteo 24:12). E Paolo avvertì: "Negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno amanti di se stessi, ...amanti dei piaceri invece che amanti di Dio" (2 Timoteo 3: 1, 2, 4).
Forse questo segno dei tempi, più di ogni altro, è diventato chiaro per i Cristiani di questa generazione. Tra il 1870 e il 1970, il tasso di divorzi in Nord America è quadruplicato. Dalla cultura del boicottaggio ai crimini d'odio, la società di oggi ha messo in chiaro che sta promuovendo la divisione, il disprezzo e il permissivismo. Ci sono dei Cristiani professanti che credono che i social media diano loro la licenza di bullizzare, di fare pettegolezzi e di sminuire. Sicuramente è facile amare qualcuno che ricambia il tuo amore, ma cosa si può dire di coloro che non ti trattano bene, che non sono poi così simpatici o rispetto ai quali hai opinioni diverse?
Il vero amore si sta dissolvendo sul serio - e le cose stanno peggiorando. Come è stato già detto, la Bibbia predice una terribile persecuzione contro il popolo di Dio: "affinché l'immagine della bestia parlasse, e di far sì che tutti coloro che non adoravano l'immagine della bestia fossero uccisi" (Apocalisse 13:15). In effetti, questo odio estremo non farà che intensificarsi fino a quando la Seconda Venuta non gli porrà fine. Gesù disse: "Anzi l'ora viene che chiunque vi ucciderà penserà di rendere un servizio a Dio" (Giovanni 16:2).

SIETE PRONTI?
 
Guardate questi sette segni. Insieme, dipingono un ritratto straordinariamente accurato della situazione del mondo attuale. In modo affascinante, rivelano anche la battaglia che Satana sta conducendo contro Cristo. Si noti che gran parte di ciò che i segni evidenziano sono le menzogne e le distrazioni. Il diavolo sta organizzando una travolgente offensiva per distogliere i cuori delle persone dal loro Creatore. Ma mentre gli stratagemmi del diavolo procedono da ogni direzione, si noti che c'è un segno che non cambia mai e non fallisce mai. È la retta e dritta via di Dio verso la salvezza; questo è il Vangelo per il mondo.
 
Quindi, la vera domanda non è se la Seconda Venuta sia vicina, ma: accetterai la verità dell’Evangelo nel breve tempo che ci separa dal ritorno di Cristo? Il modo in cui una persona risponde a questi segni dei tempi indica anche l’esito che avrà nel giudizio finale. Il Salvatore ti incarica: "Perciò anche voi siate pronti, perché nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà" (Matteo 24:44). L’esatto "giorno ed ora" (v. 36) del ritorno di Cristo ci è nascosto, ma questi segni ci lasciano senza scusanti. Non ripetiamo l'errore di Harry R. Truman.
 
Cristo disse: "Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto" (Apocalisse 22:12). "Ecco, io vengo presto" (vv. 7-20) — Lo ripeté tre volte nell'ultimo capitolo dell'ultimo libro della Bibbia. Pensi che i segni della Sua venuta possano essere importanti? Attraverso questi segni, Egli ci sta dicendo: "Fai attenzione!"
 
In quell'ultimo giorno, Cristo avrà già stabilito la Sua ricompensa per te, la vita eterna o la morte eterna. Il tempo per scegliere quella ricompensa è ora: "Ecco ora il giorno della salvezza" ( 2 Corinzi 6:2); "è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora più vicina di quando credemmo" (Romani 13:11). Ecco perché Dio ci ha dato questi segni, in modo da essere pronti, da poter scegliere chiaramente tra la salvezza e la distruzione. Ora è il momento di esaminare te stesso onestamente. Sei pronto ad incontrare il tuo Salvatore? Gli hai dato l’opportunità di entrare e di scrivere la Sua legge nel tuo cuore? Se dovesse venire domani, lo vorresti davvero? Se la risposta ad una di queste domande è “no”, ti esorto a fare di questo brano la tua preghiera quotidiana: "Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna" (Salmi 139:23, 24).
 
Io voglio far parte del rimanente di Dio degli ultimi giorni; voglio proclamare il Vangelo eterno fino ai confini della Terra e annunciare quel grande e tremendo giorno del Signore. E tu?

Fonte: ​https://www.amazingfacts.org/news-and-features/inside-report/magazine/id/27600/t/seven-signs-of-jesus--soon-return


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Come devo onorare il Sabato?

11/10/2022

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Il quarto comandamento dice: "Ricordati del giorno di Sabato per santificarlo." (Esodo 20:8). Dopo aver riconosciuto il Sabato, la successiva domanda logica è: "Come lo santifico?"
 
 
Siate semplici
 
Su quanti dei dieci comandamenti hai avuto modo di discutere con i tuoi amici? Probabilmente non tanti! Dio è piuttosto chiaro. Allora perché abbiamo reso il quarto comandamento così complicato?
 
 
Per migliaia di anni, l'uomo interpretava il Sabato a modo suo. Quando Gesù cominciò il Suo ministero, i Farisei avevano centinaia di regolamenti riguardanti il Sabato, così come anche centinaia di scappatoie per raggirarli. Erano così legati alle loro tradizioni culturali che, quando Dio arrivò in mezzo a loro, insegnando e facendo i miracoli, negarono la Sua divinità in quanto non rispettava ciò che dettavano le loro tradizioni culturali. E noi? Siamo legati alle tradizioni culturali?
 
 
Principi di studio della Bibbia
 
Per imparare ciò che dice Dio su di un argomento, dobbiamo cercare di mettere da parte tutto ciò che abbiamo appreso precedentemente su quell'argomento. Per quelli di noi che sono cresciuti come cristiani, è difficile da fare! Ma avviciniamoci a Dio con il cuore aperto e chiediamoGli di guidarci.
 
Due principi generali governano lo studio di qualsiasi argomento biblico:
 
1. Se cerchi sinceramente la volontà di Dio, la troverai. Lascia che la tua preghiera sia come quella di Davide: “Manda la tua luce e la tua verità, lascia che mi guidino; mi conducano al tuo monte santo, al luogo dove tu abiti” (Salmi 43:3), e Dio manterrà fede alla sua promessa: “Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati” (Matteo 5:6).
 
2. Qualunque cosa tu faccia, deve scaturire dalla tua relazione di fede con Gesù. “Tutto ciò che non viene da fede è peccato” (Romani 14:23). In qualsiasi aspetto della nostra vita, il problema è l'atteggiamento, sia esso di sottomissione che di ribellione contro l'autorità di Dio. Le nostre scelte devono essere il risultato della nostra umile richiesta della guida di Dio. Se c'è qualche segno di ribellione, riluttanza o risentimento nel nostro atteggiamento, Dio non si compiace delle nostre azioni e sicuramente non riceveremo alcun merito da esse. Potremmo fare la cosa "giusta" ma avere l'atteggiamento sbagliato al riguardo. Questo approccio è comunque sbagliato agli occhi di Dio. Allo stesso modo, potremmo fare la cosa "sbagliata", ma avere l'atteggiamento giusto ed essere benedetti da Dio. “Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola di condotta in pieno accordo” (Filippesi 3:16). A cosa serve chiedere la guida di Dio per poi rifiutarsi di seguirla?
 
 
Come onorare il Sabato?
 
Il Sabato viene menzionato molte volte sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Ma da uno studio approfondito di ogni riferimento, possiamo  trovare solo alcuni dettagli su cosa fare o non fare di Sabato, tutti riferiti ad una cultura molto diversa dalla nostra. La mancanza di istruzioni esplicite da parte di Dio può essere frustrante. Come facciamo a sapere se rispettiamo il Sabato nel modo "giusto"? Dobbiamo usare il nostro intelletto, guidato dalla Sua Parola e dal nostro rapporto con Lui, per determinare i principi alla base delle Sue istruzioni.
 
In realtà l'unica istruzione scritta "nero su bianco" sul Sabato è di non fare alcun lavoro. «Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte» (Esodo 20:9,10). Dio ha chiarito che l'intera famiglia dovrebbe avere l'opportunità di essere rigenerata da un riposo Sabbatico.
 
 
Molti si chiedono allora, e giustamente, cosa si intende per lavoro? Oltre ovviamente ad andare sul tuo posto di lavoro e cercare di guadagnarti da vivere; che dire del lavorare in giardino? dei lavori domestici? della preparazione dei pasti? del fare sforzi fisici, come il trekking, il nuoto o l'arrampicata su roccia? La risposta a queste domande è meno chiara, ma i principi sembrano essere:
 
  •  Il Sabato deve essere una “cessazione dell’attività precedente”, un'opportunità per riposarsi dalle normali attività quotidiane.
 
 
  •  Il Sabato è un'opportunità per riposarti dalle tue occupazioni materiali, dimostrando la tua fiducia nel fatto che Dio benedirà i tuoi sforzi nei precedenti sei giorni e provvederà ai tuoi bisogni materiali.
 
 
Sebbene le Scritture non lo sostengano con tanti versetti, alcuni sono benedetti nell’utilizzare il venerdì per prepararsi al Sabato: pulendo casa, facendo la spesa, persino preparando alcuni pasti in anticipo. In questo modo, quando inizia il Sabato, tutte le faccende domestiche sono state già fatte e possono tirare un respiro di sollievo e concedersi completamente un giorno di riposo. D'altro canto, porsi questo come obiettivo obbligatorio può rendere il venerdì così pieno di impegni da farlo diventare un peso! A volte un atto di fede si manifesta lasciando che alcune di queste cose aspettino fino alla domenica.
 
 
Vale la pena notare che Dio non si è riposato alla fine della creazione perché era stanco. Isaia ci dice: “il Creatore dei confini della terra, non si affatica e non si stanca, la sua intelligenza è imperscrutabile” (Isaia 40:28). Una trappola in cui cadono molti seguaci del Sabato ben intenzionati è quella di lavorare troppo per tutta la settimana e poi crollare sfiniti nel pomeriggio del Sabato! Forse trarremmo maggior beneficio dal Sabato se mantenessimo il pensiero sul riposo sabbatico per tutta la settimana, al fine di ottenere un adeguato riposo ogni giorno in modo tale da poter godere meglio dei benefici della comunione con il nostro Creatore e con i fratelli di fede nel settimo giorno. Questo stile di vita col riposo sabbatico dimostra anche la nostra fiducia nella capacità di Dio di provvedere ai nostri bisogni materiali.
 
 
In Levitico 23:3, Dio disse agli Israeliti che il Sabato era un giorno "di santa convocazione". Sia Gesù (Luca 4:16) che gli apostoli (Atti 13:13, 14; 13:42-44; 16:13; 17:2; 18:4) avevano l'abitudine di andare in sinagoga o di adorare insieme il Sabato. La Chiesa è un'opportunità per adorare Dio in un luogo destinato al culto, per conoscerLo meglio attraverso lo studio della Sua Parola e per ricevere incoraggiamento da una comunità di fratelli credenti. Paolo esortava: “… non abbandonando il radunarsi assieme come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno” (Ebrei 10:24-25).
 
Come i Farisei, alcuni hanno creato degli elenchi moderni di cose da fare e da non fare il Sabato. E siamo sinceri: una lista sembra molto allettante perché poi non dobbiamo pensarci più! Non solo, ma più rigorosa è la mia lista, più mi sento moralista quando la paragono alla tua. Inoltre, si è tentati di trarre conclusioni sull’osservanza del Sabato e dire: "Questo è il modo in cui lo farò per sempre". Ed ancora una volta, non devo pensarci più. Ma Dio ci ha dato la capacità di pensare e ragionare, e dovremmo farlo sempre, sforzandoci di imparare di più dalla Sua volontà.
 
Quando si tratta dell'osservanza del Sabato, fai ciò che Dio ti dice di fare. Cerca una relazione personale con Lui e fai attenzione a non cadere inconsapevolmente nell'abitudine e nelle tradizioni culturali.
 
 
Un ultimo aspetto sull’osservanza del Sabato: poiché le istruzioni bibliche su come onorare il Sabato sono un po' "sfocate", la comprensione del tuo prossimo potrebbe essere diversa dalla tua. Scommetto che non vuoi sforzarti di comprendere la sua interpretazione. “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti” (Matteo 7:12). Ama il tuo prossimo, incoraggialo nel suo cammino con il nostro Creatore e confida nel fatto che Dio parli al suo cuore come parla al tuo.
 
 
- Emily Thomsen
Fonte:https://www.sabbathtruth.com/



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Le benedizioni del Sabato

10/7/2022

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Poiché la legge è spirituale, non si può sfuggire al fatto che il santo Sabato sia un'istituzione spirituale. Era un giorno di "santa convocazione" (Levitico 23:3). La gioia che caratterizzava questo giorno è espressa da Davide nel Salmo 42:4; “Ricordando queste cose, dentro di me, do libero sfogo all'anima mia, perché solevo andare con la folla, guidandola alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa.”
Il fatto che il Sabato doveva essere dedicato interamente al Signore, e che doveva essere vissuto come un giorno di gioia e di lode, dimostra come le disposizioni contenute nel quarto comandamento hanno contribuito maggiormente a rendere l'uomo spirituale, rispetto a qualsiasi altro dei comandamenti del decalogo. Per sottrarre all'uomo i benefici spirituali del Sabato, il nemico ha sempre cercato di indurre l'uomo a profanare il giorno del Sabato. “Che cos’è questo male che fate profanando il giorno del Sabato?" (Neemia 13:17). Profanare il giorno di Sabato era, agli occhi del Signore, una cosa malvagia.
L’idea che il Sabato sia un'istituzione spirituale viene perfettamente espressa in Isaia 58:13,14: “Se tu trattieni il piede dal violare il Sabato, dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il Sabato delizia, il giorno santo dell'Eterno, degno di onore, se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi, allora troverai il tuo diletto nell'Eterno." Il Sabato doveva essere sempre un momento di rigenerazione, in cui gli uomini erano in un stato particolare per trovare la delizia nel Signore.
Un versetto contenuto nel Libro degli Atti spiega i benefici spirituali che il Signore intendeva che il Sabato potesse portare a coloro che lo osservano in spirito: "Il giorno di Sabato andammo fuori città lungo il fiume, dove era il luogo ordinario della preghiera; e, una volta seduti, parlavamo alle donne che erano là radunate” (Atti 16:13).
Possiamo dedurre da questa affermazione che, come ai tempi dell'Antico Testamento, così anche all’epoca dell'apostolo Paolo, il Sabato era un giorno di riunione per la preghiera e l'adorazione. A sostegno di questo pensiero, leggiamo che “I Gentili chiesero ai Giudei, usciti dalla Sinagoga, che il Sabato seguente fossero loro proposte le stesse cose.” Paolo accettò, "e il Sabato successivo quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio." (Atti 13:42-44). Ne deriva dunque che al tempo degli apostoli, il Sabato era considerato come il giorno per riunirsi "per ascoltare la parola di Dio.”
Il Sabato è il giorno stabilito dal Signore per mettere da parte tutti i pensieri e le attività di natura mondana e per riunirsi ad ascoltare la Parola di Dio. Così, quando Paolo disse: "La legge è spirituale", incluse l'istituzione del Sabato, che doveva essere dedicata esclusivamente alle cose spirituali. Ci poniamo dunque la seguente domanda: Quell’incontro, in cui quasi tutta la città si riuniva per ascoltare la Parola di Dio, aveva forse un "valore intrinseco” per le persone presenti? Qui ritroviamo - e non c’è ombra di dubbio - che fu fatto lo stesso uso del Sabato ai tempi del Nuovo Testamento come lo era, precedentemente all’epoca degli antichi profeti. I riferimenti del Nuovo Testamento sono chiari e semplici come quelli che abbiamo citato dall'Antico. L'istituzione e il suo scopo continuarono. In realtà non era il riposo del Sabato, bensì l’insieme delle regole create dall'uomo su come doveva essere rispettato, il vero giogo della schiavitù.
Per coloro che non sono informati, certe accuse al giorno del Sabato tendono a generare sentimenti di disprezzo e noncuranza, e questo è proprio ciò che Satana desidera. Ma è la volontà del Signore che noi chiamiamo il Sabato una delizia. La parola “delizia", come viene usata in questo contesto, suggerisce qualcosa che porta gioia spirituale e felicità. Stando così le cose, quanto deve dispiacere al Signore sentire che il giorno del Sabato venga sminuito, criticato e respinto!


​Tratto da “La legge e il Sabato”, di Allen Walker, p.57,58
https://www.sabbathtruth.com/

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La chiesa cattolica ammette di aver fatto il cambiamento.

9/15/2022

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 Il Sabato è stato cambiato dal settimo giorno della settimana al primo? Beh, sì e no. Occupiamoci prima dei “no".
Dio, “presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento" (Giacomo 1:17), non cambia (Malachia 3:6). Gli Israeliti ricevettero due leggi da Mosè: la legge di Mosè, quella delle ordinanze e delle cerimonie; e la Legge di Dio, racchiusa nei Dieci Comandamenti, che è un'espressione del carattere di Dio. Se Dio non cambia, non cambierà nemmeno la Sua Legge. "Io non violerò il mio patto, e non muterò le parole che sono uscite dalla mia bocca”. (Salmo 89:34). “Ho compreso che tutto ciò che Dio fa è per sempre; non vi si può aggiungere nulla e non vi si può togliere nulla" (Ecclesiaste 3:14). "Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi comandamenti sono fermi. Essi sono stabili in eterno per sempre, fatti con verità e rettitudine" (Salmo 111:7, 8).
Dio diede la Sua Legge agli Israeliti sul monte Sinai. Tra tuoni e fulmini, una spessa nuvola coprì la montagna e si udì un fortissimo suono di tromba. Il fumo riecheggiava come da una fornace e tutta la montagna tremava mentre il suono della tromba diventava sempre più forte. Mosè condusse il popolo fuori dall'accampamento per farlo incontrare con Dio, e tutti tremavano. Allora Dio parlò. (Esodo 19:16-19, 20:1). Se questa Legge dovesse essere cambiata, sarebbe ragionevole aspettarsi che Dio stesso l’annunci, dandone spiegazioni per la sua modifica, con tanto di cerimoniale. Tuttavia non c'è alcuna indicazione nelle Sacre Scritture di tale annuncio.

E per quanto riguarda il Nuovo Testamento?
Nel Nuovo Testamento, il settimo giorno della settimana è chiamato Sabato; è menzionato 58 volte. Il primo giorno della settimana è menzionato otto volte. È semplicemente chiamato il primo giorno della settimana, ed è sempre differenziato dal Sabato. Questo di per sé è la prova della continua validità del Sabato quale settimo giorno.
Gli evangelisti riportano di Gesù e gli apostoli che vanno alla sinagoga di Sabato come loro "consuetudine" (Luca 4:16 ). Gesù disse: "Ho osservato i comandamenti del Padre mio" (Giovanni 15:10). Le donne che andarono ad ungere il Suo corpo dopo la Sua morte "riposarono di Sabato secondo il comandamento" (Luca 23:56). Quasi tutti gli episodi riportati nelle predicazioni degli apostoli si sono verificati nel settimo giorno del Sabato. Di tutte le accuse che gli Ebrei mossero agli apostoli, mai una volta li accusarono di infrangere il Sabato.
Alcuni insegnano che dopo la morte e la risurrezione di Cristo, la legge dell'Antico Testamento fu abolita e un nuovo patto prese il suo posto. Ma Gesù stesso disse: "Non pensiate che io sia venuto ad abrogare la Legge o i Profeti. Non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. Perché in verità vi dico, finché il cielo e la terra, non passeranno, neppure una sola parola o un solo titolo della legge passerà prima che tutto sia compiuto" (Matteo 5:17, 18). La legge di Mosè, che prefigurava il sacrificio di Cristo, è stata effettivamente resa irrilevante, ma Paolo sostiene che la Legge di Dio deve essere osservata, anche se ora viviamo sotto la grazia. “Annulliamo noi dunque la legge per mezzo della fede? Così non sia; anzi, stabiliamo la legge" (Romani 3:31).
 
Come è successo…
Eppure, per quasi 2000 anni, milioni di cristiani hanno osservato il culto domenicale. Per cui il Sabato è passato dal settimo al primo giorno della settimana? Prendiamo in considerazione i "sì" ora.
 "Il Figlio dell'Uomo è Signore anche del Sabato" (Luca 6:5). Qui Gesù ha rivendicato la Sua pretesa e ha proibito a chiunque di interferire con il Sabato. Eppure sapeva che ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe rivendicato il potere di cambiare la Legge di Dio. Attraverso Daniele mise in guardia della presenza di un tale uomo. Descrivendo “la forza del piccolo corno " (Daniele 7:8), Daniele dice: "Egli parlerà contro l'Altissimo e perseguiterà i suoi santi e cercherà di modificare i tempi e le leggi" (Daniele 7:25). Paolo fece una simile previsione: "Non permettete che nessuno vi inganni in alcun modo, perché quel giorno non arriverà se prima non sia venuta l’apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione. L’avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio, o è oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mettendo in mostra sé stesso e proclamando di essere Dio." (2 Tessalonicesi 2:3, 4, 7). Paolo avvertì che questo sacrilegio era già in atto, e che non sarebbe venuto da un'influenza esterna, bensì dall’interno della stessa chiesa (2 Tessalonicesi 2:7, Atti 20:28-30). Come era prevedibile, non molto tempo dopo Paolo, l'apostasia apparve nella chiesa.
Circa 100 anni prima del cristianesimo, gli egiziani, cultori del Dio Mitra, introdussero nell' impero romano la festa della domenica, dedicata all'adorazione del sole. Successivamente, mentre il cristianesimo si stava sviluppando, i capi della chiesa desideravano aumentare il numero di fedeli nella chiesa. Per cui, al fine di rendere il vangelo più attraente per i non cristiani, si incorporarono le usanze pagane nelle cerimonie della chiesa. L'usanza del culto domenicale fu accolta con favore dai cristiani desiderosi di distinguersi dagli ebrei, perché li detestavano a causa del loro rifiuto del Salvatore. Il primo giorno della settimana incominciò ad essere dunque riconosciuto come una festa sia religiosa che civile. Alla fine del II secolo, i cristiani consideravano peccato lavorare la domenica.
Costantino, l’imperatore romano, ex seguace del culto del dio sole, si convertì al cristianesimo, anche se le sue successive azioni rivelano che la "conversione" fu dettata più da una mossa politica che da un cambiamento interiore del cuore. Costantino si nominò vescovo della Chiesa cattolica e promulgò la prima legge civile riguardante l'osservanza della domenica nel 321 d.C.
Nel giorno venerabile del sole il magistrato e la gente che risiede in città riposano e lasciano chiuse tutte le botteghe. Nella campagna tuttavia, le persone impegnate nel lavoro agricolo possono liberamente e legittimamente continuare le loro attività; poiché spesso accade che un altro giorno non sia così adatto per la coltivazione di grano o dei vigneti; per paura di trascurare il momento buono per tali attività, la magnificenza del cielo dovrebbe essere messa da parte. - Storia della Chiesa cristiana di Schaff, vol. III, cap. 75.
Si noti che la legge di Costantino non menzionava nemmeno il Sabato, ma si riferiva al giorno di riposo obbligatorio come "il venerabile giorno del sole." E quanto lui fosse generoso nel permettere alla gente di osservarlo come era più conveniente. Questo contrasta con il comando di Dio di osservare il Sabato "anche durante la stagione dell'aratura e del raccolto" (Esodo 34:21). Forse anche i capi della chiesa notarono questa eccessiva indulgenza, poiché solo quattro anni più tardi, nel 325 d.C. Papa Silvestro nominò ufficialmente la domenica "il giorno del Signore", e nel 338 d. C. Eusebio, vescovo di corte di Costantino, scrisse: “Tutto ciò che si era in dovere di fare il Sabato (il settimo giorno della settimana) noi (Costantino, Eusebio e altri vescovi) l’abbiamo trasferito al Giorno del Signore (il primo giorno della settimana) poiché ritenuto più adatto ad esso."
 Invece di condurre vite umili di sacrificio guidate dagli apostoli, i capi della chiesa ora si elevarono al posto di Dio. "Questo è lo spirito dell'anticristo, che come avete sentito, deve venire e ora è già nel mondo" (1 Giovanni 4:3).

Il Catechismo
Richiamate alla memoria la cerimonia con la quale Dio fece conoscere la Sua Legge, contenente la benedizione del Sabato quale settimo giorno della settimana, secondo la quale tutta l'umanità deve essere giudicata. Questo contrasta enormemente con una sorta di anticlimax inatteso e inosservato, con cui la chiesa ha gradualmente adottato la domenica per ordine di imperatori "cristiani" e di vescovi romani. E questi ammettono liberamente di aver apportato il cambiamento dal Sabato alla Domenica.

Nella Catechesi della Conversione della Dottrina Cattolica si legge:
D. Qual è il giorno il giorno del riposo?
R. Sabato è il giorno del riposo
 
D. Perché osserviamo la Domenica invece che il Sabato?
R. Osserviamo la Domenica invece del Sabato perché la Chiesa Cattolica, nel Concilio di Laodicea, (336 d.C.) ha trasferito la solennità del giorno del riposo dal Sabato alla Domenica
 
D. Perché la Chiesa cattolica ha sostituito la Domenica al Sabato?
R. La Chiesa ha sostituito la Domenica al Sabato, perché Cristo è risorto dalla morte di Domenica, e lo Spirito Santo è disceso sugli apostoli di Domenica.
 
D. Con quale autorità la Chiesa ha sostituito la Domenica al Sabato?
R. La Chiesa ha sostituito la Domenica al Sabato con la pienezza del potere divino che Gesù Cristo le ha conferito! Tratto da : -Rev. Peter Geiermann, C.SS.R., (1946), pag. 50

Nel Cattolico Cristiano Istruito,
D. La Chiesa [Cattolica] ha il potere di apportare modifiche ai comandamenti di Dio?
R. ... Al posto del settimo giorno, e di altre feste stabilite dalla vecchia legge, la chiesa ha stabilito le Domeniche e i giorni santi da destinare per la celebrazione di Dio; e ora noi dobbiamo rispettarli, come conseguenza del comandamento di Dio, in sostituzione all’antico Sabato.
Tratto da: -Il cristiano cattolico istruito nei sacramenti, sacrifici, cerimonie e osservanze della Chiesa, attraverso Domande e risposte, RT Rev. Dr. Challoner, p. 204.
 
In un Compendio della Dottrina Cristiana,
D. Come dimostri che la chiesa ha il potere di comandare feste e giorni santi?
R. Con l'atto stesso di modificare il Sabato in Domenica, cosa che i Protestanti acconsentono; per cui si contraddicono in maniera ingenua, in quanto osservano con rigore la Domenica, e al tempo stesso infrangono la maggior parte delle altre feste comandate dalla stessa chiesa.
D. Come lo dimostri?
R. Perché osservando la Domenica, essi da un lato riconoscono il potere della Chiesa di proclamare le festività, e di comandare sotto il peccato; ma non rispettando il resto delle feste imposte dalla stessa, essi rinnegano nuovamente, di fatto, lo stesso potere. Tratto da: -Rev. Henry Tuberville, D.D. (R.C.), (1833), pagina 58.
 
In una catechesi dottrinale,
D. Avete qualche altro modo di dimostrare che la Chiesa ha il potere di istituire di regola le festività?
R. Se non avesse tale potere, non avrebbe potuto fare ciò con cui tutte le persone religiose di oggi concordano. Non avrebbe potuto sostituire l'osservanza della Domenica, primo giorno della settimana, con la celebrazione del settimo giorno del Sabato, un cambiamento per il quale non esiste alcuna autorità nelle Scritture. Tratto da: -Rev. Stephen Keenan, (1851), pag. 174.
 
Nella Catechesi del Concilio di Trento,
La Chiesa di Dio ha pensato bene di spostare la celebrazione e l'osservanza del Sabato alla Domenica! -p 402, seconda edizione riveduta (inglese), 1937. (pubblicata per la prima volta nel 1566).
 
Nella Confessione di Augusta, Essi [i Cattolici] sostengono di aver cambiato l’osservanza del Sabato alla Domenica, il giorno del Signore, contrariamente a come appare nel decalogo ; non c'è nessun esempio di cui si siano vantati di più della modifica del giorno del Sabato. Grande è il potere e l'autorità della chiesa, dicono, poiché esentava dall’osservanza di uno dei dieci comandamenti. - Art. 28.
Dio ha avvertito che un potere blasfemo avrebbe "cercato di cambiare i tempi e le leggi", e la Chiesa Cattolica ammette apertamente di averlo fatto, e perfino se ne vanta. In un sermone al Concilio di Trento del 1562, l'arcivescovo di Reggia, Caspar del Fossa, affermò che l'intera autorità della Chiesa cattolica si basava sul fatto che hanno cambiato il Sabato con la Domenica. Questo non va a confermare le profezie di Daniele e Paolo?
"Per secoli milioni di cristiani si sono riuniti per celebrare Dio il primo giorno della settimana. Il Signore ha accettato benevolmente questo culto. Egli ha riversato le Sue benedizioni sul popolo cristiano mentre cercava di servirlo. Tuttavia, se si cerca nelle Scritture, si è costretti a riconoscere che la domenica non è un giorno nominato da Dio... Non trova alcun fondamento nelle Scritture, ma è sorto interamente come risultato di un’usanza", dice Frank H. Yost, Ph.D. in “The Early Christian Sabbath”.
 
Poniamoci nuovamente la domanda: il Sabato è stato cambiato dal settimo giorno della settimana al primo? La Bibbia è chiara: "E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò" (Genesi 2:3). "Perciò il Signore benedisse il giorno del Sabato e lo rese santo" (Esodo 20:11). Se Dio avesse voluto che un altro giorno diventasse il Sabato, avrebbe dovuto togliere la benedizione dal settimo giorno e metterla nel giorno che avrebbe dovuto sostituirlo. Ma quando Dio concede una benedizione, è per sempre. "...O Signore, ciò che benedici è benedetto per sempre" (1 Cronache 17:27). "Ho ricevuto l'ordine di benedire; Egli l'ha benedetto e non posso revocare la benedizione " (Numeri 23:20). Il tuo compleanno, quale ricordo della tua nascita, non può essere cambiato, anche se puoi celebrarlo in un giorno diverso. Né il Sabato, ricordo della creazione (Esodo 20:11), può essere cambiato, anche se alcuni possono celebrarlo in un giorno diverso.
 
Dio incaricò Mosè di costruire il santuario terreno, tutti i suoi arredi e l'arca secondo "il modello" che gli fu mostrato. (Esodo 25:9, 40) L'arca era chiamata "l'arca dell'alleanza" (Numeri 10:33, Deuteronomio 10:8, Ebrei 9:4), e "l'arca della testimonianza" (Esodo 25:22), perché in essa Mosè aveva posto le tavole di pietra sulle quali Dio aveva scritto la Sua Legge. (Esodo 25:16, 31:18) Giovanni, in Apocalisse 11:19, descrive la scena davanti a lui quando "il tempio di Dio fu aperto in Cielo." Giovanni vide l'arca dell'alleanza nel santuario celeste. Davide scrisse: “Per sempre, o Eterno la tua parola è stabile nei cieli" (Salmo 119:89). È lecito supporre che la Legge di Dio rimanga, contenuta dentro l’arca dell’alleanza nel santuario celeste.
 
Quando Dio dice: "Il settimo giorno è il Sabato del Signore vostro Dio" (Esodo 20:10), questo pone fine a tutte le controversie. Non possiamo cambiare la Parola di Dio per nostra convenienza. "Ma se vi pare cattiva cosa servire l’Eterno, scegliete oggi chi volete servire" (Giosuè 24:15).

Autore Emily Thomsen
​Fonte  www.sabbathtruth.com
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La parabola del ricco e Lazzaro

8/31/2022

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​Qui di seguito sono elencate 5 ragioni dalle quali si evince che la storia del ricco e di Lazzaro  non è da prendere in modo letterale.
1 E’ inclusa in una lista di parabole. Il dizionario Merriam Webster definisce la parabola come una breve storia fittizia che illustra un’attitudine morale o un principio religioso. La storia del ricco e Lazzaro è posta alla fine di una serie di parabole colme di illustrazioni simboliche non letterali (vedi Luca 15). Infatti, nella parabola della pecora smarrita, Gesù sicuramente non sta insegnando che i Suoi seguaci hanno 4 zampe o mangiano l’erba; è una metafora per un significato spirituale più profondo.

2. Contiene una conversazione impossibile. La parabola descrive il ricco nell’ Ades che parla direttamente a Lazzaro nel seno di Abramo. Le persone in cielo possono conversare con le persone all’inferno? A questo riguardo, le persone in cielo possono davvero guardare le persone bruciare all’inferno? Non secondo Gesù che descrive “un grande baratro” tra i salvati e i perduti (Luca 16:26)

3. Usa chiaramente un linguaggio figurato simbolico. Il ricco vuole che Abramo mandi Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito per rinfrescargli la lingua (versetto 24). Questo deve essere simbolico – perché non può succedere fisicamente. Quanta acqua può passare attraverso le fiamme e quale aiuto potrebbe portare a qualcuno che sta soffrendo nell’inferno?

4. Usa espressioni figurative. Le persone che muoiono con la fede in Cristo trovano riposo nel seno letterale di Abramo? Quanto grande è il seno di Abramo? Questa deve essere un’espressione figurativa, in quanto sappiamo che gli angeli raccoglieranno i santi alla seconda venuto di Cristo. (vedi Matteo 24:30,31)

5. Contraddirebbe il resto delle Scritture. Se questa storia fosse letterale, sarebbe difficile spiegare perchè la Bibbia dice “Poiché nella morte non c'è memoria di te”(Salmo 6:5). Infatti, coloro che sono morti, sono addormentati nella tomba in attesa della risurrezione. (1 Tessalonicesi 4:15-16). La Bibbia paragona la morte al sonno più di 50 volte. Vedi un esempio dalle parole di Gesù in Giovanni 11:11-14




Fonte: https://www.amazingfacts.org/news-and-features/news/item/id/14969/t/5-reasons-you-can-know--the-rich-man-and-lazarus--is-not-literal
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L'osservanza del Sabato onora il Creatore.

7/6/2022

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L'osservanza del settimo giorno rappresenta il rifiuto della teoria dell'evoluzione. Sarebbe assurdo per un uomo che non crede nell'espiazione onorare la Cena del Signore. Sarebbe altrettanto assurdo per un uomo che nega che Dio ha creato il mondo, osservare il Sabato. La celebrazione del sabato di fatto conferma il credo dell’osservante, secondo il quale Dio ha creato il mondo in base alle affermazioni enunciate nel comandamento del Sabato. L'importanza dell'osservanza del Sabato viene più chiaramente e inevitabilmente compresa se continuiamo a cercare nelle Scritture e scopriamo che la capacità di Dio di creare, in contrapposizione all'incapacità di altri dei di creare, è la qualità distintiva del vero Dio.
Nei  seguenti passi biblici il vero Dio si differenzia dalle false divinità in virtù del fatto che Egli ha il potere di creare, mentre gli altri dei non lo hanno: "Perché tutti gli dei dei popoli sono idoli: ma il Signore ha fatto i cieli" (Salmo 96:5). "ma il Signore è il vero Dio. ...Così direte loro: Gli dei che non hanno creato il cielo e la terra, e anche loro periranno. ...Egli ha fatto la terra con il suo potere" (Geremia 10:10, 12).
Da notare come, nell’introdurre il vero Dio, in opposizione agli altri dei, il profeta dice: "Egli ha fatto la terra." Parlando delle false divinità, egli dice che "non hanno fatto i cieli e la terra." La forza creatrice è ciò che distingue il vero Dio dagli altri dei.
Quando Giona stava presentando il Dio che adorava, disse a coloro sulla nave che adoravano altri dei: "Io sono un ebreo; e temo il Signore, il Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terraferma" (Giona 1:9)
Attraverso tutto l'Antico Testamento  il vero Dio si distingue in questo modo. Ed è lo stesso anche nel Nuovo Testamento. In Atti 4:24 i discepoli pregarono: "Signore, tu sei Dio, colui che ha fatto il cielo e la terra, e il mare, e tutto ciò che in loro è."
 
Queste parole provengono dal comandamento del Sabato, che dice: "il Signore ha fatto il cielo e la terra, il mare, e tutto ciò che è in essi." I discepoli pregavano il Signore la cui  forza creatrice viene riconosciuta attraverso l'osservanza del memoriale della creazione. Egli è il vero Dio.
 
Nel far conoscere al popolo di Listra il vero Dio, Paolo disse: "Noi  predichiamo affinché da queste cose vane vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo e la terra, e il mare, e tutte le cose che vi sono" (Atti 14:15).
Qui nuovamente ritroviamo i discepoli che riprendono il comandamento del Sabato.
Mentre Paolo attendeva ad Atene, "il suo spirito gli si inaspriva nel vedere la città completamente dedita all’idolatria." Nell'introdurre il popolo al vero Dio, disse: "Poiché, mentre passavo e guardavo le vostre devozioni, ho trovato un altare con questa iscrizione, AL DIO SCONOSCIUTO. Io vi presento dunque, Colui che voi adorate nell’ignoranza. Dio che ha creato il mondo e tutte le cose in esso, vedendo che egli è il Signore del cielo e della terra" (Atti 17:16, 23, 24). Nell’annunciare il vero Dio a quei filosofi, Paolo lo presentò come Colui "che ha creato il mondo", e poi disse: "Egli è il Signore."
Il messaggio dell'ora del giudizio finale che viene annunciato ad ogni nazione, razza, lingua e popolo, invita ad "adorare colui che ha creato il cielo, la terra, il mare e le fonti dell'acqua" (Apocalisse 14:7).
 
Questa serie di riferimenti contenuti nelle Scritture dovrebbe convincere chiunque che la grande verità che Dio aveva in mente, dovrebbe essere perpetuata attraverso l'osservanza del Sabato e che l'unico e solo vero Dio è il Creatore. Con la nostra osservanza del Sabato dimostriamo di non riconoscere la teoria dell'evoluzione e accettiamo il racconto della Creazione della Genesi, riconoscendo Dio come il Creatore. Finché è nel dovere dell'uomo riconoscere Dio come Creatore, il Sabato continuerà ad esistere.
 
Nel Salmo 111:4 ci viene detto che Dio "ha fatto ricordare le sue meravigliose opere." La ragione è che le Sue opere ci ricordano la creazione, e la creazione ci ricorda il Creatore, e il Creatore è l'unico vero Dio. Dal momento che Egli "ha fatto ricordare le sue meravigliose opere", sarebbe naturale che, alla fine della settimana in cui queste meravigliose opere sono state compiute, Egli istituisse un memoriale con il quale ci saremmo ricordati di settimana in settimana di tali opere. In questo modo non ci potremmo dimenticare chi è il vero Dio  e scivolare nell’idolatria, o rinnegarlo come il Creatore, accettando cosi la teoria dell'evoluzione.
Così alla fine della settimana della creazione, il settimo giorno, il Creatore si riposò da tutte le sue opere; e allo stesso tempo Egli "benedisse il settimo giorno e lo santificò" (Genesi 2:1-3). Che il settimo giorno sia stato santificato come memoriale è dimostrato dal fatto che la prima parola nel comandamento del sabato è "ricorda". Ricordi cosa? "Ricorda il giorno di Sabato, per santificarlo." Perché? "Perché in sei giorni il Signore ha creato il cielo e la terra." Il sabato è un memoriale delle Sue meravigliose opere che Egli "ha fatto ... per essere appunto ricordato.
La teoria dell'evoluzione rinnega la grande verità secondo la quale esiste l'osservanza del settimo giorno. In questa generazione, quando oramai questa teoria è così largamente diffusa, la verità del Sabato, come è stato progettato divinamente, dovrebbe essere particolarmente enfatizzata in modo tale che tutti possano vedere il suo significato e iniziare ad osservarla!
Di fronte a questi fatti, come si può affermare in modo intelligente e con la Bibbia alla mano che questo memoriale della creazione abbia origine o usanza ebraiche? In realtà il Creatore si riposò il settimo giorno, più di duemila anni prima che ci fossero gli Ebrei.
Si trattava di indifferenza verso Dio se da Adamo a Mosè l’uomo lo riconosceva o meno come creatore? Allora il suo riconoscimento cessò sulla croce? La pretesa è che tutto il sistema di leggi dell’Antico Testamento sia giunto al termine alla croce. Tuttavia i dispensazionalisti sostengono che "quasi tutti i valori intrinseci contenuti nel sistema delle leggi sono riportati e incorporati nell'attuale sistema della grazia." Poiché tutti i sostenitori fondamentalisti di questa scuola sono così contrari all'osservanza del Sabato della creazione, devono sentire che la sua esistenza non aveva particolare importanza e, quindi, non è stata portata avanti. Infatti condannano l'osservanza del giorno di Sabato con la stessa veemenza con cui condannano la pratica della menzogna o dell'immortalità. Sostengono che non aveva alcun valore essenziale.
Gli oppositori del settimo giorno del Sabato affermano che, sebbene Dio abbia creato il Sabato per l'uomo, non avesse per lui  alcun valore reale né dal punto di vista fisico né spirituale. Sostengono che l'uomo avrebbe potuto andare avanti ugualmente senza  di esso; e poiché questo fu il caso, si concluse alla croce. Sembra  dunque strano che Dio abbia parlato così tanto a favore dell'osservanza del Sabato, a tal punto da affrontare la condanna a morte, anche a coloro che presuntuosamente l’avevano violato, se non avesse avuto alcun valore intrinseco. Non fa piacere evidenziare tali incongruenze assurde, ma a volte è necessario mostrare quanto siano infondate le affermazioni di coloro che disprezzano il giorno di riposo del Creatore.
 
- La Legge e il Sabato, di Allen Walker , pp. 54-56
 

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Come arrendersi alla volontà del Signore

6/7/2022

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Ma di là cercherai il Signore tuo Dio e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l'anima (Deuteronomio 4:29). Per potersi donare completamente a Dio, dobbiamo innanzitutto mettere la nostra energia nel cercare la Sua Volontà nella Sua Parola e nella preghiera.
Dio non imporrà le Sue  vie su di noi, al contrario ci invita a farlo:  “Scegliete oggi chi volete servire” (Giosuè 24:15). Questo è il motivo per cui noi dobbiamo decidere di servire Dio quando scopriamo la Sua volontà, anche quando questa entra in conflitto con  i desideri dei nostri cuori peccaminosi. Se non siete sicuri di essere disposti a servire Dio, ma  desiderate esserlo,  potete pregare “ Signore fa' che io sia disposto a voler servire Dio.”
Nella lettera ai Romani 7:15, l’apostolo Paolo descrive le difficoltà che tutti i credenti affrontano prima o poi . “ Non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio”. Come possiamo vincere il peccato ?“Rendo grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore!” ( v. 25). Rendi la tua volontà a Gesù nello stesso modo in cui  Lui l’ha ceduta a Suo Padre.  Dì a Dio “Per Te, sono disposto ad adoperarmi nella mia vita e fare qualsiasi cosa sia necessaria”.
Alla fine non scoraggiatevi. Dedicare la propria vita a Dio non è un evento una tantum, ma dev’essere un impegno quotidiano.
Gli apostoli seguirono Gesù per più di tre anni prima di essere completamente convertiti. Il nostro progresso avviene nel corso del tempo in quanto crediamo in Lui e manteniamo il nostro impegno, rinnovando così l’alleanza con Lui ogni giorno.

​Fonte: Amazing Facts Inside Report January 2022


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Perché così tante persone celebrano la domenica?

5/15/2022

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Uno degli zar di Russia, un giorno, camminando nel suo parco, si imbatté in una sentinella che stava in piedi davanti a un pezzetto di terreno pieno di erbaccia. Lo zar gli chiese cosa stesse facendo lì. La sentinella rispose che non lo sapeva. Tutto quello che poteva dire era che gli era stato ordinato di stare presso il suo posto di servizio dal capitano delle guardie. Lo zar allora inviò i suoi uomini ad interpellare al capitano delle guardie. Ma il capitano poté solo dire che il regolamento prevedeva di inviare una sentinella in quel particolare punto. Questo suscitò la curiosità dello zar, per cui ordinò un'indagine. Ma nessun uomo che viveva a corte poteva ricordare da quanto tempo non ci fosse stata una sentinella in quel luogo, e nessuno poteva spiegare perché fosse lì, o cosa stesse sorvegliando.
 
Alla fine, vennero aperti gli archivi e dopo una lunga ricerca il mistero fu risolto. Dai registri risultava che una volta, Caterina la Grande aveva piantato un cespuglio di rose in quel pezzo di terreno e una sentinella era stata messa lì per controllare che nessuno la calpestasse. Il cespuglio di rose morì, ma nessuno pensò di annullare l'ordine, e così per molti anni il punto in cui il cespuglio di rose giaceva una volta, venne sorvegliato da uomini che non sapevano cosa stessero sorvegliando. Questo divenne una tradizione. Non sapevano davvero perché erano lì. Stavano semplicemente lì.
 
Sapete che oggi abbiamo molti insegnanti di religione che “fanno la guardia” a dottrine e pratiche, di cui non conoscono le origini, e che non hanno sicuramente fondamento nelle Scritture? Sono semplicemente una tradizione. Pensano di essere a guardia di qualche sacra pianta della verità, quando in realtà sono a guardia di qualche erbaccia dell’errore.
 
Questo ci porta al nostro primo testo oggi, che si trova in Matteo, capitolo 15, versetto 13: "Ogni pianta, che il mio Padre celeste non ha piantato, sarà sradicata." Vale a dire, ogni dottrina e pratica religiosa che non trova origini nelle Sacre Scritture alla fine sarà distrutta. E se volete stare tra i vincitori alla fine dei tempi allora ancorate la vostra fede nelle dottrine e nelle pratiche che Dio stesso ha piantato.
Come possiamo conoscere la verità? C'è un solo modo, e cioè studiare attentamente questo libro che Dio ci ha dato. Quando si tratta di qualcosa di così importante per la salvezza certamente nessun cristiano dovrebbe dipendere dalle parole di un altro uomo. Non seguirà la tradizione, ma cercherà diligentemente ciò che Dio ha da dirgli attraverso la Bibbia.
Oggi presentiamo il testo biblico che l'uomo ha dimenticato, il testo che Dio ha detto di ricordare. Nel Libro dell’Esodo, capitolo 20 troviamo i dieci precetti divini del nostro Creatore. Questi Dieci Comandamenti regolano la relazione dell'uomo con il suo Dio e con i suoi simili. Sembra che abbiamo poca difficoltà nell'interpretare il primo comandamento che dice: "Non avrai altri dei oltre a me", o il secondo o il terzo che ci ricorda di non pronunciare il nome del Signore nostro Dio invano; o il quinto che ci dice di onorare nostro padre e nostra madre; il sesto, che ci ricorda di non uccidere; il settimo, di non commettere adulterio; l'ottavo, di non rubare; il nono, di non pronunciare falsa testimonianza; o il decimo, di non desiderare le cose degli altri. Tutti i cristiani testimoniano ovunque la necessità di attenersi ai principi di questi divini comandi di Dio. Tutti sono di uguale importanza. In Giacomo 2:10-12 leggiamo: «Perché chiunque avrà osservato tutta la legge, e tuttavia avrà fallito in un solo punto, è colpevole di tutti. Poiché colui che ha detto, Non commettere adulterio, ha detto anche, Non uccidere. Se non commetti adulterio, ma uccidi, diventi un trasgressore della legge. Così parlate, e così operate, come per essere giudicati dalla legge della libertà. '
 
Dunque tutti questi Dieci Comandamenti sono di uguale importanza. Teniamo bene presente che questi Dieci Comandamenti sono immutabili, inalterabili. Nel libro di  Malachia 3:6 ci viene detto: "Poiché io sono il Signore,  non cambio." E nel Libro dei Salmi 89:34 leggiamo: "Io non violerò il mio patto, e non muterò ciò che è uscito dalle mie labbra." Sicuramente se il Signore stesso conferma che la Sua legge è immutabile, che Egli Stesso non la modificherebbe, allora noi come semplici uomini non osiamo alterare questa costituzione divina del governo di Dio.  Nel libro del Deuteronomio (4:2) infatti, il Signore ci comanda "Non aggiungerete nulla a quanto vi comando e non toglierete nulla, ma impegnatevi ad osservare i comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, che io vi prescrivo.."
 
 
Tra i Dieci Comandamenti troviamo il testo biblico dimenticato, proprio quello che Dio ci ha chiesto di ricordare. Riprendete nuovamente se volete, il Libro dell’Esodo, capitolo 20 e leggete i versetti dal 8 al 11: "Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato.“
 
 
Notate come questo comandamento sia preceduto dalla parola "ricordati" - "non dimenticare questo." Poteva il Signore sapere che di tutti i suoi dieci precetti divini questo sarebbe stato il più dimenticato da tutti? E così Egli disse: "Ricordati del giorno del sabato per santificarlo." Qui il Signore indica chiaramente il giorno che ha reso santo come il giorno del sabato. Osservate i versetti 10 e 11 dove Egli dice: " ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO … e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato." E così come ricordiamo il giorno di sabato per mantenerlo santo, dobbiamo anche ricordare quale giorno il Signore ha tenuto da parte come il Suo giorno santo. Era il settimo giorno della settimana, o sabato, così come lo conosciamo oggi.
 
Osservate come questo comandamento del sabato, insieme al resto dei comandamenti, fu dato attraverso Mosè in forma scritta 2000 anni dopo la creazione. Ma il Sabato stesso risale alla creazione stessa. Nel Libro della Genesi 2:1-3 leggiamo: “Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito. Pertanto il settimo giorno, DIO terminò l'opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l'opera che aveva fatto. E DIO benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l'opera che aveva creato e fatto.'' Ci sono alcuni che pensano che l'insegnamento del “Sabato come settimo giorno” sia qualcosa di nuovo, ma in realtà è la più antica istituzione conosciuta dall’uomo, poiché risale alla settimana della creazione stessa, proprio come l'istituzione del matrimonio. È interessante notare, inoltre, che il settimo giorno del Sabato non è un giorno ebraico, poiché è stato dato 2.000 anni prima che ci fosse un ebreo. Infatti, Gesù disse in Marco 2:27, "il sabato è stato fatto per l'uomo"- non solo per l'ebreo, ma per l'uomo.
Ora, qual era lo scopo del Sabato? Perché è stato dato fin dall'inizio dei tempi? " Esso è un segno perpetuo fra me e i figli d'Israele, poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno si riposò e fu ristorato." Esodo 31:17. Da questo, possiamo comprendere che, se il Sabato viene osservato dai cristiani, significa che anche loro credono che sia stato Dio a creare il mondo in sei giorni e a riposarsi il settimo. In Esodo 20:11 fu data la stessa spiegazione per il Sabato: " poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di Sabato e l'ha santificato."
Il Sabato, poi, diventa un memoriale della creazione, un segno o un simbolo della grande potenza creatrice di Dio. “Stars and Stripes”, la bandiera “stelle e strisce”, bianca,rossa e blu, degli Stati Uniti, si erge oggi come un simbolo della grande nazione d'America. È davvero un privilegio per ogni cittadino di sangue americano salutare e giurare fedeltà alla bandiera. Nessuno di noi starebbe a guardare la bandiera Stelle e Strisce trascinata nel fango. Osiamo, dunque, fratelli cristiani, star a guardare che il simbolo del governo eterno di Dio venga strappato dai suoi ormeggi e trascinato nel fango della tradizione?
 
 
Gesù è sicuramente il nostro esempio in tutte le cose. Noi lo seguiremo poi in questo tema dell'osservanza del Sabato, perché Gesù osservava il Sabato. "E venne a Nazaret, dove era stato allevato: e, come era sua abitudine, andò nella sinagoga nel giorno del sabato, e si alzò per leggere." Luca 4:16. Sì, era l'usanza, la pratica di Gesù di osservare il sacro, santo giorno di Sabato. In Giovanni 15:10 Gesù testimoniò: «Ho osservato i comandamenti del Padre mio." In Matteo 15:9 dice: "Invano mi adorano, insegnando dottrine che sono i comandamenti degli uomini." Il settimo giorno di Sabato  oggi  costituisce un comandamento di Dio. L’osservanza del primo giorno della settimana, o la Domenica, si fonda  oggi soltanto sulle tradizioni degli uomini.
 
 
Moltitudini di Cristiani oggi credono che ci deve essere una buona ragione per cui l’osservanza della Domenica abbia sostituito quella del Sabato; qualche motivo per cui si osserva il primo giorno della settimana invece del Sabato dell'Antico Testamento. Ma la Bibbia non dice nulla riguardo questo cambiamento
 
Gli apostoli osservavano il Sabato? I seguaci di Gesù, dopo aver visto il corpo di Cristo nel sepolcro, "tornarono a casa e prepararono gli aromi e gli unguenti; e durante il Sabato si riposarono, secondo il comandamento." Luca 23:56. Non c'è traccia da nessuna parte nel Nuovo Testamento che indichi che i discepoli o i seguaci di Gesù onorarono qualsiasi altro giorno come il sacro Sabato del Signore.
 
Nel libro degli Atti troviamo ripetuti riferimenti al Sabato molto tempo dopo la risurrezione di Gesù. Nel Libro degli Atti 13:14 leggiamo: "Ma quando partirono da Perga, giunsero ad Antiochia in Pisidia, e entrarono nella sinagoga nel giorno del Sabato, e si sedettero." Nel versetto 42: " Ora, quando i Giudei furono usciti dalla sinagoga, i gentili li pregarono che il sabato seguente fossero loro proposte le stesse cose." E nel versetto 44: " Il Sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio.” Mentre Paolo continuava i suoi viaggi missionari, continuò ad onorare il settimo giorno di Sabato. Nel Libro degli Atti 16:13 leggiamo: " Il giorno di Sabato andammo fuori città lungo il fiume, dove era il luogo ordinario della preghiera; e, postici a sedere, parlavamo alle donne che erano là radunate. " Anche nel Libro degli Atti 17:2: " E Paolo, secondo il suo solito, entrò da loro e per tre sabati presentò loro argomenti tratti dalle Scritture."
 
Sì, era usanza di Paolo, come di Cristo, osservare il comandamento del Sabato. " Ogni Sabato insegnava nella sinagoga e riusciva a persuadere Giudei e Greci. " (nella città di Corinto, Grecia),  Atti 18:4. Rimase là per un anno e sei mesi (versetto 11). e ogni Sabato era presente nella chiesa con la gente.
L'apostolo Paolo, come lui stesso testimoniò nel Libro degli  Atti 24:14,  che, "credendo  a tutte le cose scritte nella legge e nei profeti", osservò questo comandamento. Fu lui che insegnò che l'osservanza della legge, che era santa, giusta e buona, non era un mezzo di salvezza, bensì un risultato della salvezza, una prova che l'amore di Cristo era entrato nel proprio cuore. Paolo, come tutti gli apostoli, che amavano il Signore, continuò a seguire le orme di Gesù in obbedienza ai comandamenti di Dio. Non c'è assolutamente alcun testo nella Bibbia dalla Genesi all'Apocalisse che indichi che un nuovo Sabato dovrebbe essere sostituito a quello vecchio. Infatti, ci sono solo otto versetti nel Nuovo Testamento che menzionano il primo giorno della settimana. Sicuramente se ci dovesse essere un cambiamento dal settimo al primo giorno, dovrebbe essere menzionato in uno di questi otto versetti.
 
Perché, allora, molti osservano la domenica, ci si chiede? Ebbene, perché è stato loro insegnato; perché lo hanno fatto le loro madri e i loro padri, e i loro nonni, forse, prima di loro; perché avevano pensato che dovesse essere nella Bibbia; perché si pensava che ci fosse una buona ragione. Ma nel momento in cui poniamo il primo giorno, la domenica, alla prova della verità della Bibbia, scopriamo che tutto ciò debba decadere, insieme agli altri insegnamenti tradizionali dell'umanità che sono apparsi nella chiesa durante il Medioevo. Mentre, in questi ultimi giorni, come adempimento della profezia biblica, il vero Sabato deve essere di nuovo rivelato come parte del grande movimento riformatore che avrà luogo prima del ritorno di Gesù.
In Isaia 58:12, 13 ci viene raccontata la grande riforma che indica la rinascita del vero Sabato. “I tuoi riedificheranno le antiche rovine, e tu rialzerai le fondamenta di molte generazioni passate; così sarai chiamato il riparatore di brecce, il restauratore dei sentieri per abitare nel paese. Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il sabato delizia, il giorno santo dell'Eterno, degno di onore, se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi.” A coloro che accettano questo risveglio negli ultimi giorni del vero sabato, è data la promessa nel versetto 14: "Allora troverai il tuo diletto nell’Eterno." Che giorno di gioia diventa quando il vero Sabato, il settimo giorno della settimana, è di nuovo accettato e onorato come il Santo giorno del Signore.
 
 
La Bibbia insegna anche che il Sabato verrà osservato in cielo. "Poiché come i nuovi cieli e la nuova terra che io farò sussisteranno stabili davanti a me», dice l'Eterno, «così sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome. E avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice l'Eterno.'' Isaia 66:22, 23. Che privilegio sarà riunirsi intorno al grande trono bianco nel regno della gloria ogni settimo giorno di Sabato per adorare il nostro Creatore e il nostro Salvatore!
  • Tratto dal programma Radiofonico di Joe Crews “La tradizione della domenica”


Fonte: https://www.sabbathtruth.com

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